«Bambine e bambini, ragazzi e ragazze stanno tornando in classe. Tutti ci saremmo aspettati, a 8 anni dal sisma, che gli alunni, con insegnanti e personale Ata della scuola dell’infanzia “L’Aquilone”, della primaria “Ugo Betti” e della secondaria di primo grado “Giovanni Boccati” e con gli uffici amministrativi dell’Istituto Comprensivo “Ugo Betti” potessero finalmente varcare la soglia della nuova sede a Madonna delle Carceri. Invece no, tutti inizieranno l’anno scolastico 2024/25 nelle vecchie sedi. Pare che si dovrà attendere un mese o poco più per entrare nell’agognata nuova sede. Speriamo che sia così». Così il Pd Camerino che critica l’amministrazione comunale nel giorno della riapertura delle scuole.
«Intanto, si dirà che l’anno scolastico parte come siamo (o sono) abituati a trascorrerlo dal 2016 ad oggi. Invece delle novità ci sono, anche se, a nostro parere, non tutte positive – continuano i dem – La più negativa l’abbiamo già menzionata: anche se per poco (staremo a vedere quanto ‘poco’) si è mancato l’obiettivo dell’apertura della nuova sede a settembre. Le altre questioni riguardano la possibile riconfermata riunificazione delle due scuole primarie della città e la mensa scolastica. Ancora non è dato sapere se la primaria Betti stavolta debba ospitare (ricambiando il ‘favore’) la primaria Salvo D’Acquisto. L’amministrazione comunale e il Commissario alla ricostruzione non hanno ancora deciso, o quanto meno non è ancora stato ufficializzato, l’utilizzo da parte dell’Ufficio speciale per la ricostruzione (Usr) dello stabile della Salvo D’Acquisto. Da un lato, è una opportunità avere gli uffici dell’Usr a Camerino, ma una informazione più tempestiva sarebbe stata doverosa per rispetto nei confronti delle famiglie e della comunità scolastica, ma, si sa, questa qualità non appartiene a una amministrazione che il 26 luglio convoca la cittadinanza per comunicare “Gli indirizzi strategici per la ricostruzione, la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile di Camerino” e fissa al 26 agosto il termine per presentare osservazioni al riguardo».
«Per quanto concerne il mantenimento delle due primarie nella stessa sede, manifestiamo la nostra preoccupazione per il mantenimento dell’organico e per la funzionalità delle attività scolastiche – sottolinea ancora il Pd – Ci auguriamo che, se si dovesse arrivare a questa scelta, siano veramente garantite tutte le opportunità a ragazze e ragazzi che hanno sofferto molto dal 2016 ad oggi, con l’aggiunta del Covid. Per la mensa abbiamo ulteriori, serie preoccupazioni circa la centralizzazione e privatizzazione del servizio. Dopo anni di opposizione e resistenza da parte del comune di Camerino, oggi si decide di accettare scelte che, nonostante siano ormai diffuse alla maggior parte dei Comuni, rimangono a nostro avviso sbagliate. Se oggi ci si può attendere che i privati rispettino puntualmente i disciplinari e le indicazioni dell’Università, non è detto che, col tempo, magari invocando aumenti dei costi, non siano loro a dettare prezzi e condizioni. Vedremo, ma finora è sempre accaduto così. L’amministrazione sosterrà di aver fatto il possibile e ci dirà che la mensa centralizzata consente dei risparmi, ma noi restiamo molto dubbiosi: una cucina centralizzata presuppone che i cibi siano trasportati (in barba a tutti i bei discorsi sul chilometro zero e sulle produzioni locali di qualità), che qualcuno nelle sedi porzioni, pulisca. Non sappiamo se ci saranno davvero economie e, soprattutto, non sappiamo a vantaggio di chi andranno. Speriamo comunque che la priorità al centro dell’attività amministrativa rimangano gli alunni, la didattica a loro rivolta, la loro salute e il loro benessere. Prima di qualsiasi altra opportunità, pure essa positiva. Auguriamo dunque – concludono i dem – a tutte le ragazze e i ragazzi, le bambine ed i bambini, e alle loro famiglie un buon anno scolastico e di ricevere maggiori rassicurazioni».
Tutti uguali
E pensare che per più della metà di quegli 8 anni avete governato voi !!!!! E senza muovere una paglia !!!!!
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