Civitanovese, che beffa.
Il Polisportivo resta tabù:
l’Isernia (in 10) pareggia nel finale

SERIE D - Rimandato, ancora una volta, l'appuntamento con il primo successo casalingo. Segna nel primo tempo Capece su rigore, Perrone lascia i compagni in inferiorità numerica nell'ultimo quarto d'ora ma è Arzura a trovare il pari all'89 e addirittura, nel recupero, tocca a Petrucci compiere due interventi salva risultato. I supporters rossoblu non le mandano a dire viste le condizioni dello stadio dopo il crollo in tribuna. Gesto oltre la rivalità: ricordato Stefano Tognetti, il tifoso della Maceratese scomparso in settimana. LE FOTO

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Capece realizza il rigore del momentaneo vantaggio, l’Isernia pareggia nel finale: finisce 1-1 al Polisportivo

di Mattia Nepa (foto di Federico De Marco)

Che beffa per la Civitanovese. I rossoblu non riescono a sfatare il tabù e la prima vittoria in casa è ancora da rimandare. Visciano e compagni vengono ripresi all’89esimo dall’Isernia al Polisportivo, segna Arzura dopo che era stato Capece su rigore, nella prima frazione, a siglare il vantaggio.

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Nonostante la superiorità numerica (espulso Perrone al 75esimo), i rivieraschi non riescono a tenere il punteggio e si fanno riprendere dagli ospiti che non si erano mai resi pericolosi.

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E nel frattempo i tifosi non le mandano a dire: eloquente striscione esposto dagli ultras rossoblu “Ogni parola una menzogna, questo stadio è la vostra vergogna!!” con chiaro riferimento al crollo avvenuto nella tribuna del Polisportivo. I sostenitori della Civitanovese hanno anche ricordato Stefano Tognetti, il tifoso della Maceratese morto lo scorso 28 ottobre.

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Il primo flebile tentativo è della Civitanovese al ventesimo: dopo un’ottima sponda di Padovani, Brunet tenta il sinistro da fuori area ma la sfera termina alta sopra la traversa. Dopo soli trenta secondi c’è subito la risposta ospite: in azione di contropiede, Antinucci, servito sulla sinistra da Cascio, sterza sul destro e calcia senza trovare lo specchio della porta.

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Ora la partita si è accesa e sono ancora i rivieraschi ad andare vicinissimi al gol del vantaggio per ben due volte: prima su una punizione dalla destra battuta magistralmente da Visciano, Padovani non riesce ad impattare in maniera decisiva la sfera, poi è Brunet, dopo aver attaccato benissimo la profondità, a sprecare un’ottima occasione e trovare la deviazione dell’estremo difensore Draghi.

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Alla mezz’ora, sempre quest’ultimo, rischia di combinarla grossa commettendo un errore in fase di disimpegno dal basso, ma il pallone sbatte su Visciano, spintosi in avanti in azione di pressing e l’occasione sfuma. Al 34esimo ci provano gli ospiti ancora con Antinucci, che prova il sinistro al volo ma la palla termina altissima sopra la traversa.

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Dopo soli quattro minuti arriva l’episodio che può cambiare le sorti dell’incontro: Buonavoglia sguscia via sulla destra, trova Padovani in area di rigore che calcia ma c’è la respinta di Draghi, la sfera rimane nell’area ospite, il numero 9 è bravo a riprenderla e conquistare fallo da rigore. Sul dischetto si presenta Capece, che incrocia fortissimo con il destro e porta la Civitanovese in vantaggio, meritato per quanto espresso.

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Ad un minuto dal termine del primo tempo arriva l’occasione più importante per gli ospiti: Cascio, servito in area di rigore, è bravissimo a controllare e tentare il sinistro ad incrociare, ma la palla sibila il palo e termina sul fondo. Al 46esimo la Civitanovese rischia di entrare negli spogliatoi sul doppio vantaggio con un clamoroso tentativo dalla distanza: Franco vede Draghi fuori dai pali e tenta la soluzione da centrocampo, palla fuori per questione di centimetri.

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La seconda frazione inizia con ritmi bassi e numerosi falli, con i locali che cercano di mantenere il vantaggio e gli ospiti che tentano di impensierire la retroguardia rossoblu, senza però riuscirci. Al 57esimo occasione per la Civitanovese di andare sul doppio vantaggio: Buonavoglia a tu per tu con Draghi, riesce a saltarlo ma poi finisce a terra e per il signor Gallo della sezione di Bologna non ci sono gli estremi per la massima punizione.
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Ad un quarto d’ora dal termine l’Isernia è costretta a rimanere in inferiorità numerica. Il neo-entrato Perrone commette un’entrata killer, con il piede alto, su Bevilacqua; nessun dubbio per il direttore di gara e nessuna protesta da parte degli ospiti. Mancano due minuti al termine dell’incontro e Macarof ha sui piedi l’occasione di chiudere definitivamente i conti: un grande Bevilacqua sulla sinistra riesce a trovare il numero 15, che controlla e prova ad anticipare l’estremo difensore Draghi con la punta, ma è bravo quest’ultimo a sventare il pericolo e mantenere i suoi ancora in partita.
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All’89esimo, quando tutta sembrava andare verso una sola direzione, arriva il clamoroso gol del pareggio: una punizione dalla trequarti viene buttata dentro, la palla dopo una torre arriva ad Arzura che batte un incolpevole Petrucci. Ora l’Isernia, sulle ali dell’entusiasmo, rischia di vincere clamorosamente: prima De Filippo poi Pettorossi provano ad impensierire Petrucci che è bravissimo a tenere la partita in parità, con due ottimi interventi.

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Il tabellino:

CIVITANOVESE (4-3-1-2): Petrucci 6.5; Franco 6; Diop 6.5; Passalacqua 6.5; Cosignani 6; Toccafondi 6.5 (21′ s.t. Giandomenico 6); Capece 6.5; Visciano 6.5; Buonavoglia 6 (15′ s.t. Macarof 6); Brunet 6 (1′ s.t. Bevilacqua 6); Padovani 6. A disp.: Doello, Rizzo, Arias, Pierfederici, Domizi, Ruggeri. All.: Alfonsi

ISERNIA (4-2-3-1): Draghi 5.5; Franzese 5.5; Nkosi 5.5 (10′ s.t. Perrone 5); Gimenez 5.5 (44′ s.t. Baldari s.v.); Mema 5.5 (6′ s.t. Bainotto 6); Baba 6; Miola 5.5 (30′ s.t. Arzura 6,5); Ercolano 5.5; Cascio 6; Antinucci 6 (28′ s.t. Pettorossi 6); De Filippo 5.5. A disp.: Cocchiarella, Del Bianco, Pellegrini, D’Angelo. All.: Farrocco

TERNA ARBITRALE: Francesco Ennio Gallo di Bologna (Gentilezza di Civitavecchia – Valenti di Roma 2)

RETI: 40′ p.t. Capece (R), 44′ s.t. Arzura.

NOTE: Spettatori: 1000 circa. Ammoniti: Nkosi, Mema, Toccafondi, Franzese. Espulsi: Perrone. Angoli: 1 – 6. Recupero: 6′ (1′ + 5′).

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