Il Consiglio comunale di Macerata
Il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani ha fissato per il prossimo dieci giugno la seduta dell’assise cittadina. Si torna dunque in aula, l’orario di inizio fissato per le 16. A destare una qualche perplessità è la visione dell’ordine del giorno: appena tre i punti in discussione. Ci sono il rinnovo di una convenzione, una mozione e un ordine del giorno. Nessuna traccia di una delibera di giunta secondo un andamento in vero legato anche al fatto che le leggi di riforma hanno tolto competenze ai Consigli aumentando le azioni che si possono definire con la firma del dirigente o con una delibera di giunta. Però delibere sembra in effetti un pochettino anomalo. L’ordine del giorno propone i seguenti argomenti: “rinnovo convenzione in forma associata del servizio di segreteria fra i Comune di Macerata e di Corridonia”, “mozione presentata dai consiglieri Cherubini e Spedaletti del Movimento 5 Stelle sulla segnaletica stradale” “ordine del giorno presentato dalla consigliera De Padova del gruppo misto in merito a valutazione del bilancio Apm e della gestione delle farmacie comunali”. Il Consiglio comunale ha anche un costo, diretto e indiretto: dal gettone dei consiglieri comunali al personale passando per la registrazione delle sedute e le spese di gestione. Legittimo fare le convocazioni che si ritengono più opportune ma è altrettanto legittimo far notare che il tutto appare paradossale.
(L. Pat.)
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