La Lube vincente a Verona
di Mauro Giustozzi
Seconda stagione con zero titoli per la Lube che si aggiudica la ‘finalina’ dei playoff quinto posto contro Verona che apre le porte il prossimo anno di un’Europa comunque minore come quella della Challenge Cup (o in alternativa della Coppa Cev in caso di ripescaggio).
Se lo scorso anno la squadra biancorossa era arrivata fino in fondo disputando e perdendo la finale scudetto contro Trento, quest’anno l’unica finale raggiunta è risultata la Supercoppa italiana, con sconfitta rimediata contro Perugia.
Per il secondo anno consecutivo fuori dalla final four di Coppa Italia, eliminata in semifinale da Trento in Champions League, fuori dai playoff scudetto per mano di Monza addirittura ai quarti di finale. Segnali di un’annata assai deludente, mal digerita sia dalla proprietà che da una tifoseria anche meno presente al palas rispetto alle annate precedenti.
La creazione di un mix tra atleti esperti e di livello internazionale e giovani di talento e di prospettiva, non ha sortito gli effetti sperati nel momento in cui si è costruita la squadra. Qualcuno dei cosiddetti ‘esperti’ è stato molto al di sotto del suo standard ed i giovani hanno mostrato discontinuità, brillando solo a tratti e mancando il salto di qualità auspicato.
Certo è che la strada intrapresa dal club del patron Fabio Giulianelli è molto diversa da quella che ne ha contraddistinto per decenni la presenza nel massimo campionato di pallavolo italiano: non più la caccia sul mercato italiano o internazionale del campione, o meglio dei campioni, che hanno indossato la maglia di Civitanova in passato, ma la ricerca di giovani talentuosi per costruire un gruppo che magari non subito, ma nel medio termine, riporti la Lube ai massimi livelli del volley nazionale e continentale.
Strada certamente più impervia e lunga, come dimostrato dalla stagione che si è appena chiusa. Ma sulla quale la proprietà non torna indietro, almeno osservando quelle che saranno le mosse per rinnovare il roster in vista della prossima stagione.
Che dovrà partire da un’attenta valutazione della quota italiani-stranieri in organico, visto che questo comporta poi scelte obbligate nel campionato italiano come dimostrato dall’annata appena chiusa.
La Lube 2024-25 sarà comunque ancor più all’insegna della linea verde. La continuità della squadra sarà garantita oltre che dal centrale francese Chinenyeze anche dal libero dell’Italia campione del mondo Fabio Balaso e dal giovane fuoriclasse Aleksander Nikolov, auspicando che possa risolvere rapidamente i problemi fisici accusati in questo finale di stagione.
Con loro ci sarà sicuramente il martello azzurro Mattia Bottolo mentre sull’opposto turco Adis Lagumdzija è in atto una riflessione del club: le sue prestazioni sono state altalenanti e non convincenti, le percentuali che possa restare o andare in altro club sono al 50%. Anche perché come opposto Civitanova potrebbe puntare con decisione su Nikolov che ha tutte le qualità e potenzialità per ricoprire quel ruolo.
Giampaolo Medei, coach della Lube
Terminata la stagione di Chicco Blengini sulla panchina cuciniera, col tecnico che da mesi aveva optato per la lunga programmazione di rilancio della nazionale bulgara, al suo posto torna Giampaolo Medei, allenatore maceratese fatto in casa, cresciuto nelle file della Lube, che ha allenato molto all’estero (ndr. ultime stagioni con Asseco Resovia in Polonia), ed a cui è chiesto di dare vita all’opera di ricostruzione di una squadra che nel giro di qualche anno torni a primeggiare.
Yant e De Cecco
In riva all’Adriatico sono pronti a fare le valigie il capitano De Cecco e forse anche Anzani: anche se sotto contratto con i marchigiani, per entrambi il futuro sembra essere quello di Modena alla corte di coach Alberto Giuliani.
Il cubano Yant ha da tempo annunciato la scelta di accettare il ricco ingaggio in Russia che gli ha proposto lo Zenit San Pietroburgo. Altro addio pesante in casa Lube quello di Ivan Zaytsev il cui futuro sarà fuori dall’Italia, probabilmente in Giappone. Per cui numerosi dovranno essere gli arrivi a Civitanova.
Barthelemy Chinenyeze
Per quanto riguarda il ruolo delicato di palleggiatore si punterà sul giovanissimo talento Mattia Boninfante ex Modena, Pordenone e Treviso a cui sarà affiancato l’espertissimo ex Catania (40 anni) Santiago Orduna, argentino naturalizzato italiano, come elemento esperto. Al centro, accanto a Chinenyeze, l’emergente Gargiulo che arriverà da Taranto. Nel settore degli schiacciatori spazio a Eric Loeppki, canadese, tra i protagonisti in questa stagione del formidabile cammino di Monza fino alla finale scudetto in SuperLega. Da verificare, poi, il completamento del roster con la panchina tra possibili riconferme o partenze di chi ha chiuso questa annata.
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