Il rendering della ciclabile
di Luca Patrassi
Perizia geologica, direzione dei lavori, censimento dei ponti ed infine lavori per risolvere un problema legato ad infiltrazioni di acqua sulla Terrazza dei Popoli. Una serie di determine che riguardano il fronte dei lavori pubblici a firma del dirigente dei Servizi tecnici del Comune, l’ingegnere Tristano Luchetti. Le ciclovie sono al centro di alcuni degli incarichi professionali appena assegnati.
«Manca la perizia geologica – osserva l’assessore comunale Paolo Renna -, poi saremo pronti ad approvare il progetto in giunta. I tempi sono quelli indicati nel cronoprogramma iniziale come mi confermano all’Ufficio tecnico e dunque entro la fine dell’anno aggiudicazione della gara di appalto ed avvio dei lavori». Il Cipess, il comitato interministeriale per la programmazione economica e per lo sviluppo sostenibile, nel 2021 aveva assegnato al comune di Macerata circa tre milioni di euro per la realizzazione di una rete di ciclovie, ora la determina che affida due incarichi professionali.
Un incarico è per l’indagine idrogeologica, l’altro per la progettazione strutturale e la direzione dei lavori degli attraversamenti dei corsi d’acqua interessati dal percorso ciclopedonale. L’attività di progettazione è stata assegnata all’ingegnere Claudio Petrelli di Ancona per un compenso lordo di circa 41mila euro mentre la perizia geologica e l’esecuzione delle prove sismiche sono state affidate al geologo Mirco Moreschi di Chiaravalle per un compenso lordo di 28mila euro.
La nuova Terrazza dei popoli
Poi è emerso un problema di infiltrazioni d’acqua alla Terrazza dei Popoli con riflessi sul sottostante parcheggio interrato in zona Giardini Diaz.
Nella motivazione della determina si evidenzia come la Terrazza dei popoli necessiti di «lavori aggiuntivi per ricercare le cause delle infiltrazioni d’acqua piovana nel sottostante parcheggio e riuscire a risolverli». Intanto sono state affidate opere per 19mila euro alla ditta Edil Europa di Macerata, al fine appunto di individuare l’origine delle infiltrazioni e porvi rimedio. La zona dei Giardini Diaz non è fortunatissima quanto a infiltrazioni e umidità: l’ultimo precedente è stato quello del celebre museo di Scienze Naturali nell’ex casa del custode che ha necessitato di ulteriori e costose opere dopo il “termine” dei lavori per via dell’umidità nel piano seminterrato. Infine c’è l’incarico da quattromila euro a una ditta milanese per il servizio di censimento di parte dei ponti e dei viadotti come richiesto dal Ministero per la valutazione della sicurezza.
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Dopo tanto parlare l’unica ciclabile degna di nota è quella realizzata attorno ai giardini Diaz. Per il resto solo fuffa. Ma siamo fiduciosi ed aspettiamo.