Il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi
di Francesca Marsili
Lavori per l’intervalliva e spostamento della ditta Talamonti, per il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, i fatti «sono completamente diversi» da quelli narrati dall’imprenditore Giampiero Talamonti, socio dell’impianto di riciclo e smaltimento di materiali edile che vedrebbe la sua azienda tagliata in due per la realizzazione della bretella San Severino – Tolentino, e dal consigliere comunale Antonio Trombetta.
Entrambi, attraverso questa testata, avevano criticato la gestione della questione da parte di Sclavi, che risponde ad entrambi. «La mia tanto criticata presenza alle 7 del mattino nella ditta Talamonti, avvenuta diversi giorni dopo la riunione del 15 aprile, alla quale lo stesso Talamonti era presente, era solo per informare che la Quadrilatero, a brevissimo avrebbe fatto i sondaggi nella sua azienda. Scambiare un gesto di attenzione nei confronti di chi lavora per un agguato è solo strumentale».
Sclavi evidenzia che il consigliere Trombetta sostiene che «secondo le sue fonti, “il sindaco non abbia speso una parola per tutelare la ditta, ma abbia invece preferito recarsi alle 7 di mattina per annunciare i sondaggi senza aver avviato alcun tipo di confronto con la stessa”. Il consigliere stesso – prosegue Sclavi – dice però che le sue fonti sono “voci” e questo già dovrebbe far pensare a quanto il suo attacco sia pretestuoso, solo finalizzato a denigrare o peggio ancora a farsi notare dopo il suo passaggio al gruppo misto e rendersi “simpatico” ad una parte dell’opposizione».
L’imprenditore Giampiero Talamonti
In realtà, le voci citate da Trombetta, arrivano dallo stesso Giampiero Talamonti. Il sindaco di Tolentino, elenca ciò che a suo avviso è una narrazione diversa dai fatti quella dichiarata sia da Talamonti che da Trombetta. «Il tracciato è stato definito dalla precedente amministrazione, con un protocollo firmato in data 6 febbraio 2021 tra la Regione, la Provincia di Macerata e i comuni di Tolentino e San Severino, prevedendo il nuovo tracciato dell’intervalliva a partire proprio dall’uscita della superstrada di Tolentino Ovest – premette -. Tale accordo ha, di fatto, definito le aree e i privati che sarebbero stati coinvolti, quindi perché Talamonti solo ora lamenta quanto già previsto circa tre anni fa? Perché si lamenta solo ora della politica locale? Perché lo fa contro questo sindaco senza fare riferimento a chi mi ha preceduto? – domanda Sclavi -. Mi chiedo, inoltre, dove fosse Trombetta, che da consigliere di maggioranza dovrebbe aver saputo di quanto l’allora sindaco stesse firmando.
Questa amministrazione, fin dai primi giorni dell’insediamento in sinergia con il sindaco di San Severino ha richiesto e partecipato a diversi tavoli tecnici con i progettisti della Quadrilatero proprio per prendere in considerazione le diverse criticità che il nuovo percorso evidenziava. Essendo un’opera ritenuta strategica, i margini di manovra e trattativa si sono palesati molto ridotti, ma nonostante ciò, tra le diverse osservazioni evidenziai subito la problematica dell’uscita, proprio perché andava a toccare alcune attività produttive tra cui la ditta Talamonti, motivo per cui avanzai anche proposte alternative».
Nessun riferimento però da parte del sindaco se tra queste alternative ci fosse il tracciato ipotizzato dallo stesso Talamonti in un video pubblicato dalla nostra testata, in cui attraverso una variante la bretella passerebbe accanto l’impianto, senza tagliarlo in due.
«A marzo del 2024 la Quadrilatero chiese a noi sindaci di sensibilizzare i proprietari dei terreni sulla necessità di fare dei sondaggi per studiare i siti dal punto di vista geologico e archeologico – aggiunge Sclavi -. Pertanto, con la responsabile dei lavori pubblici, convocammo una riunione che si tenne il 15 aprile scorso. Erano presenti i proprietari ed i gestori delle attività produttive, tra cui Talamonti. Fu mostrato loro il tracciato – conclude il primo cittadino – e furono informati della necessità di effettuare dei sondaggi sulle loro proprietà, anticipando che sarebbero arrivate richieste da parte di Quadrilatero».
«No a delocalizzare la Talamonti, è una ricchezza per il territorio»
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Ma voi amministratori quando fate questi espropri vi rendete conto che sconvolgete la vita delle persone? È come un meteorite che ti cade in testa all’improvviso, non si sà a chi rivolgersi ( io parlo per me) spesso non si è mai avuto un avvocato, non si conosce il settore dell’avvocato di cui si ha bisogno e non sempre si ha la disponibilità economica ( continuo a parlare x me) per affrontare queste che sono delle vere e proprie disgrazie. Massima solidarietà per il Sig. Talamonti