Monica Scalzini e Laura Fermanelli
di Francesca Marsili
Diversi temi su tavolo dei lavori del Consiglio comunale di ieri sera a Tolentino, tra i quali, come anticipato, la questione intervalliva San Severino – Tolentino e le case popolari di via Ennio Proietti, ancora inagibili dal sisma del 2016.
Ma l’assise, in modo del tutto inaspettato, si è aperta con due ospiti che si sono distinte per il loro operato tanto da essere insignite dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella del titolo di cavaliere al merito della Repubblica: Monica Scalzini, residente a Serrapetrona ma presidente della Croce Rossa di Tolentino, e Laura Fermanelli, tolentinate, esperta di didattica e propedeutica musicale, nonché componente dell’associazione musicale “Nazareno Gabrielli”.
Mauro Sclavi, sindaco di Tolentino
«La città è orgogliosa di voi» – ha commentato il sindaco. Ed è in risposta all’interrogazione del consigliere di minoranza del Pd Luca Cesini che Sclavi ha colto l’occasione per esporre la questione intervalliva, che per la realizzazione, stando all’attuale tracciato, taglierebbe in due l’impianto di riciclo di materiale edile Talamonti. «La nostra volontà è quella di tutelare tutti quelli che sono interessati dall’opera.
Se c’è la possibilità di fare una variazione, noi siamo qui per farlo insieme e a fianco delle attività produttive e dei singoli cittadini – ha evidenziato il sindaco -. Ieri ho ricevuto il socio della Talamonti, se si trova una soluzione che metta in salvo le attività produttive nessuno nega la volontà di farlo, ma io devo anche relazionarmi con ingegneri, problematiche orografiche e opere strutturali di rilievo nazionale.
L’ho già detto precedentemente alle aziende e lo ripeto: l’interesse è quello di fa si che l’opera avvenga, e che non vada a danneggiare, o almeno lo faccia nel minor modo possibile, le aziende. Ma la soluzione alternativa al tracciato può solo essere proposta, in questa sede non posso far altro che testimoniare la mia fermezza nell’adiuvare le proposte che possono arrivare nei tavoli della Quadrilatero e della Regione. Delle modifiche possono avvenire, ma non sostanziali».
E’ stata invece l’assessore alla Ricostruzione Flavia Giombetti a rispondere sulle case popolari di via Ennio Proietti, tuttora inagibili dal sisma del 2016, a seguito dell’interrogazione del consigliere di minoranza Francesco Pio Colosi.
«I fondi erano stati stanziati nel 2017, ma l’Erap ha presentato il progetto solo nel 2023. Da 9,6milioni si è passati a 14,7. La differenza, per la demolizione e la ricostruzione, dovrà essere autorizzata dagli Enti. Questa autorizzazione ancora non è arrivata – ha precisato Giombetti -.
Voglio essere chiara come lo sono sempre stata: queste persone non rientreranno a casa prima di altri 6-7 anni. Ma attueremo qualsiasi possibilità per risparmiare soldi pubblici e far rientrare a casa i terremotati prima possibile. Ne parleremo con i diretti interessati, poi valuteremo la decisione da prendere. Ma fino a questo momento non ho ricevuto alcuna risposta dalla Struttura commissariale sullo stanziamento di questi 5milioni di euro».
Sul tavolo, come anticipato dall’ex sindaco Giuseppe Pezzanesi, c’è la possibilità di non ricostruire i 48 appartamenti di via Proietti, ma di acquistare invece altrettanti appartamenti in piazzale Battaglia, quelli realizzati dallo stesso Pezzanesi a posto delle Sae. Ma su questo l’assessore Giombetti ha preferito non rispondere sino a quando la situazione non sarà chiara.
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Soldi buttati al vento
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Dr. Sclavi io per l’intervalliva sto al 100% con Talamonti, ma il mio intervento è per un’altra cosa, stanno sfalciando l’erba ai bordi delle strade zona “Arena”, non crede che un operaio debba passare a raccogliere i cumuli di “mmondezza” che ora sono in bella vista? sennò era meglio che lasciavate l’erba alta cosí copriva tutto. Poi se mi offre un caffè le dico anche come recuperare i soldi per pagare gli operai. grazie