L’ingresso del De Magistris a Caldarola
Continua la battaglia contro l’accorpamento dell’istituto comprensivo Simone De Magistris di Caldarola e l’Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano come emerso da una proposta della giunta regionale per il prossimo anno scolastico.
Dopo la mobilitazione dei sindaci dei cinque Comuni su cui opera l’Ic De Magistris, che hanno chiesto alla Regione di rinviare la decisione dopo un confronto con le amministrazione interessate, si sono svolti ieri il Collegio dei docenti e il Consiglio d’istituto del De Magistris dai quali sono scaturite due delibere inviate alla Prima commissione consiliare Istruzione, al presidente della Commissione, al governatore Francesco Acquaroli e all’assessore regionale Chiara Biondi. Delibere da cui emerge chiaramente la contrarietà dell’organo collegiale alla proposta regionale.
Più di un terzo dei docenti, infatti, aveva richiesto alla dirigente scolastica di convocare il Collegio per affrontare il tema dell’accorpamento: durante il confronto, entrambi gli organi collegiali si sono espressi unanimemente contrari a un accorpamento con l’Omnicomprensivo di Sarnano. Le obiezioni dei due organi collegiali si allineano a quelle fatte dai cinque sindaci dei Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona.
Evidenziata infatti «la complessità tale – scrivono gli organi collegiali dell’istituto da non rispettare il criterio di sostenibilità e logistica organizzativa previsto dalle linee di indirizzo: tale criterio sarebbe completamento disatteso, in quanto verrebbe creato un Istituto di 17 plessi in 11 Comuni (Caldarola 8 plessi in 5 Comuni, Sarnano 9 plessi in 6 Comuni) su tre ordini di scuola, con un evidente problema che di gestione del personale e di organizzazione dell’offerta formativa».
Il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni
Ribaditi i dubbi sull’area geografica anche dal Collegio docenti e dal Consiglio d’istituto: «Le diverse realtà scolastiche che sarebbero dislocate in un territorio molto vasto, per di più montano, con evidenti difficoltà di percorrenza tra una sede e l’altra, non soltanto per i docenti e tutto il personale scolastico, ma soprattutto per le famiglie degli studenti e questo renderebbe molto più complessa la gestione dei rapporti scuola-famiglia».
Infine la preoccupazione per un territorio, come quello su cui opera il De Magistris, che prova a rialzarsi dopo i danni del sisma: «Un accorpamento – concludono gli organi collegiali – non farebbe altro che impoverire ancora di più il nostro territorio, già fortemente compromesso nella sua compagine sociale».
Intanto, ieri, il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni, anche a nome dei suoi colleghi, ha inviato un appello ai primi cittadini dei territori compresi nell’Omnicomprensivo di Sarnano chiedendo «di valutare la situazione e, se lo ritengono, prendere una chiara posizione verso questa scelta regionale».
Accorpamento scuole, cinque Comuni sul piede di guerra: «Il De Magistris resti com’è»
«Non sarà chiusa nessuna scuola, gli accorpamenti riguardano solo la presenza dei dirigenti»
«In arrivo accorpamenti delle scuole: una ghigliottina per il Maceratese»
Un po' tardi per la delibera del consiglio di istituto, peraltro non vincolante
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Di questi tempi l’accorpamento diventa una necessità ed andrebbe fatto in molti campi chi vuol capire capisca.