L’azienda Talamonti in Consiglio,
Pezzanesi: «Sclavi modifichi il tracciato»

TOLENTINO - Nell'assise di stasera una interrogazione urgente del Pd a firma del consigliere Luca Cesini in merito all'impresa che, per la realizzazione dell’intervalliva San Severino-Tolentino, verrebbe attraversata in pieno dall’opera. L'ex sindaco si rivolge all'attuale primo cittadino: «Non è tardi per agire, si applichi così qualcuno potrà almeno ricordare che ha fatto qualcosa di utile dopo tante disgrazie nel suo mandato amministrativo»

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Giuseppe-Pezzanesi

Giuseppe Pezzanesi, ex sindaco di Tolentino ed ex presidente del Cosmari

di Francesca Marsili

Il problema dell’azienda Talamonti in zona Le Grazie, che per la realizzazione dell’intervalliva San Severino-Tolentino verrebbe attraversata in pieno dall’opera, oltre ad aver acceso il dibattuto politico finisce nel Consiglio comunale di questa sera con una interrogazione urgente del Pd a firma del consigliere Luca Cesini.

Nei giorni scorsi erano stati il consigliere Antonio Trombetta, uscito dalla maggioranza, e lo stesso socio dell’azienda, Giampiero Talamonti, a sollevare la questione che, stando all’attuale tracciato, verrebbe tagliata in due dalla bretella che arriverebbe in corrispondenza dell’uscita Tolentino ovest della superstrada 77, dove appunto si trova l’impianto di riciclo e smaltimento di materiale edile.

L’imprenditore, che suggeriva un percorso alternativo con una variante, aveva criticato l’atteggiamento del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi che avrebbe chiuso l’affaire dicendo che il progetto non era modificabile. Ieri mattina però, Giampiero Talamonti è stato convocato in Comune dal sindaco Mauro Sclavi alla presenza dell’avvocato dell’imprenditore.  Il primo cittadino si è reso disponibile ad avanzare alla Quadrilatero, società che realizzerà l’opera, un tracciato alternativo che non disturbi l’azienda.

Giampiero-Talamonti

Giampiero Talamonti

Sulla questione interviene anche l’ex sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi che si rivolge a Sclavi accusandolo di «scappare dalle responsabilità» e di addebitare ogni problema alla precedente amministrazione. «Sindaco, non è tardi per portare avanti la modifica del tracciato, tra l’altro non sostanziale – aggiunge Pezzanesi -. Lo faccia, si applichi, così qualcuno potrà almeno ricordare che ha fatto qualcosa di utile dopo tante disgrazie nel suo mandato amministrativo. Sclavi non ha mai probabilmente compreso – prosegue – che fare il sindaco di una città significa mettere in campo non la paura, l’opportunismo e la decapitazione preventiva della miriade di progetti pensati da chi lo ha preceduto – incalza ancora, ma il coraggio di lottare nelle sede istituzionali per il bene dei suoi cittadini e delle sue imprese come in questo caso».

Sarcastico aggiunge: «Un vero peccato che Sclavi, condannato a realizzare opere progettate e fatte finanziare dalla nostra amministrazione, anziché ringraziarci ed ammettere che i successi strutturali e progettuali dal 2022 in avanti (data della sua elezione) non saranno mai farina del suo sacco, tratti i cittadini e le imprese come se fossero disinformati».

sclavi

Il sindaco Mauro Sclavi

Firmatario dell’accordo per la realizzazione dell’intervalliva, Pezzanesi ripercorre l’iter. «Alla riunione del 2 gennaio 2021, è seguita una decina di altre riunioni per tecnico amministrative per l’affinamento di tutte le opere strutturali fuorché la definizione ultima del percorso in virtù dei confronti che ci sarebbero dovuto essere con i cittadini e le imprese e degli esiti delle indagini geologiche. Il nostro amore per per il territorio ci ha fatto pretendere, all’accettazione dell’accordo, che venissero realizzate alcune opere irrinunciabili come il ponte di attraversamento del fiume Chienti all’altezza di viale Buozzi, il ponte di attraversamento del fosso Triano e il miglioramento del tratto stradale della Provinciale 127 fino all’imbocco delle terme di Santa Lucia.

A questo punto – conclude Pezzanesi – Sclavi dovrebbe rispondere ad alcune domande come, ad esempio, perchè ha promesso che se avesse vinto le elezioni il ponte sul fosso Troiano non si sarebbe più fatto. Ha compreso il sindaco, che fare appunto il primo cittadino comporta interessarsi fino alla morte delle problematiche dei suoi cittadini difronte alle istituzioni senza che questo costituisca atto di eroismo ma bensì correttezza nei confronti di chi dovrebbe tutelare?».

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