La piazza di Visso dopo il sisma
Dopo l’approvazione del progetto, ecco il primo stanziamento di fondi per la ricostruzione di Palazzo Trinità a Visso. In arrivo 984mila euro all’Ufficio speciale ricostruzione Marche, un primo acconto a cui seguiranno altri trasferimenti man mano che l’opera andrà avanti. Il finanziamento complessivo è di 4,5 milioni di euro.
Palazzo Trinità prima del sisma ospitava abitazioni, depositi, attività commerciali, uffici pubblici, laboratori e un poliambulatorio. Funzioni che saranno ripristinate dopo la ricostruzione. «Proseguiamo nella ricostruzione di Visso, uno dei luoghi simbolo delle scosse di ottobre 2016 – dichiara il commissario sisma Guido Castelli – ci siamo impegnati per ottimizzare le demolizioni consapevoli della responsabilità di preservare uno dei centri storici più prestigiosi dei Monti Sibillini. Ora con il sindaco Rosella Sensi guardiamo alla ricostruzione con fiducia. Proprio recentemente è stato acquisito il via libera della Conferenza permanente anche sulla prossima fase del Psr, per definire il futuro delle aree sae e di altri palazzi storici di Visso».
Palazzo Trinità dopo il sisma
Palazzo Trinità sarà ricostruito rispettando la tradizione edilizia locale e utilizzando materiali tipici, con strutture portanti in muratura armata di laterizio e fondazioni in cemento armato. La copertura sarà realizzata in legno, integrata con strati isolanti e impermeabilizzanti. Le finiture includeranno intonaci tinteggiati, serramenti in legno, pavimenti in cotto per le aree residenziali e commerciali, gres porcellanato per gli spazi destinati agli ambulatori medici, oltre a un vano scala dotato di ascensore. Gli interventi sul complesso saranno diversificati: alcune parti saranno demolite e ricostruite, mentre altre verranno sottoposte a opere di miglioramento sismico.
Sempre nell’area montana della provincia, a Monte Cavallo via libera al progetto da 300mila euro riguardante l’immobile Erp di Collebianco, edificio che si articola su tre livelli di cui un sottotetto parzialmente abitabile. Il progetto sull’unità abitativa prevede la sostituzione della struttura portante in latero cemento del tetto, la realizzazione di nuovi cordoli perimetrali, la posa in opera di un sistema di placcaggio, il prolungamento e un adeguato ammorsamento del pannello murario sul lato sud-est, la sostituzione degli architravi ammalorati, la demolizione delle scale esistenti e la costruzione di un nuovo collegamento interno. Per quanto riguarda le finiture interne, verranno rimossi e ricostruiti i pavimenti, i rivestimenti e gli infissi, e sarà al contempo riorganizzata la distribuzione degli spazi interni tramite tramezzature in cartongesso. Nell’ottica di mitigare la problematica dell’umidità, verranno inserite contropareti in cartongesso con una barriera osmotica interna e bocchette di aerazione per il ricircolo dell’aria, a sostituzione di quelle già presenti.
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