Andrea Foglia
«Non esistono sul web ricerche accurate e precise di informazioni sanitarie, per questo torniamo ad affidarci alle figure mediche di prossimità o, perché no, anche alla telemedicina, ma stiamo lontani dal fai da te sui social» è il messaggio centrale di Andrea Foglia, vicepresidente dell’associazione Red rete educazione digitale, che ha tenuto venerdì un incontro sull’informazione sanitaria a Civitanova.
Tante le persone presenti alla terza tappa del Villaggio Digitale, festival promosso da Red e Unitre Civitanova, con il sostegno della città di Civitanova. «Molti cittadini mostrano un vero e proprio comportamento patologico dettato dall’ansia per la malattia e da preoccupazione per il proprio stato di salute – ha spiegato Foglia – condizione di paura che induce alla ricerca in rete per una autodiagnosi dei propri sintomi o per una soluzione terapeutica. Poche volte sono procedure appropriate, anzi spesso alimentano le preoccupazioni presenti e ne fanno nascere di nuove. Per questa ragione non affidiamoci alle ricerche online».
Importante è stata la risposta del pubblico, tanti anche i medici intervenuti e operatori del settore. Durante l’incontro, Foglia ha cercato di evidenziare la difficoltà per l’utente medio della rete di intercettare le informazioni mediche rilevanti da tenere in considerazione, per tutto il “rumore” che c’è nella rete. Con il crescere dell’interesse degli utenti, è cresciuta inevitabilmente anche la quantità di contenuti in circolazione. Una vera sovrabbondanza di informazioni, da rendere impossibile una ricerca ben fatta. E quindi se non è possibile riuscire ad avere delle risposte “giuste” da Google, dalla rete, peggio ancora dai social, come ci si può informare sulla propria salute? Bisogna tornare ad affidarsi a persone, figure professionali che hanno fatto della ricerca la propria missione, a figure mediche di riferimento e di fiducia. «Non è bene cercare prove scientifiche, quindi informazioni, che sostengano la mia idea, il mio pensiero, la mia convinzione, ma è più corretto cercare prove che la contraddicano, quindi che la falsifichino – ha sottolineato Foglia -. Sono convinto della bontà della medicina alternativa? Cercherò di tutto in rete per abbattere, indebolire la mia convinzione. Perché ogni essere umano possiede due grandi fragilità: “l’appartenenza tribale” a qualcosa e “l’assimilazione faziosa” di notizie a conferma della propria giusta, più corretta posizione. Il resto viene fatto dagli algoritmi».
«Siamo ormai travolti dalla tecnologia informatica – ha detto la presidente Unitre, Marisa Castagna – dai social, dalle fake news del dottor Google, tutti noi almeno una volta abbiamo usato mezzi informatici per risolvere o saperne di più sulla nostra salute nel più breve tempo possibile. Forse tutti noi dobbiamo incominciare a fidarci di più dei professionisti, fidarci di più dei nostri medici, fidarci di più nelle persone che dedicano la loro vita alla ricerca».
Il Villaggio digitale è ideato da Red con: Aiart Marche; Age Marche; Cogito, servizi per la Salute della persona; l’associazione Sentinelle del mattino Aps; Kiwanis club Macerata; Camera minorile della Marca sezione di Macerata; l’associazione Help Sos Salute di San Severino. Patrocinato da: Corecom Marche; dal Garante regionale dei diritti della persona – Marche e Comuni coinvolti. In collaborazione con: Ast Macerata Unimc/Università degli Studi di Macerata; Università Politecnica delle Marche; Pars; Associazione Glatad, Cooss Cooperativa Sociale; Berta 80 Cooperativa Sociale; Cronache Maceratesi Junior.
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