di Gabriele Censi
“Giù la piazza non c’è nessuno”, il più conosciuto testo di Dolores Prato con la voce di Monica Guerritore per una serata da ricordare. Accanto all’attrice romana la scrittrice Lucia Tancredi, tra le protagoniste di queste giornate treiesi, volute dall’amministrazione comunale, di omaggio ad una donna che ha lasciato un segno ben oltre i confini del borgo maceratese, dove da quella piazza si guarda lontano.
E’ il femminile che impera, in tutto il programma, e la serata di ieri in teatro è stata il clou di tre giorni pieni di arte, cultura e spettacoli. Le note introduttive alla lettura si sono alternate alla voce di Monica Guerritore, colpita dalla «aristocratica» Treia, tanto da suggerirle una serie da girare in un convento. «Ho scoperto la vita di Dolores Prato incisa come nella carne oltre che nella memoria, la sua vita è così, come lei ce la racconta, riporta veramente in vita, non solo lei, ma tutto quello che attorno a lei accadeva. Questa è veramente una grandissima dota in una narrazione perché è come far rivivere, non un suo fatto privato, ma un fatto privato che diventa veramente umano, molto umano. Ha delle sfumature così precise di racconto che ti sembra di vedere un film».
Teatro pieno e plaudente per il reading che celebra la nuova edizione del testo edito da Quodlibet (una rarità ormai la prima edizione Einaudi del 1980). Monica Guerritore nella sua lunga carriera, non solo da attrice ma anche da regista, drammaturga e scrittrice, ha interpretato e dato voce e corpo a tante donne, da Giovanna d’Arco a Rosa Priore, da due anni sta lavorando ad un progetto dedicato ad Anna Magnani: «Una produzione che è veramente una fatica, è una fatica che si vede anche nei miei occhi e che sono gli occhi di Anna Magnani quando vi guarda dallo schermo, la fatica della sua vita, il più grande talento che l’Italia abbia avuto, e allo stesso tempo la fatica di imporre e di salvaguardare il suo talento, il suo viso, il suo essere donna, il suo essere madre sola con un figlio, senza il nome del marito. Tutto questo, dobbiamo riportarlo in vita, dobbiamo riportarlo sugli schermi perché è un faro che si accende su di noi, che siamo sempre rappresentati in un altro modo. Il momento è molto difficile, questa nuova legge sul tax-credit e tutto quello che sta avvenendo ha bloccato la produzione del cinema. Mancano dei soldi e quindi la mia società di produzione ha deciso di chiedere aiuti agli spettatori, al pubblico, alla cittadinanza, chiederemo che venga sostenuto il primo progetto su Anna Magnani».
Oggi ultimo giorno con la cerimonia conclusiva del premio letterario “Dolores Prato – Città di Treia” giunto alla terza edizione, curato da Lucrezia Sarnari: 6 le opere finaliste tra oltre 40. «Treia racconta Dolores Prato” – spiega il sindaco Franco Capponi – è un’occasione per rafforzare l’identità culturale del territorio. È un’importante iniziativa culturale che onora una delle voci più intense e originali della letteratura italiana».
Monica Guerritore racconta Dolores Prato, tre giorni dedicati alla scrittrice
Treia è bellissima
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