Quasi 200 incidenti sul lavoro al mese,
impennata delle malattie professionali:
«Questa dovrebbe essere una priorità»

MACERATA - Nella Giornata nazionale dedicata alle vittime, l'Anmil snocciola dati tutt'altro che confortanti. Gli infortuni sono stati 2.308 in provincia (otto in meno rispetto al 2023). Il presidente provinciale Sergio Fattorillo: «Si è finalmente compreso che non si tratta di casualità o di eventi ineluttabili, ma piuttosto di una mancanza di rispetto delle normative e della sottovalutazione del rischio»

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Al centro Sergio Fattorillo, presidente di Anmil Macerata

Si celebra oggi la 74esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Per l’occasione sono previste iniziative in tutta Italia organizzate dalle sedi territoriali dell’Anmil per confrontarsi sui dati relativi al fenomeno infortunistico e su cosa è necessario fare per una maggiore sicurezza sul lavoro.

Un evento importante perché i numeri rimarcano che quando si parla di incidenti sul lavoro la situazione è ben lontana dall’essere risolta. Nelle Marche, nel periodo gennaio-agosto 2024, sono stati denunciati 11.108 infortuni sul lavoro, sostanzialmente lo stesso numero dello stesso periodo dell’anno precedente (la crescita è di 14 unità, +0,1%) e Macerata segue un trend stazionario analogo o quasi: 2.308 gli infortuni registrati in provincia, otto in meno rispetto al 2023 (-0,3%). La vera piaga, però, è quella delle malattie professionali, che hanno subito un’impennata rispetto a un anno fa sia a livello nazionale (addirittura +21,3%) che locale: in regione si è passati da 4.600 a 5.422 denunce (+17,9%), a Macerata da 1.365 a 1.647 (+20,7%).

«Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese, ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, che dovrebbe invece rappresentare una priorità – dichiara il presidente Anmil di Macerata Sergio Fattorillo – e questa manifestazione è l’occasione per sensibilizzare sul tema le forze politiche, stimolando riflessioni e assunzioni di un impegno concreto per il futuro, al fine di arginare morti e infortuni sul lavoro e malattie professionali. È tempo di concentrare poi l’attenzione sulla tutela delle vittime del lavoro che viene regolata da una normativa che risale al 1965 e che per questo deve essere assolutamente rivista, per evitare che rimangano indietro intere famiglie che si ritrovano ad affrontare disabilità, dolore e difficoltà economiche all’indomani di un infortunio o per una malattia professionale. Le notizie di cronaca sono sempre più numerose perché si è finalmente compreso che non si tratta di casualità o di eventi ineluttabili, ma piuttosto di una mancanza di rispetto delle normative e della sottovalutazione del rischio in un ambito in cui è la crisi economica ad incidere e a spingere a non investire in prevenzione o a trascurare la formazione. Vogliamo che i numeri dell’Inail siano davvero un utile strumento di lettura del fenomeno e ci parlino chiaramente di quali sono le vie da intraprendere per mirare ad un’azione in cui si combinino con efficacia: consapevolezza, prevenzione e controlli ma soprattutto responsabilità condivise e partecipazione di tutti alla sicurezza in azienda e sui luoghi di lavoro».

Anche Macerata partecipa all’iniziativa con un cartellone di iniziative che si apre stamattina alle 9,15 con l’incontro dei partecipanti alla sede provinciale dell’associazione in via Prezzolini, prosegue alle 9,30 con la deposizione della corona d’alloro presso il monumento dedicato alle vittime del lavoro poco lontano, continua alle 10,15 con la cerimonia civile nella sala teatrale della chiesa di San Francesco e si chiude alle 11:30 con la messa dedicata alle vittime di incidenti sul lavoro. Durante la cerimonia civile vengono consegnati i brevetti e i distintivi d’onore agli invalidi del lavoro da parte della Direzione Inail regionale.



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