Robertino Paoloni, sindaco di Loro Piceno
di Marco Pagliariccio
Ultima settimana per chiudere le liste e presentare le candidature in vista delle elezioni comunali dei prossimi 8 e 9 giugno. Il termine per la presentazione di nomi e simboli è quello di sabato prossimo, 11 maggio: oltre quella data non si potrà andare, ma in diversi paesi la situazione resta ancora da chiarire.
Si va sbrogliando la matassa in diversi degli altri piccoli centri della provincia, con tanti Comuni dove si delinea una possibile corsa solitaria dei sindaci uscenti. Tra questi sono pronti a tornare in campo Robertino Paoloni, primo cittadino di Loro Piceno, così come Mirko Mari in quel di Colmurano. Tenterà il poker Paolo Teodori, dal 2009 ininterrottamente sindaco di Ripe San Ginesio: all’orizzonte però ci sarebbe una coalizione pronta a dare battaglia. Sfida in vista invece per Vanda Broglia, sindaca uscente di Sant’Angelo in Pontano e già in passato assessore nella natia Corridonia: si sta assemblando un gruppo alternativo alla maggioranza uscente intorno alla figura di Fabio Pierangeli.
Rolando Pecora, sindaco di Montelupone
Ma anche in altri centri, e nemmeno troppo di secondo piano, si profila all’orizzonte la corsa solitaria del sindaco uscente. Potrebbe essere il caso di Rolando Pecora, primo cittadino di Montelupone, che ha lanciato l’allarme per il rischio commissariamento del suo Comune in caso non ci sia un avversario contro cui battagliare. «Diversamente da quanto verificatosi nel passato, a distanza di pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste per le elezioni comunali, non risultano proposte alternative alla nostra – evidenzia Pecora, che andrà alla caccia del suo terzo mandato – perché la votazione sia valida, occorre che partecipi al voto almeno il 40% dei 2661 elettori, quindi almeno 1064 nostri concittadini, e che almeno il 50% più 1 dei votanti abbia espresso la sua preferenza per l’unica lista disponibile. Qualora una delle condizioni non venga raggiunta, non sarà eletto un nuovo sindaco, ma verrà nominato un commissario dal Prefetto». Nelle ultime elezioni comunali, quelle del 2019, a Montelupone votarono in 2099 e la lista di Pecora ottenne 1291 preferenze (64,36%), contro le 715 (35,64%) di quella dello sfidante Quatrini, onde per cui se si confermassero quei numeri il rischio non ci sarebbe. Ma senza una vera competizione le dinamiche potrebbero cambiare drasticamente.
Michele Vittori, sindaco di Cingoli
Caso analogo a Pollenza, dove al momento in pista c’è il solo Mauro Romoli, primo cittadino uscente in quota centrosinistra, che da poche ore ha ufficializzato pure la propria lista: se il centrodestra non tirerà fuori un jolly in questi ultimi giorni, si arriverà a una situazione analoga a quella denunciata da Pecora. Ma non dimentichiamo anche il caso di Cingoli, dove formalmente non esiste al momento un’alternativa a Michele Vittori, il quale correrà in rappresentanza di un centrodestra “menomato” dall’assenza di Fratelli d’Italia: la ventilata candidatura dell’ex dirigente Asur Alessandro Maccioni è sempre in stand-by, anche se ormai di tempi per attendere non ce n’è più molto.
Restano poi in sospeso le scelte in molti dei centri più piccoli del territorio provinciale, come ad esempio Gualdo, dove c’è il punto interrogativo intorno all’inossidabile Giovanni Zavaglini, il quale, a parte la parentesi 2004-2009 di Ivo Lucarelli, guida l’amministrazione comunale addirittura dal 1990: proverà a prolungare di ulteriori cinque un regno lungo ben 29 anni?
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