di Francesca Marsili
Sospetto caso Dengue a Tolentino, in corso l’indagine epidemiologica. Atteso per domani il responso. Intanto via alla prevenzione, con disinfestazioni mirate sia a Tolentino che a Castelfidardo per evitare la proliferazione della zanzara Tigre.
IL CASO – Ad accusare i sintomi un 18enne che vive a Tolentino. Secondo l’indagine epidemiologica svolta dall’Ast, il giovane sabato pomeriggio aveva giocato con le giovanili di calcio dell’Us Tolentino allo stadio Gabbanelli di Castelfidardo. Poi sarebbe rimasto sempre a Tolentino, fino a martedì mattina quando ha iniziato a manifestare i sintomi tipici: febbre alta, dolori muscolari, mal di testa, rush cutaneo. A quel punto è stato ricoverato. «Ci tengo a precisare – spiega la dottoressa Maria Teresa Leoni, direttrice dell’Uoc Servizio igiene e sanità pubblica ambienti aperti e confinati dell’Ast – che al momento si tratta di un caso sospetto. La presenza del virus nei campioni biologici deve essere confermata, è stata rilevata solo dal test rapido. Intanto sono scattati comunque tutti gli interventi di prevenzione ambientale come viene indicato nel Piano nazionale». Da qui le ordinanze di disinfestazioni sia a Tolentino, che a Macerata nell’area dell’ospedale e del distretto sanitario di Santa Croce. Sarà anche intensificato il monitoraggio in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico, con l’installazione di ulteriori ovitrappole nella zona dove vive il ragazzo. Il responso sulla presenza del virus arriverà domani e se dovesse essere confermato, scatterà un ulteriore protocollo.
IL VIRUS – L’Ast ricorda che il virus non si trasmette col contatto diretto tra persone, ma è veicolato solo dalla puntura di zanzara che prima ha punto una persona infetta. La persona contagiata rimane contagiosa per la zanzara fino a 7/10 giorni prima della comparsa dei sintomi e dopo fino alla presenza di febbre. Siccome nella maggior parte dei casi di tratta di forme asintomatiche e pauci sintomatiche è fondamentale proteggersi al meglio dalle punture di zanzare. L’Ast raccomanda quindi per gli ambienti al chiuso di installare zanzariere alle finestre dove possibile ed effettuare frequenti ricambi d’aria. Per quanto riguarda gli spazi all’aperto importante è la bonifica dei punti di accumulo dell’acqua come sottovasi o fontane e la cura del verde. Inoltre l’Ast raccomanda, quando si è all’aperto, di coprirsi con indumenti preferibilmente di colore chiaro e non aderenti e di trattare la parte di pelle scoperta con sostanze repellenti.
L’ORDINANZA – Attraverso un’ordinanza il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha emanato le disposizioni a cui la popolazione deve attenersi. La disinfestazione stanotte dalla mezzanotte alle 6. Prima della disinfestazione: raccogliere frutta e verdura e proteggere eventualmente le piante, proteggere o ricoverare all’interno delle abitazioni ciotole, abbeveratoi, giochi per bambini, indumenti, rimuovere o coprire giochi per bambini, panchine, sedie, tavolini, nonché qualsiasi altro manufatto rimovibile presente nelle aree pertinenziali esterne.
Durante i trattamenti: è vietato il transito, passeggiare o sostare nelle aree interessate dallo stesso oltre a quello di raccolta di piante ed erbe nelle aree trattate e nelle aree ad esso limitrofe. Si raccomanda di rimanere all’interno delle abitazioni con porte e finestre ben chiuse, ricoverando all’interno giocattoli ed erbe aromatiche coltivate in vaso e di sospendere l’uso di impianti di aria condizionata ad esclusione di quelli a ciclo interno. Di allontanare e proteggere gli animali domestici (cani, gatti, pesci, anfibi) i loro ricoveri e suppellettili (ciotole, abbeveratoi) dando loro alloggio all’interno delle abitazioni. Di non esporre all’esterno biancheria, alimenti ed altri oggetti di uso quotidiano, giocattoli e qualsiasi altro oggetto o manufatto atto a essere indossato o utilizzato nella preparazione degli alimenti nonché qualsiasi oggetto o manufatto che, per sua natura, potrebbe anche impropriamente essere messo in bocca da bambini o animali.
Dopo i trattamenti: rispettare un intervallo di 15 giorni prima di consumare frutta e verdura che siano state irrorate con i prodotti insetticidi, previo lavaggio abbondante ed eliminazione della buccia prima del consumo; utilizzare guanti lavabili o usa e getta per la pulizia di mobili, suppellettili e giochi per bambini che siano stati accidentalmente esposti al trattamento; in caso di contatto accidentale con il prodotto insetticida, lavare abbondantemente la parte interessata con acqua e sapone e se del caso, rivolgersi a competente personale sanitario; di procedere al lavaggio con abbondante acqua qualsiasi manufatto esterno situato nell’area trattata ed in particolare i giochi, panchine, tavolini, sedie. Si ordina inoltre, durante e in concomitanza dello svolgimento di interventi di disinfestazione, di procedere alla rimozione di eventuali focolai. Di evitare l’abbandono di qualsiasi tipo di contenitore, compresi i sottovasi, nei quali possa raccogliersi acqua piovana e/o stagnante, e di procedere con lo svuotamento giornaliero con divieto di immissione dell’acqua nei tombini. Di tenere sgombri i cortili da erbacce e informare il proprio medico in caso di sintomi simil influenzali al rientro da viaggi in zone subtropicali.
Silvia Luconi, consigliera di FdI
LE POLEMICHE – A Tolentino intanto è scoppiata una polemica sul metodo di disinfestazione messo in atto dal Comune quest’estate. «Quest’estate, anche con qualche contrasto, ho cercato di fare una disinfestazione più blanda possibile – dice Sclavi – sono sempre sostanze chimiche, e abbiamo preferito, per diminuire l’impatto sulla città, mettere l’antilarvale e disinfestare solo le zone più sensibili. Però – prosegue – bisogna rendersi conto che questa volta occorre chinare il capo davanti alla necessità: è la legge che ci obbliga a fare la disinfestazione davanti ad un caso di Dengue». Ed è qui che interviene la consigliera di opposizione Silvia Luconi: «Non aiuta puntare il dito e non lo farò, sarà la popolazione a a farsi un’idea. Dirò però quello che avrei fatto io: certamente l’antilarvale con le apposite pasticche ogni 15 giorni nel centro storico dove c’è difficoltà ad entrare con i mezzi. In tutti gli altri quartieri tuttavia avrei proceduto con una disinfestazione tradizionale, non tutta in una volta, rischiando di doverla fare anche più consistente per avere dei risultati, ma un giorno in un quartiere, un giorno in un altro ed in 2-3 periodi l’anno, nei momenti di massima concentrazione del caldo e di proliferazione di zanzare. Diverso discorso per le campagne, dove ritengo ci sia bisogno di intervenire, ma con ancora maggiore attenzione in quanto ci sono ortaggi, animali da cortile. Non si può arrivare a dire che lo “stato ci obbliga” – conclude Luconi -, ma ci si aspetta che chi ci guida agisca per prevenire e non sempre in difesa».
«Ve l’avevamo detto – tuona il consigliere d’opposizione Francesco Colosi -. Non sono bastate tre interrogazioni da parte di Fratelli d’Italia perché l’amministrazione mettesse in campo una disinfestazione sulla scia degli anni precedenti come richiesto da tanti cittadini. Infatti siamo convinti che prevenire è meglio e meno costoso e meno portatore di disagi che curare. Il voler inseguire un ambientalismo, a nostro avviso, spinto ci sembra non abbia dato i risultati sperati. Auspichiamo un ripensamento dell’amministrazione comunale riguardo la disinfestazione rendendosi conto che occorrono metodi efficaci visto che i sistemi adottati non hanno, a nostro avviso portato i risultati sperati».
Il sindaco Mauro Sclavi
LA REPLICA – L’amministrazione Sclavi risponde: «Nonostante l’impegno a seguito della comunicazione dell’Ast sul sospetto caso di Dengue nella nostra città, non possiamo esimerci dal commentare il comunicato dei consiglieri di fratelli d’Italia. Da esso, ancora una volta, si denota un livello politico basso e imbarazzante. Ribadiamo con forza e coerenza che i metodi attuati dalla nostra amministrazione per la disinfestazione sono stati quelli consigliati dall’ Ast, Regione Marche e Istituto Superiore della Sanità. Ricordiamo – a beneficio di tutti i cittadini e cittadine, anche i più scettici e prevenuti – che questa estate sono state attivate una serie di azioni volte alla prevenzione e al controllo delle zanzare. Nel mese di luglio e agosto abbiamo effettuato la disinfestazione, in collaborazione con il Cosmari, in parchi, fossi, zone limitrofe al Chienti ad integrazione degli interventi larvicida già in essere, con prodotti appositi immessi in tombini e caditoie. Le azioni sono poi continuate anche con’ l’emanazione di una ordinanza che dispone una serie di accorgimenti da adottare secondo vari protocolli utili per limitare l’incidenza delle zanzare unitamente ad una campagna di disinfestazione, che in realtà può essere maggiormente efficace grazie alla collaborazione di tutti nella cura del verde privato e dei propri spazi. Va sottolineata l’adesione alla campagna di monitoraggio pianificata dall’Istituto Zooprofilattico sanitario dell’Umbria e delle Marche: in città, infatti, sono state posizionate alcune ovitrappole per tenere sotto controllo la presenza di specie esotiche di insetti potenzialmente rischiose che ad oggi hanno dato tutte esito negativo, proprio in relazione alla Dengue. Facciamo presente – conclude l’amministrazione – che il ragazzo, se dovesse essere confermato l’esito delle analisi, si è infettato fuori dalla nostra città. In un momento dove non bisogna creare allarmismi e remare tutti nella stessa direzione, i tre consiglieri di minoranza si caratterizzano invece per un mero attacco politico strumentale, segnale di una mancanza di interesse totale per le sorti e il benessere dei cittadini, ma esclusivo interesse al tornaconto politico personale e alla propria visibilità».
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Mamma mia, piuttosto che la febbre a me va bene anche una disinfestazione col napalm in stile Apocalypse Now.
A margine del G7 Salute di Ancona Michael Ryan direttore esecutivo del programma emergenze sanitarie dell’OMS ha rilasciato la seguente dichiarazione sul trend della Dengue nelle Marche, in Italia ed in Europa:
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2024/10/10/oms-trend-della-dengue-marche-preoccupa-ma-calo-dei-casi-con_68ba297f-6014-4e27-aabf-b63fa2c1c1a6.html
Può quindi darsi, ma questo è un pensiero mio di terrapiattista, che una disinfestazione al napalm su scala europea sarebbe sufficiente a proteggerci dalla febbre senza il fastidio di ricorrere ai vaccini, però è evidente che se ne dovrebbe interessare la NATO.