Confermato il caso di Dengue a Tolentino
«Il ragazzo è in via di guarigione».
Due giorni di disinfestazioni

ALLARME - Le analisi di laboratorio confermano che il giovane è stato punto da una zanzara tigre. La dirigente del Servizio di igiene, Maria Teresa Leoni: «Questa mattina è stato traferito al reparto di degenza di Malattie infettive dell’ospedale Murri di Fermo. Resterà in isolamento». Due giorni consecutivi di disinfestazioni a Tolentino e a Macerata, ecco come comportarsi. Il sindaco Sandro Parcaroli ha fatto un'ordinanza

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denguedi Francesca Marsili

Il responso arriva dagli esami di laboratorio: si tratta di Dengue. Il giovane tolentinate che martedì scorso ha iniziato ad accusare la tipica sintomatologia ha contratto il virus trasmesso dalla zanzara tigre. A darne notizia è Maria Teresa Leoni, direttrice del Servizio Igiene e sanità pubblica ambienti aperti e confinati dell’Ast di Macerata. La dirigente aggiorna sulle condizioni di salute del ragazzo ricoverato da martedì sera all’ospedale di Macerata.

«Questa mattina è stato traferito al reparto di degenza di Malattie infettive dell’ospedale Murri di Fermo. Resterà in isolamento ancora per qualche giorno, ma è in via di guarigione».

La conferma del caso fa scattare un ulteriore protocollo: altri due giorni consecutivi di disinfestazione sia nel centro urbano di Tolentino, dove il giovane risiede ed è rimasto per circa due giorni prima di accusare i sintomi, sia nei pressi dell’ospedale di Macerata dove si è recato martedì sera.

Entrambe interesseranno le medesime zone trattate nel primo intervento e sempre in orario notturno: «Questo perché nel periodo in cui il ragazzo è stato infettante non possiamo escludere che possa essere stato punto ed aver infettato altre zanzare – precisa la dirigente -. Come indicato nel Piano nazionale arbovirosi nei casi umani singoli – importati o autoctoni – occorre fare tre interventi di disinfestazione adulticida consecutivi: verranno effettuate stasera e domani sera».

Per Tolentino questa notte e domani notte la disinfestazione verrà svolta solo ed esclusivamente in viale Benadduci e zone limitrofe, nella zona degli impianti sportivi di via Sticchi e area direzionale di contrada Rancia. Inoltre saranno trattate zone ritenute sensibili come ad esempio i giardini e parchi pubblici, i centri sociali, la casa di riposo, le scuole, le aree cimiteriali, piazza della Libertà, piazza Mauruzi, piazza Martiri di Montalto e le zone particolarmente frequentate. «Sentiti gli esperti della sanità pubblica – dice il sindaco Mauro Sclavi – abbiamo concordato di seguire quelle che sono le indicazioni da applicare in questi particolari casi, soprattutto con l’intento di prevenire altri contagi. Quindi dopo una prima disinfestazione, ripetiamo i trattamenti, come stabilito dalla specifica profilassi, per evitare ulteriori contagi. Abbiamo individuato le aree che sono ritenute più sensibili e quindi per le prossime due notti, verranno ripetute dagli operatori di Cosmari le operazioni di disinfestazione. Noi ci atteniamo alla normativa, come prevista, nelle zone più frequentate dal paziente ma in accordo con le altre parti queste stesse zone vengono ampliate perché ci sono particolari necessità della città perché sono aree particolarmente frequentate con possibili assembramenti e con persone fragili. Ringraziamo per la collaborazione tutti i cittadini che invitiamo a seguire le nostre indicazioni affinchè vengano evitati ristagni di acqua che favoriscono la deposizione e la schiusa delle uova da parte delle zanzare».

Per quanto riguarda Macerata l’area interessata dalla disinfestazione, di 200 metri dall’ospedale, è delimitata dal perimetro identificato dalle seguenti vie: Vincenzo Pancalducci, Comunardo Braccialarghe, Santa Caterina, Santa Lucia, Beniamino Gigli, con l’esclusione delle abitazioni comprese tra via Pancalducci e via Santa Lucia (Eni Station e condomini di via Pancalducci 3 e 3/A).

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Ospedale di Macerata

Per chi abita in queste vie, l’Ast consiglia, prima del trattamento, di raccogliere frutta e verdura e proteggere eventualmente le piante coltivate a scopo alimentare con teli di plastica in modo ermetico; proteggere con teli di plastica o ricoverare all’interno delle abitazioni ciotole, abbeveratoi, giochi per bambini, indumenti, e altri oggetti di uso quotidiano normalmente tenuti all’aperto; rimuovere o proteggere con teli di plastica giochi per bambini, panchine, sedie, tavoli, o altri manufatti inamovibili presenti nelle aree esterne. Durante il trattamento non transitare, passeggiare o sostare nelle aree interessate dalla disinfestazione; non raccogliere piante ed erbe nelle aree trattate e nelle aree limitrofe; rimanere all’interno delle abitazioni con porte e finestre ben chiuse, ricoverando all’interno degli edifici giocattoli ed erbe aromatiche coltivate in vaso; sospendere l’uso di impianti di ricambio dell’area e impianti di aria condizionata ad esclusione di quelli a ciclo interno; allontanare e proteggere gli animali domestici, i loro ricoveri, le ciotole, non esporre all’esterno biancheria, alimenti ed altri oggetti di uso quotidiano.

Dopo i trattamenti: rispettare un intervallo di 15 giorni prima di consumare frutta e verdura che siano state irrorate con i prodotti insetticidi, previo lavaggio abbondante ed eliminazione della buccia prima del consumo; procedere al lavaggio con abbondante acqua di qualsiasi manufatto esterno situato nell’area trattata ed in particolare i giochi, panchine, tavolini, sedie; utilizzare guanti lavabili o usa e getta per la pulizia di mobili, suppellettili e giochi per bambini che siano stati accidentalmente esposti al trattamento; in caso di contatto accidentale con il prodotto insetticida, lavare abbondantemente la parte interessata con acqua e sapone ed eventualmente rivolgersi a personale sanitario.

Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, che ha firmato un’ordinanza per il contrasto alla diffusione di arbovirosi, fa inoltre sapere che fino al 30 novembre sarà fondamentale intensificare, infine, le seguenti azioni per ridurre le condizioni favorevoli alla proliferazione delle zanzare: eliminare il ristagno d’acqua, anche in modeste quantità, in terrazzi, cortili, giardini e orti; controllare periodicamente che grondaie, condutture, caditoie e tombini non siano otturati, mantenendoli sempre efficienti ed evitando il ristagno d’acqua; sostituire regolarmente l’acqua di vasche e fontane evitando l’accumulo di detriti in putrefazione; svuotare almeno ogni due giorni i sottovasi, le vaschette di condensa dei condizionatori e ogni altro contenitore d’acqua; non lasciare all’aperto recipienti, pneumatici e ogni altro oggetto che possa contenere acqua piovana e, se fosse possibile, utilizzare teli per ricoprirli; impedire la deposizione delle uova ricoprendo i contenitori, le vasche, i vasi non rimovibili con coperchi e zanzariere e introdurre sostante larvicida nei sottovasi, nei recipienti, nei serbatoi, nelle fioriere.

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