Sborgia boccia Lucarelli:
«Due anni di nulla
e raddoppiano i costi del palazzo comunale»

CAMERINO - L'ex primo cittadino critica l'operato del suo successore dopo la prima parte del mandato: «Una lunga lista di incompiute, mancano ancora i piani attuativi per il centro e per le frazioni, abbiamo fiducia almeno nel piano di sviluppo socio-economico che la nostra amministrazione aveva affidato all’università»

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Sandro Sborgia, ex sindaco di Camerino

Primi due anni dell’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Lucarelli a Camerino, il consigliere di opposizione ed ex sindaco Sandro Sborgia dà la “pagella” alla maggioranza e l’insufficienza è piena.

«Sono passati oramai più di due anni dall’insediamento della nuova amministrazione Lucarelli e ci saremmo aspettati, come spesso accade in occasione di queste ricorrenze, la pubblicazione di un corposo comunicato con l’elenco di tutti i successi e le iniziative intrapresi in questi fruttuosi 25 mesi di gestione della città – scrive Sborgia – dopo aver aspettato impazienti qualche settimana, abbiamo ritenuto opportuno colmare questo vuoto e preparare noi un bell’elenco di tutto quello che sarebbe potuto essere, ma non è stato, focalizzandoci per il momento sulla sola ricostruzione pubblica della città».

L’analisi del capogruppo di RipartiAmo parte dall’elenco dei progetti rimasti incompiuti. «Partendo dalle cose semplici, ci saremmo aspettati che dopo due anni tutti i lavori finanziati con i fondi del Pnrr sulla riqualificazione urbana e avviati da noi fossero stati portati a compimento, invece inspiegabilmente alcuni non sono ancora partiti (riqualificazione dell’area gioco della Rocca) altri sono fermi (riqualificazione giardini delle Gagge, realizzazione del secondo campo di calcio comunale in erba, costruzione della casetta in zona palazzetto delle Calvie) ed i pochi terminati come ad esempio il restyling dell’area di gioco nota come “Sotto le piante” non hanno avuto neanche l’onore di essere degnamente inaugurati forse per non dover dire che l’intervento lo ha pensato e progettato qualcun altro. Oltre a queste opere, ci saremmo aspettati almeno che alcuni dei lavori iniziati oramai da anni fossero portati a compimento; uno su tutti la sistemazione del sistema fognario in zona Fosso dello scarico, inesorabilmente ancora incompiuto. Per non parlare poi di quegli interventi la cui fase progettuale era ben avviata 30 mesi fa e dei quali, oltre a non vedere un solo cantiere aperto, si sono perse le tracce; ci riferiamo tra gli altri all’albergo San Paolo, al tempio dell’Annunziata, al terminal bus, al sottopasso, allo spostamento nell’aula di San Sebastiano di parte della biblioteca Valentiniana».

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Roberto Lucarelli, sindaco di Camerino

Sborgia punta il dito anche sulla mancata attuazione dell’ordinanza speciale per Camerino e sul raddoppio dei costi per il palazzo comunale: «In questi due anni si sarebbero potuti poi avviare i cantieri degli edifici finanziati con l’ordinanza speciale Camerino, invece tutto è ancora tristemente fermo. Non si capisce cosa manchi ancora per appaltare i lavori di sistemazione del parcheggio Betti, così come ci si chiede quanto tempo ancora si dovrà aspettare per avere i progetti del restauro dei palazzi della Rocca e della ex sede di Banca Marche. Da ultimo il progetto di restauro della sede storica del Comune e del teatro, il risultato della progettazione è stato quello di far raddoppiare il costo della restaurazione inizialmente valutato e finanziato in sede di redazione dell’ordinanza speciale. Per poter sbloccare la gara di appalto ed iniziare la lunga selezione delle ditte si dovrà quindi aspettare una nuova ordinanza speciale. Tempo ottimistico per vedere una gru? almeno un altro anno (qui sì che speriamo di essere smentiti). Infine in questi due anni si sarebbero potuti finalmente deliberare tutti i piani attuativi delle frazioni e del centro storico; piani fortemente voluti dalla allora amministrazione Pasqui, avviati da noi e presentati durante il periodo di commissariamento dell’amministrazione della città. In particolar modo la cittadinanza tutta è curiosa di sapere quali siano le intenzioni e le idee dell’attuale amministrazione in merito alle zone tuttora perimetrate del centro storico: come si risolverà l’annoso problema della via di fuga a Santa Maria in Via, la strada al Pincetto è un’idea da abbandonare definitivamente, come verranno valorizzati gli spazi che si sono liberati con la demolizione del tribunale e dell’ex scuola Betti, cosa ne sarà dei grandi contenitori di proprietà pubblica del centro quali l’ex carcere, l’ex ospedale, l’edificio che ospitava i licei? Insomma si sarebbe potuto almeno progettare il centro storico del futuro di Camerino, ma niente, tutto tace».

Il capogruppo di minoranza boccia l’operato dell’amministrazione Lucarelli riguardo alla ricostruzione: «Un po’ di fiducia la riponiamo nel piano di sviluppo socio-economico che la nostra amministrazione aveva affidato all’università nel novembre del 2021 e che il sindaco ha ripetutamente annunciato di presentare alla cittadinanza, la prima volta era oramai 8 mesi fa, e che forse avremo il piacere di ascoltare prima delle meritate ferie agostane. E Vallicelle? Una grande occasione per valorizzare uno dei quartieri più popolosi di Camerino andata in fumo….a proposito, notizie sull’interramento dei famosi elettrodotti? Morale di questo triste elenco è che in questi 25 mesi di amministrazione di lavori per la ricostruzione della cosa pubblica di Camerino se ne sono visti poco più del nulla: non un cantiere avviato, non una grande gara aggiudica, non un’idea innovativa, nulla. Fortunatamente la diocesi e l’università stanno procedendo spedite, almeno loro ci donano un po’ di speranza. A proposito, si dice che la speranza sia l’ultima a morire, ma ce la state mettendo proprio tutta per farla spegnere. A questo articolo seguirà sicuramente la replica della maggioranza dove verranno elencate le numerosi condizioni avverse e le problematiche che hanno dovuto affrontare e dove le principali colpe verranno addossate a chi da oltre 30 mesi non amministra più questa città, ma caro sindaco, come lei spesso afferma, in politica contano le carte e i fatti e di questi per ora abbiamo visto poco più del nulla».



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