Un rendering della ciclovia
Approvato il progetto definitivo dell’anello di 40 chilometri per muoversi in bici a Macerata. L’ok è della giunta comunale, un passo decisivo per la realizzazione della ciclovia che costerà 3 milioni di euro con fondi del Cis Area Sisma. Il progetto si sviluppa come prosecuzione e ricucitura di alcuni percorsi già presenti e collega le aste fluviali del Potenza e del Chienti. «Un progetto che rappresenta una rilevante opportunità sotto il profilo dell’attrattività turistica e una importante occasione di collegamento tra le vallate del Chienti e del Potenza – ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. In questo modo avremo la possibilità di inserire il nostro territorio nel più ampio progetto della Ciclopedonale regionale agganciandolo ad altri significativi percorsi come i cammini lauretani o il parco delle Abbazie».
Secondo il commissario alla ricostruzione Guido Castelli: «Ricostruire e rigenerare vuol dire anche guardare al futuro di un territorio e nel futuro dell’Appennino centrale il turismo e la mobilità dolce hanno un ruolo fondamentale. La ciclovia di Macerata diventa così un tassello fondamentale della strategia regionale di implementazione dei percorsi turistici e religiosi. Abbiamo investito 47 milioni per i cammini, grazie ai fondi del Piano nazionale complementare sisma. Macerata è una città “in cantiere” che sta costruendo passo dopo passo il suo futuro migliore».
«Il progetto definitivo ha permesso di sviluppare un percorso adatto non solo agli appassionati di bici ma anche a turisti e, rispetto al progetto iniziale, abbiamo effettuato una rivisitazione a seguito delle osservazioni che sono pervenute in relazione agli espropri – ha aggiunto l’assessore con delega alle Ciclopedonali Paolo Renna -. Oltre all’aspetto turistico dobbiamo sottolineare anche quello ambientale che favorisce una mobilità alternativa e sostenibile».
In totale si possono distinguere quattro percorsi, oltre a un percorso secondario di collegamento con la ciclabile esistente a Fontescodella. Il tracciato “Fiume Potenza – Consalvi” inizia il suo percorso ai confini con il comune di Macerata, in località Acquesalate. Si interrompe per un tratto in prossimità di un’area in erosione per riprendere su strada fino alla frazione di Villa Potenza. Da qui il tracciato si trova su sede propria fino all’innesto con la strada di contrada Mozzavinci proseguendo in promiscuo fino in località Consalvi. Il tracciato “Fosso Ricci – Collevario” si sviluppa quasi esclusivamente su sede propria, tranne il tratto iniziale di contrada Consalvi che innesta il percorso del fiume Potenza e alcuni attraversamenti su strade locali e/o provinciali. Il percorso “Fosso Trodica”, come il tracciato precedente, si sviluppa quasi esclusivamente su sede propria tranne il tratto iniziale in contrada Montanello e alcuni attraversamenti su strade locali e/o provinciali. Infine, il tratto lungo il “Fiume Chienti” è diviso in due porzioni: un tratto urbano che connette il Fosso Ricci con la stazione ferroviaria di Sforzacosta e un tratto extraurbano che si sviluppa quasi esclusivamente lungo l’asta fluviale, su sede propria, fino a Piediripa.
Speriamo che i cicloturisti si portino l'adattatore per le shuko dato che le postazioni di ricarica non le hanno
Basta che arrivano tutti in bicicletta..
mettetece qualche zumpuuuuu
Invece de lavorà andremo tutti a pedalà. Ma li marciapiedi in fondo a via dei Velini che stanno interrompendo la circolazione da mesi e comportano un esborso enorme di denaro pubblico, a chi cavolo o a che cavolo servono. Il piano pnrr de Brussels, mettetevelo nel deretano. I soldi, siccome sono dei cittadini devono essere spesi per il bene dei cittadini ed utilizzati prima di tutto per le opere di prima necessità e poi se avanzano per altro.
So i believe in Yesterday
Avete voluto la bicicletta mo'........
Ma co si soldi perché non ce aggiustate le strade che sono da far pena
Andrea Galassi bravissimo sono d'accordo.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Macerata la città del futuro..ai sinistroidi dico rassegnatevi !!
Sarete ricordati come la giunta degli espropriatori ( chi se ne frega tanto non è roba mia) L’assurdità è che renna ( volutamente in minuscolo) la definisce ” mobilità alternativa” voglio vedere chi prenderà questa ciclovia per andare a fare la spesa. Soldi sprecati e consumo di suolo sprecato. Peggio di cosí non si può fare.
Fanno la ciclovia che costeggia il fiume ma non c’è uno straccio di pista ciclabile per andare ai negozi del paese o al supermercato. Ma come vi vengono queste idee? Fermateli chi può.
Macerata granne in bicicletta
Ai proprietari delle terre da espropriare verrà fatto uno sconto sulla Tari per 3 anni, verrà dato un apple watch ricondizionato, e una foto con dedica di Bartoloni che maledice i sinistroidi
Fino ad ora, (e sono passati più di tre anni) oltre alle chiacchiere e progetti vari non si è fatto nulla, -eccetto qualche cartello stradale- Credo sia giunto il termine di passare ai fatti prima che venga abbandonato il tutto da una nuova probabile giunta. Prendete esempio da altri comuni limitrofi, vedi Montelupone,Potenza Picena.
Recanati e Montecassino che hanno realizzato piste ciclabili di assoluto valore.Iniziate i lavori poi fate i proclami.
Ma come sempre resto fiducioso…
gli espropri fateli sulle vostre proprietà. qui non c’è neanche la pubblica utilità, solo la pubblica distruzione di suolo