L’ ex assessore Manola Gironacci
di Laura Boccanera
Revoca bis delle deleghe all’assessore Manola Gironacci, il giudice respinge l’istanza per la presentazione di nuove prove da parte dell’ex assessore al Turismo. Con un decreto il giudice del Tar Marche ha respinto l’istanza con cui Gironacci aveva richiesto di depositare alla segreteria del Tar un supporto “Usb” contenente file audio a sostegno dei motivi di ricorso.
Il procedimento si incanala nel ricorso bis presentato dall’ex assessore al Turismo cacciata dalla giunta per la seconda volta dopo che il Tar si era espresso in merito al primo ricorso, dando ragione a Gironacci e ravvisando un difetto di motivazione rispetto alla decisione di cacciare dalla giunta la commerciante civitanovese all’indomani di una foto con i vertici della Lega. Il sindaco Fabrizio Ciarapica aveva infatti detto che l’iscrizione nella Lega di Gironacci cambiava gli equilibri e i rapporti di fiducia, ma in realtà Gironacci non ha mai sottoscritto l’iscrizione con tesseramento alla Lega e pertanto il Tar ha accolto il ricorso predisponendo il reintegro in giunta. Rientro che è durato pochi giorni e la contromossa dell’amministrazione da un lato ha percorso il canale legale attraverso il ricorso alla sentenza ad un ulteriore grado di giudizio, dall’altro ha revocato nuovamente le deleghe al suo assessore scomodo. Da qui il secondo ricorso di Gironacci che pochi giorni fa ha fatto richiesta al tribunale per depositare ulteriore materiale considerato utile alle indagini. Si tratta di un supporto Usb che conterrebbe dei file audio. Richiesta che però per questioni “tecniche” è stata respinta perché, dice il Tar «rispetto ai “file audio” di cui si è chiesta l’autorizzazione al deposito non ne risulta circostanziato il contenuto onde enuclearne l’astratta riconducibilità ad uno degli istituti previsti dall’ordinamento quale mezzo di prova, anche tenuto conto della necessità di assicurare la salvaguardia della riservatezza dei terzi eventualmente interessati».
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Contengono qualcosa che spieghi meglio questa situazione i file audio? Se si che se ne faccia conoscere il contenuto a chi dovrà già pagare le vecchie spese a cui magari se ne potranno aggiungere di nuove. Comunque credo che al di la dei tribunali, sarebbero i cittadini che vi hanno votato a sapere che cos’ ha così turbato l’acculturato per delega civitanovese. Dalla precedente cacciata dell’altra non se mai saputo un granché se non che poi ad un certo punto anche lei stava con la Lega così come c’era andato Ciarapica e con tutte le scarpe quando supportato da Salvini voleva diventare governatore e la ripudiata consigliere. La Lega ha contato qualcosa solo quando Ciarapica lasciando il vecchio partito divenne un padano di quelli che gli fumano, poi deluso, affranto ma mai domo, con Sacchi di Macerata come massimo sacerdote passò a Forza Italia, partito che oggi guida il paesotto senza che nessuno l’abbia votato. C’è di bello che come a Roma, tutti gli effe più la oramai leghetta salviniana ( finché gli dura ) stanno assieme solo per comodità. Spero che alle prossime europee, la Meloni diventi il Faro d’Europa a cui tutti chiederanno luce meno gli sperduti e chi li cercherebbe poi, Tajani il Moderatore e Salvini L’Unto non dal Signore ma dai grassi che sovente gli scolano dalle portate che trangugia alle sagre e che gli si accumulano sulla barba. Tajani detto anche mezza poltrona perché la divide con la buonanima e proprio stamattina l’ho sentito dire che riprendeva il vecchio discorso tanto caro al suo predecessore della pensione minima a 1000 euro. Poi perché predecessore, Lui rimane e da il nome al Leader e pure televisioni e forse qualche aiuto, magari morale
che sempre dalla stessa radice arrivano.
Basta!
Mi sono trasferito da poco a Civitanova e, non conoscendo ancora a fondo le dinamiche della situazione locale, non mi sento adeguato a esprimere un giudizio definitivo. Tuttavia, ritengo che la politica dovrebbe sempre essere al servizio del cittadino, fungendo da catalizzatore per nuove idee e progetti innovativi. È fondamentale che si concentri meno sulla ricerca del potere e della visibilità personale, e più sull’interesse collettivo e sul miglioramento della comunità