
Il consiglio comunale di ieri
di Monia Orazi
Camerino si prepara alla riapertura di due strade: entro la fine della prossima settimana la Caselle-Ponte della Cerasa ed entro i prossimi due mesi la Spindoli-San Felice. Intanto la Corte dei Conti esaminerà le opere già realizzate dopo il sisma nella frazione di Nibbiano, interessata da un’ordinanza di sgombero a causa della frana rilevata dopo gli studi sui piani attuativi, che avevano dato il via alla ricostruzione.
Un ulteriore approfondimento voluto dall’attuale amministrazione ha infatti segnalato la presenza di una frana attiva che ha reso necessario firmare al sindaco Lucarelli un’ordinanza di sgombero e comporterà la delocalizzazione degli edifici. Sono state oggetto di lavori di recupero post terremoto due abitazioni a Nibbiano, a cui il sindaco aveva restituito l’agibilità, diventate inagibili di nuovo per effetto dell’ordinanza di sgombero dovuta alla frana. Proprio su questo si concentra l’approfondimento della Corte dei conti. Lo si è appreso ieri sera in consiglio comunale a seguito delle interrogazioni presentate dai consiglieri del gruppo di minoranza RipartiAmo, riguardanti il ripristino della viabilità Caselle-Ponte della Cerasa chiusa per i lavori di realizzazione della Pedemontana, la strada Spindoli-San Felice interessata da una frana durante la costruzione di una galleria per la Pedemontana, per cui i lavori sono iniziati da tre settimane.

La strada Caselle Ponte della Cerasa
Nel corso del consiglio, il sindaco Roberto Lucarelli ha fornito dettagli rispondendo alle interrogazioni. «La strada Caselle-Ponte della Cerasa riaprirà entro 15 giorni per la conclusione dello svincolo Camerino Nord – ha detto Lucarelli – la strada non sarà adeguata al flusso di auto, è impensabile adeguarla in pendenza anche se è stata adeguata in larghezza. Abbiamo chiesto a Quadrilatero di trovare una viabilità alternativa ed è stato ipotizzato un nuovo tracciato. Per quanto riguarda San Felice, Quadrilatero ha iniziato i lavori di recupero tre settimane fa, senza mai rispettare i cronoprogrammi annunciati. Ha dato come indicazione due mesi per terminare l’intervento, ma non siamo certo durante la stagione estiva».
Sul fronte ricostruzione, il sindaco ha evidenziato alcune criticità. «Il costo del palazzo e del teatro Marchetti è passato da 10 milioni e mezzo di euro a 22-23 milioni – ha sottolineato il primo cittadino – è scaduta ad agosto la presentazione del progetto. I progettisti hanno richiesto la revisione del compenso sulla base del nuovo costo del progetto, ma il contratto di appalto prevede che venga rivisto solo il 50% del costo contratto. Si tratta di 500-600 mila euro. Si tratta di una questione da dirimere per cui la struttura commissariale ha convocato per inizio novembre un collegio arbitrale. È difficile approvare il progetto esecutivo senza la certezza economica. Abbiamo chiesto inoltre che sia modificato il progetto in modo da intervenire prima sul teatro perché la riteniamo un’opera fondamentale che ha impatto sulla vitalità del centro storico. Un segnale importante è restituirlo alla comunità».

La Rocca Borgesca
I lavori per il parcheggio meccanizzato saranno affidati entro il 2024, per l’ex Maschio e convento della Rocca Borgesca la progettazione è sospesa a causa delle indagini della Soprintendenza. «Per quanto riguarda il progetto di fattibilità economica di Banca Marche si era parlato di 2,5 milioni – ha aggiunto il sindaco – quello che è stato depositato parla di 7,5 milioni. Castelli ha chiesto di andare direttamente al definitivo, è in atto un tavolo di concertazione con la struttura commissariale. Sarà fatta nei prossimi giorni la prova di carico sui solai per vedere se la spesa è giustificata. Per quanto riguarda gli importi il dato oggettivo è che le valutazioni fatte nell’ordinanza speciale dal commissario Legnini erano sottostimate, nessuna opera cuba quel che porta il progetto. Per il fosso dello Scarico i lavori vanno avanti in modo tranquillo, c’era un problema con la ditta che contiamo di avere risolto. Il consorzio è diventato responsabile per la consorziata che non aveva svolto i lavori».
Per il tempio dell’Annunziata va verificato il progetto di fattibilità, mentre per l’ex albergo San Paolo prima di andare alla gara d’appalto il progetto va aggiornato secondo il prezziario attuale sennò non si potrà andare all’appalto. «Per quanto riguarda il terminal bus a Madonna delle Carceri sentirmi dire che non è stato realizzato da chi è stato in amministrazione dovrebbe fare mea culpa; il costo è finanziato per 1,5 milioni, ma è passato a 3 milioni: va trovato il milione e mezzo che manca. Si trattava di un’opera emergenziale che avrebbe dovuto essere realizzata nel 2019-2020, è importante per la città che ne è priva il terminal bus. Non ho mai sentito che i bambini elementari vanno a scuola in pullman, semmai in scuolabus. Con la cifra attuale si potranno fare solo il sottopasso e la rotatoria. Ad oggi la Protezione civile non va oltre la cifra già finanziata. Il secondo campo da calcio in erba sintetica entro la prima parte del 2025 sarà completato».
Luca Marassi (opposizione) ha sollevato critiche: «Nei comunicati stampa si decanta la partenza della ricostruzione, ma all’occhio le opere pubbliche appaiono ferme. Non c’è un cantiere aperto, si parla ancora di progetti ad otto anni dal terremoto. Da tre anni la vecchia amministrazione non è più al potere. I cantieri sono fermi, non ci sono gare d’appalto». Ha sottolineato l’importanza di realizzare «vie di fuga per la sicurezza in caso di calamità naturali, tra l’ex Betti e la Rocca, voi volete fare una via pedonale, si sta sprecando un’occasione importante».
Il consiglio comunale si è aperto con un minuto di silenzio in memoria dell’ex sindaco Giulio Paganelli e si è concentrato su diverse questioni, dalla variazione di bilancio dovuta ad assestamenti per la spesa sul personale, all’esternalizzazione del servizio mensa motivato dalla maggioranza con il necessario rispetto di alcuni requisiti tecnici che all’ente era impossibile garantire, fino all’aggiornamento dei piani di emergenza e protezione civile, che ha avuto la bocciatura totale da Sandro Sborgia. Sulla variazione di bilancio l’opposizione ha votato contro. Durante la sua discussione si è inoltre appreso che sarà rinnovata la convenzione con il Cus rivedendo l’importo per una spesa complessiva di 30mila euro. La mozione per la modifica del regolamento telematico dello svolgimento del consiglio comunale, presentata dall’opposizione non è stata discussa, perché è stato rilevato da parte del presidente del consiglio comunale Cesare Pierdominici la mancata formulazione del testo secondo il regolamento, quindi sarà ripresentata dall’opposizione.
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