Da sinistra: Denis Cingolani, Maurizio Tritarelli e Marcello Catena
di Monia Orazi
Sostegno alle imprese, collaborazione con gli altri Comuni, semplificazione burocratica e un appello ad elettori ed imprenditori: sono stati questi i punti toccati nel confronto pubblico tra i candidati sindaci di Matelica, Marcello Catena 66 anni per Scegliamo Matelica, sostenuta da Pd, M5S e Italia Viva e Denis Cingolani, 38 anni per Matelica il futuro è adesso, sostenuta da tutti i partiti di centrodestra organizzato ieri pomeriggio dalla Cna a Matelica, nella sede della fondazione Il Vallato.
Un confronto senza pubblico ripreso solo dalle telecamere tv, alla presenza dei soli giornalisti, moderato dal presidente Cna Macerata Maurizio Tritarelli. Per iniziare Tritarelli ha evidenziato come Matelica abbia perso il 9 per cento delle imprese esistenti, tra il 2019 ed il 2024, scese da 995 alle attuali 890. Il calo più accentuato del 15 per cento si registra nel settore dell’agricoltura, che a Matelica è quello che conta più partite Iva, ben 244, quasi una su quattro in città è un’impresa agricola. Vistoso anche il meno 16,8 per cento di imprese manifatturiere, -11,8 per cento nel settore del commercio. Matelica secondo le statistiche elaborate dal centro studi Cna è anche la seconda città della provincia per tasso di natalità più basso del 7,1 per cento, l’ottavo comune della provincia per la percentuale di cittadini stranieri più bassa pari al 7 per cento, il decimo comune della provincia per il reddito medio pro-capite di 20mila 143 euro a testa.
Ad iniziare con l’appello agli elettori è stato Marcello Catena: «Quello che non è stato fatto di buono i cittadini lo vedono da soli. Matelica risponde ai numeri che avete dato prima. Si registra un calo della popolazione, c’è un calo delle imprese, c’è una crisi. Qualcuno dice che bisogna rassegnarsi perché la strada ormai è questa. Io non credo che la strada sia questa, credo che si possa ancora fare molto. Noi abbiamo messo insieme un gruppo di persone, con competenze sia amministrative che sociali e con un’importante preparazione. Abbiamo tutti quanti un sogno, quello di vedere la Matelica di qualche anno fa, che sia una città viva, una città che ritorni ad essere quello che era in passato, un punto di attrazione. Matelica è vissuta per tanti anni appoggiata alle industrie fabrianesi. Con la crisi dell’elettrodomestico sono andate in crisi anche le famiglie che vi lavoravano. Dobbiamo dare nuove possibilità di lavoro, nel nostro programma abbiamo puntato molto sullo sviluppo turistico, che guarda ad esempio all’enogastronomia, a nicchie di cultura, al territorio e noi sotto questo punto di vista, non siamo secondi a nessuno. Se riusciamo a creare il brand Matelica, creare un pacchetto turistico e promuoverlo sicuramente le possibilità di sviluppare la città sotto l’aspetto turistico non sono poche, e questo porterebbe allora anche a nuovi posti di lavoro. Pubblicizzando il brand Matelica andremo a pubblicizzare anche le attività dei nostri produttori, parliamo del Verdicchio, il prodotto per eccellenza, l’amministrazione comunale non può lasciare da soli i produttori».
Ecco l’appello di Denis Cingolani: «Sono nato, vivo e lavoro a Matelica da sempre, quindi per la nostra città voglio il meglio. Abbiamo fatto un lavoro importante in questi cinque anni, nonostante le tante difficoltà, la pandemia non ha arrestato i nostri progetti, ma ha fatto sì che siano stati traslati nel tempo. Oggi Matelica quindi ha deciso di fare un ulteriore passo avanti, perché ci sono tante opportunità da sfruttare, anche con il Pnrr. Abbiamo preso degli impegni importanti, abbiamo reperito fondi per la progettazione e la costruzione di nuovi edifici scolastici e questo comunque ha comportato un lavoro molto importante. Queste opere stanno prendendo vita, non le vediamo ancora. Non siamo nell’amministrazione del taglio dei nastri e questo comunque non deve essere visto come un neo, ma bensì come una speranza per il futuro. Abbiamo iniziato ben cinque anni fa sotto la guida del nostro sindaco Massimo Baldini, vogliamo quindi portare avanti anche quel processo di pacificazione cittadina che abbiamo iniziato. Credo che questi risultati in parte sono ben visibili, in altra parte dovranno essere visualizzati più avanti. Nella nostra lista ci sono persone tutte preparate specificatamente per un settore. Il nostro motto è un passo avanti per la città e il futuro è adesso, abbiamo anche una filiera molto importante tra Comune, Provincia, Regione, Stato centrale che ci ha permesso in questi anni di poter garantire anche una sicurezza amministrativa e dare quindi delle risposte rispetto alle città limitrofe. Il Verdicchio il nostro oro verde, dobbiamo sostenere tutte le aziende, anche industriali o di servizi, che devono vedere nell’amministrazione comunale una figura amica».
Ecco le proposte di Denis Cingolani per il sostegno alle imprese: «Noi abbiamo cercato comunque di dare valore a queste attività, perché in Matelica da sempre è stato un centro molto attivo, in particolar modo per l’artigianato ma anche per la piccola e media impresa in generale. Ha una storicità, comunque sia una tradizione, anche se negli anni ci sono stati dei forti cambiamenti. Matelica è una realtà comunque che è composta da diversi settori, partendo dall’agricoltura che conta 244 imprese, a cui si vuole dare un segnale importante per poter sviluppare il nostro territorio e poter dare quello slancio che comunque serve alle diverse aziende, alle diverse realtà. Vogliamo quindi dare sostegno potendo contare anche sulla creazione di un hub tecnologico, mettendo così a disposizione un centro di risorse e servizi per delle start-up, per le comunità e per le piccole imprese che potranno aver bisogno appunto di questo servizio inoltre. Vogliamo portare avanti i corsi di formazione già attuati per gli operatori, in particolare del settore vitivinicolo. In ultimo, ma non per importanza, vogliamo creare uno spazio di coworking dove poter far confluire le diverse professionalità e metterle comunque al servizio della comunità».
Così Marcello Catena intende il sostegno alle imprese: «I numeri che ha detto Tritarelli sono abbastanza tragici, soprattutto se pensiamo che Matelica, che punta molto sull’agricoltura, negli ultimi anni registra un’alta percentuale di aziende agricole che hanno chiuso. Nel nostro programma vogliamo, tra le varie cose, cercare di rivitalizzare la città, partendo dal centro storico e questo vogliamo farlo anche investendo sull’artigianato. Stiamo cercando di fare una mappa di comunità, cioè uno studio del territorio, andare a individuare zone e luoghi, in modo da poter dare dei contributi per far riaprire botteghe storiche. Questo potrebbe anche essere questo un punto di attrazione turistica. Prevista anche per i commercianti che vorranno aprire nuove attività, incentivi e detassazione, faremo un regolamento ad hoc. Vogliamo contattare i proprietari dei locali vuoti, per poter avere dei canoni di locazione ribassati. Vorremmo istituire lo sportello “apri-bottega”, che possa diventare un punto di riferimento per artigiani e commercianti ed aiutarli a districarsi nelle varie pratiche ed istituire una nuova consulta per lo sviluppo economico, coinvolgendo tutte le categorie, per condividere nuove strategie per far crescere le imprese della città».
Entrambi i candidati hanno espresso le loro idee a favore della semplificazione amministrativa e della digitalizzazione, sulla collaborazione tra enti entrambi hanno toccato il tema della sanità, del turismo e mostrato apprezzamento per il progetto della Sinclinale Camerte, che candida il territorio tra Camerino e Fabriano, Matelica compresa, a patrimonio Unesco.
Centrodestra con Denis Cingolani, centrosinistra con Marcello Catena. A Matelica un grande classico
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