La chiesa di Santa Maria dei Servi a Camerino
Lavori in corso in due importanti cantieri legati alla ricostruzione post sisma a Camerino e Ripe San Ginesio.
Cantiere già partito alla chiesa di Santa Maria dei Servi, posta lungo la provinciale che da Camerino prosegue in direzione Muccia. Si tratta di un intervento che ha un importo totale di 465mila euro, di cui l’Ufficio speciale ricostruzione ha appena liquidato la somma di 125.515 euro a favore del soggetto attuatore, vale a dire l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino. L’intervento consiste nel ripristino e nel consolidamento dell’edificio, la cui costruzione risale ai primi anni del 17° secolo; a testimonianza ci sono le incisioni della pietra posta sul portale in legno interno che richiama il 1616, mentre la consacrazione è datata 1620. Il terremoto ha provocato danni e lesioni diffuse tanto che i lavori si stanno concentrando in particolare su murature, coperture e volte. Il complesso venne officiato dall’ordine dei Servi di Maria, nel periodo tra il 1616 ed il 1652, collegato al convento ma con poche unità di frati. Ecco perché rientrò tra quelli soppressi nel proprio nel 1652 dopo la promulgazione della bolla “Instaurandae” emanata da Papa Innocenzo X, con la quale si decretava la chiusura di tutti quei piccoli conventi che non superavano le sei unità di religiosi.
Si lavora anche all’Archivio storico di viale della Resistenza, a Ripe di San Ginesio. Si tratta di un intervento per cui l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena liquidato 459mila euro al soggetto attuatore (il Comune), a fronte di un contributo totale di 1.815.000 euro. Al termine dei lavori, che sono stati preceduti dalla demolizione della vecchia struttura (pesantemente danneggiata dal terremoto del 2016/2017), la comunità ritroverà uno spazio polifunzionale, sismicamente efficiente, privo di barriere architettoniche, facilmente raggiungibile ed ottimizzato. Vi troveranno posto l’archivio storico, il deposito comunale ed una sede per le associazioni. Tre le azioni in programma c’è anche l’abbattimento delle barriere architettoniche per favorire l’accessibilità dei diversamente abili, con un blocco servizi posto al centro del fabbricato e una rampa esterna. All’esterno verranno realizzati percorsi carrabili ed altri pedonali, aree di parcheggio e spazi verdi con la piantumazione di specie autoctone.
Il commissario sisma Guido Castelli ha anche disposto il trasferimento del 60% delle risorse previste a favore di tre diocesi delle Marche. Le risorse assegnate, pari a circa 2 milioni di euro, sono programmate dall’Ordinanza 105 per la semplificazione della ricostruzione degli edifici di culto e sono destinate alla ricostruzione e al miglioramento sismico di diverse chiese nelle diocesi di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto e nell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche. Per l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, sono stati trasferiti 777mila euro (su 1,3 milioni totali) per l’intervento alla chiesa di Santa Barbara a Castelraimondo.
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