di Marco Pagliariccio (foto Federico De Marco)
I nuvoloni neri hanno minacciato pioggia, ma alla fine hanno risparmiato il transito della carovana del Giro d’Italia nel Maceratese. E proprio a Civitanova la 12esima tappa della Corsa rosa, con partenza da Martinsicuro e arrivo a Fano, ha iniziato ad accendersi.
Uno degli striscioni esposti dai balneari sul lungomare
Valicato il ponte sul Chienti lungo la statale Adriatica intorno alle 13,30 e imboccato il lungomare (punteggiato dai cartelloni di protesta dei balneari dell’Abc contro la Bolkestein) sotto gli occhi attenti e festanti di tantissimi appassionati, la gara si è accesa quando la strada ha iniziato a tirare all’insù, salendo verso Civitanova Alta. Su queste rampe ad accendere la miccia è stato uno dei più attesi, l’ex campione del mondo e vincitore della Milano-Sanremo Julien Alaphilippe, che su percorsi ondulati come quello di oggi va a nozze. Il francese ha tirato via con sé molti altri corridori sulle colline tra Montecosaro e Morrovalle, mandando il gruppo in frantumi. Il francese della Soudal-Quickstep ha portato con sé il “nostro” Mirco Maestri del Team Polti Kometa e i due, dopo aver superato Montelupone (dove ad attenderli c’erano una ventina di trattori del Comitato agricoltori maceratesi che protestano da mesi contro le politiche europee e nazionali), hanno scalato le rampe che portano a Recanati, dove era posizionato uno sprint intermedio che però era di fatto un gran premio della montagna mascherato. Traguardo volante che ha regalato alla storia firme decisamente importanti: Maestri primo a transitare sotto lo striscione, Alaphilippe subito dietro e podio completato dal già vincitore del Giro Nairo Quintana, con il nostro Filippo Ganna in settima posizione. Molto tranquillo con gli altri uomini di classifica l’attesissimo Tadej Pogacar, che ha sfilato in maglia rosa davanti ai tanti tifosi che lungo le strade invocavano il suo nome.
La protesta dei trattori lungo le strade di Montelupone
Un’oretta, minuto più minuto meno, per i corridori della seconda manifestazione ciclistica più importante al mondo (dietro al Tour de France) sulle strade della nostra provincia, portando le immagini dei verdi colli di casa nostra nelle case di tutto il mondo. Una bella cartolina, in attesa di ritrovare una partenza o un arrivo di tappa che mancano da un decennio: nel primo caso dal 2015, quando la decima tappa partì da Civitanova per arrivare a Forlì con un Alberto Contador in maglia rosa e Nicola Boem a vincere la tappa; nel secondo addirittura dal 2010, quando sul traguardo di Porto Recanati trionfò Filippo Pozzato.
Tadej Pogacar, due volte vincitore del Tour, nei pressi di Recanati
Civitanova
Il gruppo sul lungomare sud di Civitanova
Morrovalle
Recanati
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Ma vogliamo parlare del fatto che una volta presa l A 14 a Porto Sant Elpindio la prima uscita utile in direzione sud era quella di Grottamare? Pedaso e San Giorgio chiuse senza nessuna indicazione all ingresso o a conoscenza delle forze dell ordine
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…Italia…che giro!!! gv
Capisco la protesta degli agricoltori ma dei balneari no, scrivete quanto pagano per le concessioni questi signori.