Da sinistra: Mirko Carloni, Anna Menghi e Giorgia Latini
di Luca Patrassi
La consigliera regionale della Lega ed ex sindaca di Macerata Anna Menghi ha presentato questa mattina, nella sede cittadina del partito in via Roma, motivazioni e contenuti della sua candidatura alle prossime elezioni europee.
Anna Menghi
Al suo fianco c’erano l’altro candidato marchigiano dei salviniani alle Europee, il deputato Mirco Carloni, e la segretaria regionale del partito Giorgia Latini. In sala schierati i vertici locali e regionali della Lega: tra gli altri il vicepresidente della Regione Filippo Saltamartini, i consiglieri regionali Renzo Marinelli e Mirko Bilò, il segretario provinciale Luca Buldorini e quello del capoluogo Aldo Alessandrini, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, gli assessori e i consiglieri comunali sempre della Lega.
Ad aprire l’incontro Giorgia Latini: «Quella di Mirco Carloni e di Anna Menghi sono candidature che possono incidere sul territorio e con competenze diverse, un grande valore aggiunto visto che sono spendibili sul fronte delle capacità tecniche e politiche. Li ringrazio per essersi messi in gioco e per portare un buonissimo risultato alla Lega che, secondo gli ultimi sondaggi, è di nuovo in crescita anche per candidature come quella del generale Vannacci che porta avanti i nostri caratteri identitari. Le diversità sono una ricchezza ma siamo contro l’omologazione: sarà un mese intenso e impegnativo ma i risultati li otterremo grazie all’impegno e alla determinazione messi in campo».
Il segretario provinciale della Lega Luca Buldorini
Riferimenti tecnici e politici nell’analisi di Mirco Carloni: «La classe dirigente della Lega è la forza della Lega che non si nasconde dietro una leadership ma ha tante persone capaci di governare, il partito sta crescendo tanto nei territori. Il mio contributo è di riuscire a stimolare il nostro tessuto sociale ed economico, vorrei rappresentare la nostra realtà in Europa, riuscire a non standardizzare i processi produttivi che è la cosa più drammatica che sta uscendo fuori ora dall’Europa. Danno incentivi per i trattori solo se elettrici salvo poi scoprire che in Europa non se ne producono ma solo in Cina, l’ossessione per far decidere chi non ha mai visto un campo come far riposare i terreni quando da noi c’è una tradizione plurisecolare, chiedono determinate regole per i frantoi salvo poi scoprire che l’unico produttore è in Corea, una deriva ambientalista pericolosa. In nome della sostenibilità favoriamo territori del mondo dove non c’è nessun rispetto dell’ambiente e dei diritti umani».
L’attacco politico: «Questa Europa non ha detto una parola alla Bce per far abbassare i tassi di interesse, nulla di chiaro sui conflitti in corso, assurda la normativa sulle case green. Votare Lega non è come votare gli altri partiti, non c’è la stessa chiarezza. L’unico leader in Italia che ha già detto che non sosterrà mai una coalizione come quella guidata ora da Ursula von der Leyen è Matteo Salvini».
Il microfono passa alla candidata maceratese alle prossime Europee Anna Menghi che ricorda le motivazioni del suo impegno con “la Lega degli inizi”, che ha la voce rotta dall’emozione quando ringrazia la famiglia, la parte presente e quella che non lo è più. «Esperienza e determinazione di una vita è uno slogan che racchiude il senso del mio impegno. Nel 2015 la Lega mi ha accolto e raccolto il mio passato con un occhio rivolto al futuro, la Lega è un grande partito di popolo che ha saputo mettere insieme tutti i ceti produttivi. Se non sosteniamo le attività economiche non andiamo da nessuna parte, io sono orgogliosamente rappresentante di quello che i benpensanti considerano l’altro popolo, quello degli ultimi, dei disabili. Se non creiamo ricchezza facciamo solo assistenzialismo, non riusciamo a far emergere i talenti di ogni persona, la diversità è crescita e arricchimento».
Prosegue la riflessione di Anna Menghi: «Questa sfida l’ho accettata per contaminare l’azione politica con un grande senso di umanità, confronto, la politica intesa come servizio. Diceva Pericle che “quando un cittadino si distingue, allora sarà chiamato a servire lo Stato non come un privilegio e la povertà non sarà un impedimento”. Oggi mi è stata data l’occasione per mettermi in campo, dare voce con Mirko Carloni alle Marche sulla scena europea, siamo chiamati a diffondere il modello marchigiano di buon governo. Un’Europa che guarda a uno sviluppo armonico (la consigliera cita anche l’ex presidente della Provincia Luigi Sileoni e la sua intuizione di Macerata come Terra delle armonie, ndr) e si pone come obiettivo il benessere dei cittadini. L’idea è di cogliere questa occasione europea per esportare il buon lavoro che stiamo facendo con il governo regionale, per esportare i valori sociali e produttivi delle Marche, la naturalizzazione si fa con lo sviluppo armonico del territorio, non con le follie green ora in voga in Europa». Il messaggio conclusivo: La felicità è il frutto della libertà, la libertà è il frutto del valore. In questa prima fase della campagna elettorale sono molto incoraggiata dal fatto che la mia presenza, la mia storia, sia un segno di speranza, la possibilità di guardare avanti. Abbiamo un grande dovere di testimonianza verso i giovani, vogliamo un’Europa di pace, non dobbiamo perdere la speranza».
Non si finisce mai di conoscere gli esseri umani ,se ancora conservano doti di rispetto ed umanità, doti che dovrebbero essere DNA di chiunque pensi di rappresentare qualche cittadino anche pochi ,spererei nessuno per voi. Tanto ho immaginato ma mai che ti saresti proposta come agente rappresentante della ditta: SALVINI & C. Disertare le urne o non votare partiti che come programmi preparano l'economia di guerra tutto il resto solite chiacchiere continuate a vendere merce pagata ma che non consegnerete mai . Il non voto è l'unico diritto che ci é dato ,non come semplice astensione ma. "SCELTA POLITICA " La Costutuzione va incontro a chi ancora pensa che debba essere rispettata
Ormai siamo alle comiche
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Siamo messi bene se esportiamo il ” MODELLO MARCHIGIANO “…eravamo orgogliosi di essere Marchigiani ma una che si candida con il “GENERALE” e quello che ha rappresentato LEI prima non so quando sia credibile…vorrà dire che la maggioranza del non voto avanzeranno ancora dal 50,02% si arriverà intorno al 60,00% ….
“Siamo contro l’omologazione”. E’ un modo di parlare aulico, ma anche oscuro. Che vor’ di’? Di certo non si parla degli speed check.
L’esperienza m’insegna: che l’elettore di buon senso dovrebbe porsi la domanda se conosce la Costituzione Italiana perché solo così si può essere elettori liberi e capire chi sono i canditati degni del proprio voto . Altrimenti, potrebbe darsi la zappa sui piedi da solo.
quando ascenderò al potere i politici tutti saranno sostituiti da costosissime macchine dall’intelligenza artificiale, non saranno pagate mensilmente ne avranno la scorta o il 5,625% di tasso d’interesse sui conti personali, non avranno bisogno ne di portaborse, auto blu ne di vitalizi, non mangeranno al ristorante stellato a spese del contribuente. Sopratutto gli sarà VIETATO PROMETTERE.
Basta armare Kiev per fare sopravvivere il piccolo Comico di Kiev e mettere la spina nel fianco della Russia, facendoci perdere quattrini e occupazione, dato che la Russia di dava gas e commercio. Oltre a ciò si continua a giudicare un Generale che dice ciò che molti Italiani vogliono sentir dire per una società libera dalle demagogie ideologiche… Vedo Mirko Carloni che è una testa di ponte valida in Europa… Anna Menghi è di casa… Mi sembra che dicono “basta armi a Kiev” e “difendiamo la famiglia e il diritto dei genitori di educare i propri figli, oltre a salvare dall’estinzione la nostra società aiutando le donne a fare sopravvivere i propri figli, non costringendole all’aborto…”
Dall’altra parte della barricata si parla solo del diritto di fare ciò che ci piace fare e di antifascismo, ossia della foglia di fico che se la mettono avanti alle vergogne, dato che non hanno più niente di Sinistra da proporre. Quindi, che fare?
Ho letto che probabilmente nessun marchigiano andrà al Parlamento Europeo. Purtroppo qualcun altro ci andrà, ognuno a rappresentare il nulla del partito a cui appartiene fatto salvo di qualche soggetto che se vale qualcosa come politico, forse era più utile in Italia. Da una sinistra che non esiste più da un bel pezzo e che qualcuno usa ipocritamente dichiarandosi del Pd che è tutt’altra cosa, dai leghisti di cui l’Europa farebbe volentieri a meno, anche per motivi , diciamo culturali, con un Vannacci a cui chissà quanti gavettoni gli faranno e salviniani oramai sulla via dell’estinzione grazie all’arma dell’intelligenza del leader che ogni giorno non dimentica di dire la sua salviniata che come un’arma a ripetizione stende nel ridicolo un bel po’ di vittime. Per fortuna c’è FdI a rappresentare l’italiano minimo, i medi o più, ben lontani si terranno da queste elezioni. Di Forza Italia non so di che cosa si parla oltre a decenni di presenza alla ricerca di motivi esistenziali all’inutile ricerca di un appiglio che li spiegasse. Naturalmente non manca il personaggio che dopo aver letteralmente fatto schifo da noi proverà forse, anche perché potrebbe essere per lui controproducente economicamente ma è sorretto da una risicatissima squadra di votanti, i quali più di una catena alle caviglie e un piccone, sorvegliati a vista con la speranza che tentano la fuga non meritano. Se ho dimenticato qualcuno non fa niente e come disse lo storico o lo stalliere: “Abbiamo fatto l?Europa e adesso che o chi facciamo?” Chiudo ricordando che il pudore, almeno in chi mi pare di aver capito vittima di handicap, difensore di chi è altrettanto colpito da svantaggio psicofisico, dovrebbe averne un po’ invece di cercare un posto che spero non avrà mai perché non meritevole anche perché fa squadra addirittura con chi avversa coloro che si trovano in condizione tale che invece di cercare di aiutare e con qualsiasi mezzo, economico, psicologico ecc. vorrebbe isolare con risultati non certo difficili da capire. Ps: visto che ci sono, le autorità, non so quali e nemmeno se sono interessate, dovrebbero comunque controllare associazioni che sì si occupano di soggetti da seguire ma che spesso lo fanno meramente per guadagnarci. Un po’ come fanno certe comunità terapeutiche per tossicodipendenti.
Vogliono esportare il modello marchigiano in Europa in pratica vogliono peggiorare ulteriormente le politiche europee.
Sentir dire da un consigliere regionale lautamente ricompensato (dispiace buttarla sempre sul danè ma il linguaggio di questa politica, parla solo ed esclusivamente di denaro), facente parte integrante di un partito nato sull’ideologia dell’egoismo e del disprezzo per l’altro, che “io sono orgogliosamente rappresentante di quello che i benpensanti (chi, il generale?) considerano l’altro popolo, quello degli ultimi, dei disabili”, francamente suona ridicolo e ipocrita. Lasci stare gli ultimi a cui non appartiene, perchè la politica non conosce gli ultimi, anzi li disprezza e li ghettizza. Un consiglio per provare a “comprendere” da un punto di vista diverso, questo fantastico mondo degli ultimi, “Negri, froci, giudei & co. L’eterna guerra contro l’altro” di Gian Antonio Stella. Buona lettura!
Certo con una cassa integrazione che nelle Marche è incrementata più che nel resto del Paese, con una sanità regionale allo stremo ci penserei un’attimo prima di esportare questo modello.
Ostriche e champagne…