Addio “Spagnolo”, è morto Roberto Vives
Con i suoi scatti ha raccontato Civitanova

LUTTO - Lo storico "paparazzo", come amava definirsi, si è spento all'ospedale di Macerata a 77 anni. Lascia la moglie Paola. Da qualche tempo soffriva di problemi di salute. Assieme a Ciro Lazzarini era un vero e proprio personaggio della città, sempre pronto ad immortalare situazioni e momenti topici. Il funerale venerdì alle 16,30 nella chiesa di San Carlo Borromeo a Fontespina

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Roberto Vives al Polisportivo durante un match della Civitanovese

di Laura Boccanera

Roberto Vives non c’è più. E’ morto questa mattina a 77 anni uno dei personaggi più caratteristici di Civitanova.

vives2-325x241Fotografo “paparazzo” come amava definirsi, ma è stato mille altre cose nella sua vita: artigiano, commerciante, bidello. E poi una volta sopraggiunta la pensione quella Nikon con il super obiettivo “lo cannone”, come diceva lui, è diventata una prolunga del proprio corpo.

Scattava a raffica, con la sua bici era ovunque: al porto, al mercato, fra le squadre sportive, agli eventi e spettacoli. Dove c’erano “vip” o non vip lui c’era. E con Ciro Lazzarini che lo ha preceduto qualche mese fa, si contendeva lo scatto più nitido, l’inquadratura migliore, il momento topico.

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Ciro Lazzarini e Roberto Vives

Una rivalità spietata tra i due, ma mai seria, più un gioco di ruoli che un vero antagonismo. Anzi erano profondamente amici. Tutti lo conoscevano, era un altro “momò” come spesso chiamava anche gli ex studenti che aveva incontrato fra i banchi quando aveva lavorato come bidello.

Deve il suo nome “Vives”, alle origini catalane: i suoi antenati infatti arrivarono a Civitanova da Barcellona per lavorare nella fabbrica di bottiglie diretta dal padre di Sibilla Aleramo e poi rimasero a Civitanova. Da qui il soprannome di “lo spagnolo” che lo ha accompagnato per tutta la vita.

lutto-roberto-vives-civitanova-FDM-4-325x217Aveva 77 anni, ma era giovane nell’animo, sempre pronto allo scherzo, alla battuta, all’apertura verso l’altro. Ha lavorato con tutti i giornali locali: col Messaggero prima, con Il Resto del Carlino poi ed è stato anche un collaboratore della nostra testata.

E a dirla tutta è merito suo se chi scrive oggi lavora a questo giornale, perché fu proprio lui a fare il mio nome al direttore presentandomi.

lutto-roberto-vives-civitanova-FDM-2-325x217Aveva lavorato fino a qualche anno fa, l’arrivo del Covid e le precauzioni dovute al contagio gli avevano fatto perdere quella voglia di uscire e incontrare gente, poi le sue condizioni di salute sono peggiorate, fino a ieri, quando è deceduto all’ospedale di Macerata.

Lascia l’amata moglie, Paola, con lui da sempre, fin da quando erano ragazzini e che fino all’ultimo lo ha circondato con il suo amore e la sua dedizione e lascia soprattutto un vuoto di storia e di amicizia in tutti quelli che lo hanno conosciuto e incontrato. Non è stato ancora fissato il funerale. La redazione di Cronache Maceratesi porge le più sentite condoglianze alla moglie.

La camera ardente aprirà domani mattina dalle 8 alle 20 nella casa del commiato San Marone dell’impresa funebre Lanzi a Civitanova e la salma sarà a disposizione di familiari ed amici anche venerdì dalle 8 alle 15.30. Il funerale si svolgerà venerdì alle 16,30 nella chiesa di San Carlo Borromeo a Fontespina. 

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Addio a Ciro Lazzarini, il fotografo di Civitanova

 



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