di Gabriele Censi
Arriva la bella stagione e il tempo della “prova costume”, quindi il tema del dimagrimento. Non è un tema solo estetico ma di salute. La Jea, azienda che produce integratori per il benessere, è impegnata costantemente nella divugazione scientifica ed ha affrontato l’argomento in un convegno (“Gestione del sistema digerente nella sindrome metabolica”) venerdì scorso a Porto Sant’Elpidio, introdotto dalla titolare Jane Virgili:
«Noi siamo sempre estremamente attivi nell’ambito dell’informazione. Ci teniamo a farla sempre a Porto Sant’Elpidio, dove ha avuto origine questa azienda e comunque nelle Marche. Abbiamo avuto due relatori, veramente di eccellenza. Il gastroenterologo Gabriele Prinzi, che è estremamente conosciuto come divulgatore e la nutrizionista Edi Virgili. Parliamo di dimagrimento. Noi siamo sicuramente attivi su queste tematiche. Abbiamo due prodotti, lo Slimmy e il Dreny, che non sono la pillola magica per dimagrire, perchè la pillola magica non esiste, ma dei prodotti che però possono dare un valido aiuto. Lo Slimmy aiuta molto per quello che è il metabolismo proprio dei grassi. E invece il Dreny è un drenante che aiuta moltissimo per quelle che sono le problematiche legate alla cellulite, al microcircolo venoso, agli edemi».
Sala Gigli piena di addetti ai lavori della salute per il convegno, la prima relazione a cura della nutrizionista Edy Virgili: «Parliamo di dimagrimento, ma in realtà parliamo un po’ più di quella che è la necessità di dimagrire per motivi di salute. Quindi ovvio dobbiamo spogliarci, quindi dobbiamo essere belli e dobbiamo dimagrire anche per questo. Però diciamo che la cosa fondamentale è cercare di essere normopeso, perché questo poi ci permette di avere un grosso vantaggio dal punto di vista clinico.Tutte le malattie affondano le loro radici proprio nell’eccesso di massa grassa, soprattutto in zona addominale. Quindi parleremo di sindrome metabolica, che non è una patologia, ma un insieme di patologie, che costituiscono appunto questa sindrome, che è definita epidemica al livello globale. La dieta è sicuramente la base, poi l’attività sportiva e ovviamente possiamo assolutamente aiutarci con dei fitoterapici, con degli integratori, ovviamente di buona qualità e con il consiglio, con la supervisione del medico di base o dei professionisti sanitari che conoscano appunto le piante e le sappiano utilizzare con sapienza».
Alla relazione di Edy Virgili ha seguito l’intervento di Gabriele Prinzi, medico gastroenteologo con esperienza di medicina d’urgenza e un passaggio nel campo della prevenzione con un approccio più olistico: «Sulla piante c’è una letteratura vecchia di secoli, se noi intratteniamo il paziente, mentre lo rimettiamo nelle condizioni in cui il suo corpo si autoripara, siamo apposto. La sindrome dell’intestino irritabile è una manifestazione di un problema più profondo che si chiama cibo, e può spiegare anche le placche sclerotiche ed è indipendente dal colesterolo. Quindi dall’apparato digerente andiamo a combattere una buona parte della mortalità per malattie cardiovascolari».
(Servizio promoredazionale)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati