Gabriele Brandoni guida la Diabetologia
«Progressi enormi con i nuovi farmaci.
Assistiti più che raddoppiati»

LE INTERVISTE AI PRIMARI - Il direttore del reparto maceratese: «Una grossa mano ci viene data dai sensori per il monitoraggio della glicemia in continuo e dai nuovi microinfusori, ridotti nelle dimensioni e maggiormente performanti»

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Brandoni con lo staff di Macerata

di Luca Patrassi

Il dottor Gabriele Brandoni dirige dal 2016 la Diabetologia della Ast di Macerata: laureato ad Ancona, spciealizzazioni in Medicina Interna ad Ancona e in Medicina dello Sport a Perugia.

Gli inizi.

«Sono stato un allievo del professor Giovanni Danieli, il quale mi ha insegnato, non solo la professione del medico, ma ad avere umiltà. Ripeteva sempre di abbinare la professionalità all’umanità. Per oltre 20 anni ho lavorato all’Inrca di Ancona con il “papà” della diabetologia marchigiana che è il dottor Paolo Fumelli».

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Gabriele Brandoni

Da allora gli scenari sono cambiati grazie anche alla ricerca.

«In questi ultimi anni la Diabetologia è cambiata tantissimo sia nell’approccio alla terapia con i nuovi farmaci che ci permettono di controllare meglio la patologia riducendo enormemente i rischi legati all’ipoglicemia e controllando meglio il peso nei pazienti affetti da diabete mellito tipo 2. Nei pazienti con diabete mellito tipo 1(insulino dipendenti) le nuove insuline ci hanno permesso di controllare meglio la glicemia durante la giornata. Una grossa mano ci viene data dai sensori per il monitoraggio della glicemia in continuo e dai nuovi microinfusori, ridotti nelle dimensioni e maggiormente performanti, che hanno rivoluzionato in senso positivo la qualità della vita delle persone affette da questa patologia. Un migliore controllo permette di ridurre i rischi legati alle complicanze micro e macrovascolari del diabete come infarto, ictus, insufficienza renale cronica, arteriopatia degli arti inferiori».

I numeri del reparto maceratese.

«La Diabetologia di Macerata, in questi ultimi anni è cresciuta molto, tanto da posizionarci ai vertici della regione Marche: siamo passati da 4200 pazienti del 2016 agli oltre 9.600 pazienti seguiti regolarmente ora. E’ uno dei pochi centri antidiabetici ad essere operativo anche il sabato: in questo modo siamo di supporto agli altri reparti di degenza quando questi nel fine settimana vogliono dimettere un paziente a cui deve essere spiegato come somministrarsi l’insulina, il funzionamento del reflettometro per la misurazione della glicemia e l’attivazione dei piani terapeutici per il ritiro dei presidi nelle farmacie esterne. Questo comporta una maggiore sicurezza nella dimissione, una riduzione dei tempi di degenza, un maggiore turn-over nell’utilizzo dei posti letto ed anche di ridurre il tempo di stazionamento dei pazienti che transitano in Pronto soccorso prima di essere ricoverati».

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Brandoni con lo staff di Recanati

L’organizzazione delle attività.

«Abbiamo cercato di organizzare dei percorsi per facilitare l’utenza. Le visite urgenti vengono garantite, di norma, in giornata. Il giovedì mattina è riservato per i pazienti affetti da diabete mellito tipo 1, alle donne affette da diabete Gestazionale. Proprio in questo senso la stretta collaborazione con la Ginecologia, diretta dal dottor Pelagalli, ci permette di abbinare la visita diabetologica e ginecologica nella stessa mattinata, cercando di venire incontro alle esigenze delle pazienti che vengono in ospedale un giorno solo e riescono ad abbinare più visite specialistiche. Per i pazienti affetti da diabete mellito tipo 1, sempre nella giornata del giovedì mattina, è aperto lo sportello per le tecnologie (microinfusori e sensori). Nel pomeriggio invece abbiamo istituito il percorso del Piede diabetico con la presenza di tutte le figure professionali (medico, podologa, infermiere per le ferite difficili legate alle lesioni degli arti inferiori) dove è possibile effettuare le prestazioni del caso. La stretta collaborazione gli altri reparti è fondamentale. Grazie al dottor Ramovecchi ed al dottor Luzi abbiamo la possibilità di effettuare la visita oculistica e l’Ecg nella stessa mattinata della visita diabetologica. Fondamentale è anche la collaborazione con i dottori Catalini e Alborino nella gestione delle arteriopatia degli arti inferiori, cioè quando dobbiamo ricoverare un paziente per eseguire un’arteriografia ed eventuale successiva angioplastica degli arti inferiori».

La dislocazione territoriale.

«Gli ambulatori vengono svolti, oltre che a Macerata, anche a Tolentino, Recanati, San Severino Marche, permettendo alle persone con difficoltà di avere la possibilità di effettuare la visita specialistica vicino alla propria residenza. Oltre alla Diabetologia ed alla Endocrinologia ci occupiamo anche di Nutrizione clinica, un servizio nato di recente che è andato ad uniformare la nostra azienda con quelle limitrofe. Anche in questo caso il servizio viene esteso a tutto il territorio dell’Azienda sanitaria territoriale di Macerata e precisamente nei presidi ospedalieri di Civitanova e San Severino, con la possibilità di effettuare anche visite domiciliari per tutte quelle persone che sono impossibilitate a raggiungere gli ospedali».

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