Da possibile candidata sindaca a “esautorata”:
«un percorso già avviato si è interrotto»

MONTE SAN GIUSTO - Gigliola Bordoni, la vicesindaca uscente, era il nome forte nel centrosinistra per la successione di Andrea Gentili fino al cambio della legge che gli ha concesso la possibilità del terzo mandato. «Sono stata contattata per creare una proposta alternativa, ma sarebbe stata una scelta dettata dalla delusione»

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Andrea Gentili, e Gigliola Bordoni, sindaco e vice di Monte San Giusto

di Marco Pagliariccio

Che la vice di Andrea Gentili, Gigliola Bordoni, fosse stata a lungo la candidata sindaca in pectore del centrosinistra lo si era vociferato a lungo. Almeno fino al varo della legge che, a livello nazionale, ha consentito ai sindaci uscenti dei Comuni con popolazione compresa tra 5 e 15mila abitanti di correre per il terzo mandato. Ora a confermarlo, pur senza dirlo esplicitamente, è la stessa Bordoni, che ha affidato ad un post su Facebook le sue riflessioni sulla scelta di non aver alcun ruolo nelle prossime elezioni comunali.

Riflessioni che lasciano poco spazio ai dubbi, pur senza fare nomi e senza indicare circostanze: è evidente, però, che il ritorno in pista di Gentili e il conseguente accantonamento di Bordoni sia all’origine dello “strappo”. «Ho meditato a lungo se condividere pubblicamente alcune riflessioni – scrive la vicesindaca – avrei preferito il silenzio, come ho fatto in questi giorni, perché credo convintamente che i fatti valgano più di mille parole. Ma in risposta alle tante persone che mi stanno contattando, dopo aver notato la mia assenza per l’imminente tornata elettorale e per fare chiarezza sulle inevitabili voci, ho scritto queste poche righe. Parto dalla notizia: ho scelto di non ricandidarmi al consiglio comunale. L’ho scelto io, in coscienza. Ed è una scelta sicuramente sofferta, ma ponderata. Sono venuti meno alcuni presupposti fondamentali che, a mio giudizio, dovrebbero essere alla base di qualsiasi progetto, politico e non, che coinvolga un gruppo, una comunità, delle persone che condividono obiettivi comuni. Un presupposto, in particolare, è mancato: la fiducia. Cosí un percorso già avviato si è interrotto».

bordoni-gigliolaChiaro riferimento quest’ultimo al cambio di direzione interno alla lista Cittadini sempre, quella a guida Gentili. Un cambio che sembrerebbe essere stato anche doloroso, se degli amministratori uscenti soltanto due (gli assessori Mauro Spinelli e Simona Scopetta) sono nella lista che sostiene il vicesegretario provinciale del Pd e se, come svela essa stessa, Bordoni avrebbe anche pensato a formare una sua lista alternativa sia a Gentili che a Elena Pompei. «Sono stata contattata e sollecitata da più parti nel creare insieme una proposta alternativa – conferma la vicesindaca uscente – li ringrazio, ma alla scelta di tornare in campo che, in questo periodo, sarebbe stata dettata da una delusione, ho preferito un passo di lato. Sarebbe stata una scelta eticamente e moralmente lontana da me. Lontana da quello che ho sempre cercato di trasmettere alle mie figlie. Questo è stato il momento giusto per dimostrarlo loro con i fatti. La coerenza, la parola data, gli impegni presi debbono avere un valore. Non possiamo trasmettere altro ai nostri figli, se vogliamo davvero ambire a costruire loro un futuro migliore. Ringrazio le cittadine e i cittadini che, cinque anni fa, esprimendo la loro preferenza, mi hanno permesso di vivere questa bellissima esperienza amministrativa. Li ringrazio con ancora più forza oggi per il sostegno e la vicinanza che mi stanno dimostrando. Per me è stata un’avventura indimenticabile, che mi ha arricchita enormemente. Ritengo di essere una donna diversa rispetto al 2019. Più consapevole, più forte, con qualche competenza in più. Ma sicuramente più ricca delle amicizie, delle conoscenze, dei tanti contatti che ci sono stati, grazie ad una cittadinanza bella, generosa, solidale e capace di mostrare i propri sentimenti con costanti attestazioni di stima ed affetto. Nella vita sono abituata a guardare a ciò che mi è stato dato, quasi mai a ciò che mi è stato tolto. In quest’esperienza amministrativa, il piatto della bilancia pende nettamente sul quanto porto via, su quanto ho imparato. Per questo intendo ringraziare tutti i dipendenti dell’ente, i consiglieri di minoranza e maggioranza, i colleghi di giunta. Senza dimenticare nessuno».

Tra i “colleghi di giunta” chiaro che formalmente figuri anche il sindaco Andrea Gentili. Ma non nominarlo contribuisce a dare il senso di quella spaccatura consumatasi nei mesi scorsi. «Un pensiero finale, non certo per importanza, lo rivolgo alla mia famiglia, che mi ha permesso di vivere appieno il mandato da vicesindaca, stimolandomi nel fare meglio, supportandomi nelle difficoltà e gioendo ai successi conseguiti. Buono voto, Monte San Giusto. Ad entrambi gli schieramenti e a tutti i candidati, un grande in bocca al lupo. A chiunque vincerà: il paese merita il meglio».

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