Il rifugio di Cupi guarda al turismo
con un restyling da due milioni

VISSO - Approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per far tornare agibile la struttura. L'intenzione è di aumentare la capacità e ricettiva. Il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli: «Si inserisce nell’ottica di ripresa e sviluppo del turismo naturalistico ed escursionistico nell’area del Parco dei Sibillini»

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Guido Castelli

Più servizi per accoglienza, ristorante e camere ai piani superiori: è il progetto per il rifugio di Cupi di Visso che ha ricevuto l’ok, per la fattibilità tecnico-economica, dalla Conferenza Regionale. L’importo dell’intervento per cui l’Ufficio speciale ricostruzione riveste il ruolo di soggetto attuatore, è di 2 milioni di euro circa. «Quanto accadrà a Cupi si inserisce nell’ottica di ripresa e sviluppo del turismo naturalistico ed escursionistico nell’area del Parco dei Sibillini interessata dal sisma – dice la Struttura commissariale sisma 2016 -. Il tutto attraverso il conseguimento di due macro-obiettivi: favorire la ricostruzione e contrastare lo spopolamento in atto e migliorare il servizio di accoglienza, con diversificazione ed incremento della capacità ricettiva». Ecco perché sono previsti interventi su altre due strutture poste lungo il Grande anello dei Sibillini. In fase di progettazione ci sono anche il rifugio Colle Le Cese ad Arquata del Tronto (importo stimato di 1,9 milioni), e Tribbio 2 a Fiastra, complessivamente finanziato per 1,5 milioni.

Primo obiettivo del progetto sul rifugio di Cupi è il miglioramento sismico dell’intera struttura, inagibile dopo i terremoti del 2016 e 2017. Saranno demolite le due scale e i muri a confinamento e realizzato un nuovo corpo scala in acciaio e nuovi solai. Saranno poi rinforzato l’estradosso dei solai di piano e la realizzazione, al livello dei solai, di una fascia di piano esterna per contenere i ribaltamenti fuori piano delle murature. La riqualificazione strutturale sarà accompagnata dal miglioramento del servizio di accoglienza, con diversificazione ed incremento della capacità ricettiva e dell’accessibilità al rifugio in ogni sua funzione (ristorante al  piano terra, camere ai piani superiori e spazi esterni), e dall’efficientamento energetico dell’edificio.

«Stiamo contribuendo – prosegue la Struttura commissariale – anche a sostenere i cammini come momento di turismo esperienziale per una piena valorizzazione turistica del paesaggio e degli itinerari. Nelle Marche, in particolare, abbiamo finanziato il Cammino Francescano della Marca, il Cammino dei Cappuccini e il Cammino Lauretano nella parte del cratere sismico, per un totale di quasi 30 milioni». 

 



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