I relatori del convegno
Sarà la sala della Domus San Giuliano la sede del primo importante convegno nazionale sulla presa in carico della persona nello spettro dell’Autismo che si terrà l’ 8 e il 9 novembre a Macerata. Ad organizzarlo le associazioni Abaton Onlus e La Mano Tesa che hanno già aperto le iscrizioni.
Per l’occasione sono stati coinvolti alcuni tra i più importanti specialisti del settore provenienti da tutta Italia. L’evento è stato accolto con favore anche da molte associazioni di genitori di persone con autismo, da associazioni impegnate nel sociale, dalla fondazione promozione della salute e prevenzione e da associazioni di osteopati.
Parteciperanno come relatori neuropsichiatri, esperti in neuroscienze, psicologi, pedagogisti, fisioterapisti, terapisti della neuropsicomotricità che si confronteranno in una interessante tavola rotonda.
«Questo convegno sarà un momento di condivisione delle esperienze e delle competenze di professionisti impegnati da anni nella presa in carico dei problemi del neurosviluppo in un’ottica di collaborazione e crescita interprofessionale a beneficio della qualità della vita della persona» dichiarano Paola Giosuè e Gina Barlafante, referenti scientifiche del congresso.
Sarà messo in evidenza quanto sta emergendo dalla ricerca: il concetto di autismo come disturbo multifattoriale con particolare riguardo all’impatto di fattori ambientali.
Una scena dello spettacolo
Non mancherà anche una serata speciale: la prima giornata di convegno si concluderà con la messa in scena dello spettacolo “Il Ragazzo Intergalattico” tratto dal libro “Per sempre Giò” di Viviana Locatelli che racconta la storia del figlio Giorgio, un ragazzo che per tutta la sua breve vita ha fatto i conti con l’autismo, lottando contro assurdi stereotipi, diagnosi impietose, medici e burocrati che non ammettevano discussioni.
La mamma Viviana racconta la sua storia, una storia dura e difficile. Per i tanti, giovani e adulti, che non vivono in prima persona queste situazioni e ne hanno solo una vaga idea è l’occasione per conoscere la bellezza di persone che sono «speciali» e magari diventarne amici, senza farsi bloccare da paure o pudori. Forse questo è l’obiettivo più grande del libro e dell’ininterrotto impegno di Viviana a tenere vivo il ricordo di suo figlio anche fra chi non l’ha conosciuto: fare in modo che, in numero sempre crescente, ragazze e ragazzi si avvicinino ai loro coetanei pieni di luce come Giò.
Tutte le informazioni ed il programma dettagliato del convegno sul sito: https://www.abatononlus.it/
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