L’area dove passerà la ciclopedonale a Torregiana
di Luca Patrassi
Veramente complicato riuscire a seguire la mole di interventi in corso a Macerata grazie ai fondi del Pnrr, della ricostruzione postsisma, della Regione, della Provincia ed anche – un po’ – del Comune. Una serie infinita di delibere, determine, gare, incarichi professionali.
L’albo pretorio del Comune vede in pubblicazione una determina per la revisione dei prezzi legata all’intervento “Percorsi pedonali contrada Torregiana – ex strada Torregiana – ex strada vicinale della Vetreria – Ripristino e riqualificazione dei percorsi pedonali tramite realizzazione di nuove passerelle pedonali di attraversamento dell’asse stradale e ferroviario” per un importo di 2.1 milioni di euro. Con determina del 29 settembre 2023, previo esperimento di procedura aperta, i lavori sono stati aggiudicati ad una impresa stante il ribasso offerto del 16,66% sull’elenco prezzi posto a base di gara, e un numero di giorni pari a 360 per l’ultimazione dei lavori. Poi però ci sono le sorprese, in corso d’opera.
Si legge infatti nella determina del dirigente tecnico del Comune che «nel corso dell’esecuzione dei lavori si è resa necessaria le redazione da parte della direzione dei lavori di una perizia di variante in corso d’opera in quanto al fine di migliorare la fruibilità e la sicurezza dell’area occorrono puntuali modifiche ed integrazioni al tracciato con particolare riguardo all’ambito 1 (percorso pedonale parco Fontescodella – giardini Diaz) e all’ambito 6 (percorso zona ex chiesa Santa Maria in Torregiana), il tutto come meglio descritto nella relazione tecnico illustrativa della variante redatta dal direttore dei lavori». La conseguenza è l’incremento del costo dell’opera «con un aumento rispetto all’importo contrattuale originario del 11,92%. La perizia di variante in argomento è finalizzata ad attuare l’intervento senza arrecare danni di sorta allo stato dei luoghi, non altera la natura complessiva del contratto né del progetto originario, non risulta modificativa qualitativamente dell’opera medesima nel suo insieme e non comporta ulteriore spesa rispetto a quella originariamente prevista per la esecuzione del progetto provvedendosi alla copertura della spesa attraverso l’utilizzo dell’economia derivante dal ribasso conseguito in sede di procedura aperta». C’è anche la proroga per l’ultimazione dei lavori: sessanta giorni.
Come buttare via dei fondi che si sarebbero potuti utilizzare in ben altro modo!!
Sempre peggio e noi paghiamo
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incredibile
E’proprio vero che il sindaco e la giunta sono valori aggiunti, dopo infatti si scoprirà che costano ancora di più.