Il prefetto di Macerata Isabella Fusiello in visita al cantiere con Mauro Sclavi
di Francesca Marsili
Nell’area dove fino allo scorso maggio c’era il villaggio container, in via Colombo a Tolentino, ora c’è un cantiere che viaggia spedito: è quello per realizzare la “cittadella sanitaria”, la struttura temporanea che ospiterà i servizi e resterà operativa per tutto l’arco temporale in cui l’ospedale San Salvatore, lesionato dal sisma del 2016, sarà sgomberato, demolito e ricostruito. Un cantiere che – come da cronoprogramma – dovrebbe essere pronto entro la fine di luglio, e che ospiterà le attività sanitarie per tutta la durata della conclusione dei lavori del nuovo ospedale, circa due anni.
Tre moduli da 500 metri quadri ciascuno dove l’Ast Macerata trasferirà tutte le attività che sono ad oggi presenti nell’ospedale in via di abbattimento. Da settimane i lavori procedono spediti, anche grazie al fatto che l’area è già urbanizzata, e, se non ci saranno ritardi sulla tabella di marcia, tra non molto sarà possibile iniziare con il trasferimento delle attività distrettuali e degli ambulatori nelle le tre strutture in fase di realizzazione. La soluzione ha permesso di evitare che, come previsto dal progetto originario, la struttura sanitaria temporanea fosse edificata proprio a ridosso del cantiere dell’ospedale e di lasciare aperta al traffico e al parcheggio via Nicola Ciarapica.
Una scelta, quella della cittadella sanitaria nell’ex area container e non di fronte al cantiere del nuovo ospedale, voluta e percorsa dallo stesso sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, che puntualizza: «E’ stata la città a volere che sorgesse qui, un’area di oltre 1500 metri nella piazza antistante il cantiere del nuovo ospedale sarebbe stata una contraddizione. Sono felice di aver intrapreso i rapporti con la Regione, l’Ast e la ditta incaricata dell’opera che hanno compreso e apprezzato l’idea».
All’interno dei 1500 metri quadri complessivi verranno dislocati quindi il Punto di primo intervento, il 118, la guardia medica, il Punto prelievi, il Cup, l’unità multidisciplinare dell’età evolutiva, le attività distrettuali e tutti gli ambulatori specialistici. Cardiologia e Radiologia rimarranno invece dove si trovano, nella palazzina “Nicola Comi”.
«Qui in via Colombo abbiamo ampliato gli spazi a disposizione del Punto di primo intervento, del 118 e del Consultorio, che avrà uno spazio a sé. Questo grazie al fatto che abbiamo messo a disposizione dell’Ast un pezzo dell’area dedicata alla Protezione civile che si trova nell’ultimo tratto del terreno e che conserverà comunque la sua vocazione», sottolinea il sindaco. Dopo la chiusura del villaggio container, voluta dall’amministrazione Sclavi: «L’area è passata da una necessità sismica a una sociale – conclude – ha restituito pienamente la sua funzione alla città di Tolentino».
Successivamente all’entrata in funzione della cittadella sanitaria le modalità organizzative e di comunicazione resteranno invariate: i numeri telefonici rimarranno gli stessi. Fino a totale trasferimento in via Colombo le attività saranno garantite nei locali che oggi sono utilizzati. Nei giorni scorsi il prefetto di Macerata Isabella Fusiello, accompagnata dal sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, ha visitato l’ormai ex area container e il cantiere.
Il primo cittadino, dopo aver illustrato il progetto e lo stato dei lavori, ha voluto ringraziare personalmente il Prefetto per il grande supporto offerto in occasione del tavolo tecnico per la sicurezza e nella fase di definitiva chiusura dell’area container, oltre che per essere stata una guida puntuale per le difficili decisioni che l’amministrazione comunale si è trovata ad assumere.
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