Antonello Venditti allo Sferisterio
di Marco Pagliariccio (foto Luna Simoncini)
Un sabato sera da incorniciare in uno Sferisterio al solito vibrante nell’accogliere uno dei big della canzone italiana, Antonello Venditti. Arena sold out da settimane per l’ennesimo appuntamento di Sferisterio Live, quello in cui l’artista romano ha celebrato i 40 anni di uno dei suoi dischi di maggior successo, “Cuore”, quello che contiene due inni generazionali come “Notte prima degli esami” e “Ci vorrebbe un amico”.
Venditti ha riproposto le otto tracce dell’album per intero e nell’esatta sequenza in cui sono presenti nella tracklist del disco, ma non si è ovviamente limitato a quello, incastonando l’album nella pancia di un concerto-fiume (lungo quasi tre ore) che ha spaziato lungo tutto mezzo secolo di musica.
Poco spazio per i fronzoli nelle intenzioni («è meglio che non parlo», ha scherzato all’inizio del live alludendo alla bufera scatenatesi qualche settimana fa dopo aver risposto in malo modo a una disabile durante un concerto), meno nei fatti: tanta musica sì, il suo amato pianoforte, ma anche tante emozioni e tantissimi ricordi. Idealmente la serata si è divisa in tre tronconi.
Il primo blocco ha avuto lo sguardo rivolto al passato, quello degli inizi di “Bomba o non bomba” e “Sotto il segno dei pesci”, ma anche della delicata “Giulia” e della “Giulio Cesare” carica di memorie di una generazione fa. «Una canzone in cui si parla di due Paolo Rossi – ha ricordato Venditti – il primo era un ragazzo che ho visto ucciso sulla scalinata della facoltà di legge nel 1966, l’anno della mia maturità. Poi si parla del Paolo Rossi che tutti conosciamo, quello che ci ha rappresentato prima di tutti gli altri nel mondo. Io l’ho avuto sul palco, era un grande appassionato di musica: per me lui non è mai morto, i miti non muoiono mai. Gli dedico questa canzone e la dedico all’Italia che allora cambiava. L’Europa sembrava così lontana a noi ragazzi del ‘66, anche se in quell’estate la girai tutta, fino a Capo Nord».
La seconda, come anticipato, ha visto l’esecuzione per intero di “Cuore” con lo Sferisterio ad accompagnare il cantante romano nell’intramontabile “Notte prima degli esami” che apre l’album, emozionandosi però anche per gli altri brani di un disco che trasuda anni Ottanta da tutti i pori. «C’era una wave di artisti che volevano cambiare l’Italia – ha rimembrato Venditti ricordando gli esordi al fianco di Francesco De Gregori – una volta a Cinecittà, alla Festa dell’Unità, mi aiutò a scaricare il pianoforte un giovane bassista di nome Pino Daniele. Oggi sento che è cambiato molto quell’ambiente: servirebbe più unità e “Notte prima degli esami” è un inno a quello spirito che si sta perdendo. Gli anni Settanta erano “analogici”, fatti di carezze e schiaffoni. Gli anni Ottanta sono diventati quelli dell’apparenza».
Venditti ha introdotto canzone per canzone, narrando storie, aneddoti, riportando la memoria a “quella montagna troppo alta da scalare” di papà Vincenzo Italo (che fu viceprefetto di Roma) e a Lucio Dalla, cui è dedicata “Ci vorrebbe un amico”, e ovviamente il suo vero grande amore: Roma. «La mia criptonite», l’ha definita. Ma ha anche ricordato che se torna così spesso a Macerata è per una delle tante donne che popolano le sue canzoni: la Cinzia di “Piero e Cinzia”, che, come aveva svelato qualche anno fa proprio dal palco dello Sferisterio, vivrebbe proprio a Macerata. “Dai Cinzia torna a casa”, canta in coro tutta l’arena: e chissà se da qualche parte, tra i vicoli del centro o tra le strade della periferia, il messaggio di Piero sarà arrivato alla donna tradita con una delle sue migliori amiche.
Calato il sipario su quello che fu l’album della sua maturità artistica, nella terza parte Venditti ha dato voce a molte delle hit del suo vastissimo repertorio: da “Che fantastica storia è la vita” ad “Amici mai”, da “Benvenuti in Paradiso”, che saltate tutti in piedi sulle sedie, a “In questo mondo di ladri” fino all’immortale “Roma capoccia” (“la canzone che più mi rappresenta”). «Lo Sferisterio è uno dei luoghi più belli del mondo per la musica, curatelo» il monito con cui si è congedato nella notte maceratese.
Ora “Sferisterio Live” rifiata per una giornata, per poi tuffarsi nella sua doppietta finale: i due concerti di Biagio Antonacci in programma lunedì e martedì, che recuperano i due live annullati il 9 e 10 giugno a causa di una gastroenterite che mise ko il cantautore milanese.
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In platea l’assessore Riccardo Sacchi
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Un cantante.. Speciale
Ricordategli che figura di fece inizio anni 80 proprio qui allo sferisterio. Ebbe una contestazione furiosa con tanto di lanci di bottigliette e altro sul palco proprio per il suo comportamento altezzoso e cafone.
Massimo Pesciaioli se lo sono dimenticati tutti, sai prima la politica poi la personalità....
Massimo Pesciaioli negli anni 80 ancora non era nato il pensiero unico
Personaggio quantomeno discutibile. Umanamente, musicalmente e politicamente. Ricordo anch'io il concerto della monetina (che durò pochissimo), mi pare fosse il 1979, e la promessa di non tornare mai più a Macerata. Buona musica fino a "Cuore", il resto è veramente mediocre e ripetitivo.
Alessandro Savi però ha il merito di aver ispirato quella parodia geniale di Guzzanti
Alessandro Savi E' Comunista. Credo basti.
Bah per me fino al 1990 è stato grande poi è caduto nel profondo baratro come cantante. Periodo di gloria 70/80. Come uomo ha avuto sempre un ego smisurato,cafone e coatto. Però in sua difesa posso dire che c,è stato di peggio e ancora vi sono cantanti che fanno uguale ma in modi diversi. Non lo giustifico ma non fatene un mostro perché si può sbagliare e forse può dipendere dall,età.
Concertone!!!!
Io x il prossimo anno propongo Annalisa
Se va be' Lunedì Biagio un altro Passo a Macerata io ci sarò
Stavolta chi ha insultato? C'erano persone speciali e non su cui sfogare la repressione?
Ricotta querela anche lui ?
Ma forse i criticoni sono persone di natura invidiose?? Se si può criticare un artista del genere cosa bisognerebbe dire degli strimpellatori urlatori stonati che fanno impazzire le folle degli adolescenti di adesso??
Per fortuna non c'erano disabili. É stato sempre un maleducato e cafone e sempre lo sarà.
Commentatori livorosi, siete tutte delle cacchette in confronto a Venditti. Siete dei repressi frustrati.
Sappiamo solo criticare Che tristezza
Che lo Sferisterio é bellissimo lo sappiamo...
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Lo Sferisterio non va solo curato ma anche sfruttato.
Queste serate e concerti devono cominciare ad aprile, o appena il primo caldo lo permette, fino ad autunno!!!
Macerata, città di provincia, non ha una discoteca degna di nostri giovani, non ha grandi iniziative sparse durante tutto l’anno quindi, visto che abbiamo questa grande opportunità di avere una meravigliosa arena, almeno usiamola… e la gente risponde!!
Ha xfettamente ragione quello che ha detto VENDITTI, il nostro famoso monumento cioe’ l’ARENA SFERISTERIO e’ un luogo bellissimo e deve essere curato alla massima potenza ed e’ l’unico nel suo genere a MACERATA x ogni evento musicale alla faccia di CICARE’ e RICOTTA che hanno criticato gli eventi musicali allo SFERISTERIO di MACERATA.
Brava sig.ra Liana ancora più concerti! ancora più feste perché da marzo a fine settembre non è abbastanza. Al prossimo terremoto vedremo come reggerà sta regione.
Signor Monaro il suo commento e’ orribile, da paura…ma che scrive…
Ha perfettamente ragione VENDITTI che il nostro celebre monumento cioe’ l’ARENA SFERISTERIO e’ bellissimo e bisogna essere curato alla massima potenza x ogni evento evento musicale; ma scorrendo le foto dell’articolo c’e’ una foto dietro a VENDITTI c’e’ un batterista ma che e’ il mitico e l’amico di VENDITTI che si chiama CARLO VERDONE?
Sferisterio Live 2024 ha presentato in 20 giorni moltissimi eventi, negli ultimi 10 giorni con cadenza quotidiana. Spettacoli quasi sempre sold-out, complice un’ estate non piovosa, e cartellone adeguato alla location. Credo che già il fatto di non dover montare e smontare quotidianamente: impianti audio,luci ed attrezzatura in genere abbia contribuito a contenere i costi e abbia aiutato il bisognoso e sofferente bilancio dello Sferisterio.