Ospedale di Macerata
Il bando per la mobilità interna del personale dipendente dell’Ast Macerata finisce nel mirino dei sindacati. In particolare sono le segreterie della Uil Fpl Macerata e della Uil Fpl Marche ad intervenire in maniera molto decisa e forte per esprimere al direttore della Ast di Macerata Marco Ricci profonda indignazione per il comportamento tenuto dal responsabile della Gestione risorse umane: «Un comportamento – fanno sapere il segretario territoriale Andrea Santavicca e quello regionale Marcello Evangelista -che si è ancora una volta dimostrato quanto meno poco attento alle aspettative del personale e comunque irrispettoso delle loro prerogative e degli impegni presi in sede negoziale con tutte le organizzazioni sindacali e quindi con i lavoratori stessi. Da anni il personale aspetta il nuovo avviso della mobilità interna per poter esprimere la propria disponibilità a spostarsi in contesti lavorativi diversi da quello di attuale appartenenza. Questo dopo anni di una gestione molto opaca fatta di assegnazioni provvisorie dei nuovi assunti e della difficile emergenza legata al periodo covid. Dopo aver traguardato faticosamente l’accordo del nuovo regolamento mesi or sono il bando di mobilità interna si sarebbe dovuto pubblicare nel maggio scorso e contestualmente il servizio del personale della Ast e il servizio delle professioni sanitarie dovevano rendere noti a tutti anche i posti vacanti o comunque disponibili benché già occupati dai neoassunti. Analogamente i dipendenti dovevano essere informati sui singoli centri di costo esistenti in modo da poter orientare in maniera più mirata le proprie istanze. Purtroppo però niente di tutto questo è stato rispettato. E non certo è la prima volta che si verificano episodi del genere: a parole si dice una cosa e poi puntualmente se ne fa un’altra».
Il bando per la mobilità interna è stato pubblicato ad agosto, in pieno periodo feriale. «Questo – continuano – ha messo in serie difficoltà un po’ tutti ma principalmente chi aspettava da anni questa occasione e si è visto costretto, magari mentre era in ferie, a dover rincorrere informazioni e notizie che a fatica anche i sindacati hanno saputo dare. Numerosissime le richieste di chiarimento che abbiamo che abbiamo ricevuto. Sulla questione si è venuta a creare una comprensibile fibrillazione generale e si sono generati tanti malumori che hanno ancora di più Intaccato in senso negativo la percezione che tanti dipendenti hanno della propria azienda. I posti disponibili devono ancora essere resi noti a tutti e il bando è ormai in scadenza».
La Uil Fpl però non ci sta: «Per questo abbiamo chiesto e sollecitato un incontro urgente prima della scadenza del bando e la riapertura dei termini/proroga dell’avviso. I lavoratori vanno rispettati sempre. Se questo non lo fa per primo chi riveste ruoli strategici e di grande responsabilità all’interno di un’ Azienda pubblica così strategica e grande per dimensione e numero di personale come la Ast (oltre 2.900 sono solo i dipendenti del comparto) chi lo deve fare? Se ancora ci si può permettere di fare queste fughe in avanti nel silenzio e nell’indifferenza generale anche di chi è preposto a verificare questi operati di certo non andremo molto lontani. La stessa sanità pubblica, di questo passo, non andrà molto lontano e con essa, saranno a rischio non solo i diritti dei lavoratori (quelli già ridotti ai minimi termini e che nonostante tutto, ovviamente, noi continueremo a rappresentare e tutelare quotidianamente senza scendere a facili compromessi) ma saranno a rischio anche e soprattutto la qualità stessa dei servizi resi all’utenza. Non è un caso che sul tavolo da decenni ormai ci sono problemi irrisolti come le liste di attesa, l’appropriatezza delle prestazioni e la non autosufficienza. Problematiche sicuramente complesse e di non facile soluzione per chiunque. Di certo però, ne siamo sempre più convinti, per queste grandi sfide, per poter traguardare qualche positivo risultato anche su questi fronti, abbiamo bisogno di una classe dirigente nuova, preparata e soprattutto meno autoreferenziale».
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Non ‘in periodo feriale’, ma ‘in periodo di ferie’!!!
Basta ai nuovi assunti piazzati nei reparti “soft” mentre gli anziani sono ancora, a buttar sangue, nei reparti più duri.