Lo striscione polemico dei tifosi della Maceratese, nel finale del match con la Jesina la gioia: Perri segna il gol che permette ai biancorossi di trovare i tre punti
di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
Un gol dell’ex Perri sul filo di lana del recupero regala una meritata vittoria alla Maceratese al termine di una sfida chela squadra di Ruani avrebbe meritato di sbloccare già nel primo tempo. I biancorossi, che arrivavano da due sconfitte di seguito, restano ancora in corsa per i playoff mentre i leoncelli incamerano l’ottava sconfitta consecutiva in zona Cesarini. Nel complesso più spettacolo di striscioni e cori tra le rispettive tifoserie che in campo, con la Rata che ha creato diverse occasioni nel primo tempo che però non si sono concretizzate in gol.
Jesina che ha badato invece soprattutto a contenere gli avversari e solo nel secondo tempo hanno cercato timidamente di portarsi in avanti ma senza mai creare occasioni da rete. Alla fine successo meritato dei biancorossi. Maceratese che ha dominato il primo tempo creando almeno quattro palle gol nitide con due salvataggi sulla linea ed una traversa che hanno graziato una Jesina arrendevole che invece nella ripresa, complice un calo dei biancorossi, ha tenuto meglio il campo e nelle cui fila si sono imposti il portierino Pistola e Chacana, oltre al miracoloso Giovannini in occasione dei salvataggi. Nelle file della Rata ottimo il Minnozzi del primo tempo per pericolosità e intraprendenza, e bene nel complesso la difesa con un Vittorini molto ordinato ed uno Strano che si è fatto valere anche in avanti. Oltre al bomber Perri che timbra il suo settimo sigillo in campionato.
Il gol di Perri
All’Helvia Recina arriva una Jesina in caduta libera e contestata dalla propria tifoseria per una stagione deludente. Leoncelli che hanno inanellato dieci sconfitte su dodici gare nel girone di ritorno, di cui sette consecutive prima di incrociare la Rata: l’ultima vittoria risale alla prima di ritorno sul campo dell’Azzurra Colli. La squadra di Strappini in piena zona playout sconta le pesanti assenze degli infortunati Trudo e Cordella (11 gol in due i bomber della squadra) ed ha perso nelle ultime settimane anche i fratelli Capomaggio rientrati in Argentina. Due gli ex nelle fila ospiti, Zandri e Belkaid. Dal canto suo la Maceratese vuole provare a vincere le ultime tre partite del campionato, portando a casa nove punti per alimentare quella piccolissima speranza di un aggancio in extremis alla zona playoff nel caso ci fosse un crollo, al momento difficile da ipotizzare, di più di una squadra che precede i biancorossi.
Più realisticamente il ko di Castelfidardo ha tagliato le gambe alla formazione di Ruani che però ha dichiarato di voler dare il massimo negli ultimi 270 minuti per rispetto di società e tifoseria. L’annunciata speciale coreografia ideata per salutare un’annata molto avara di risultati sportivi ma che ha visto i tifosi sempre presenti massicciamente alle partite della Maceratese, sia in casa che in trasferta, con un doppio striscione, il primo con la scritta ‘Non meritate tutto questo!’ e poi una grande scritta ‘Ultras’ che avvolge la Curva Just. E questa è l’unica nota positiva che resterà di un campionato per il resto da archiviare al più presto. Si tratta anche di una sfida tra nobili decadute del calcio marchigiano, un derby che spesso si è disputato in categorie superiori come serie C e D ma ora relegato ad un anonimo torneo di Eccellenza per i due club. Maceratese che conta sul recupero di Gagliardini, Strano, Luciani e Mancini reduci dallo stop per squalifica, ma sono indisponibili per infortunio Martedì, Damiano e Iulitti. Si gioca in un pomeriggio con temperature estive destinate a condizionare la gestione delle forze dei giocatori in campo.
Al primo calcio d’angolo della gara Rata vicinissima al gol: batte D’Ercole, la palla arriva sulla testa di Minnozzi che indirizza all’angolino dove in plastica rovesciata salva Giovannini sulla linea di porta. Dopo questo sussulto gara che si incanala su un equilibrio a metà campo con le squadre che non alzano troppo il ritmo anche per il gran caldo. Al 26’ azione di Nicolosi che entra in area e crossa, colpo di testa di Minnozzi e ancora il salvataggio di Giovannini sulla linea di porta ad evitare il vantaggio locale come accaduto in avvio di partita. Leoncelli che badano soprattutto a coprirsi e raramente affondano verso la porta di un Gagliardini inoperoso. Al 40’ si fa vedere ancora una volta Minnozzi con un calcio di punizione che costringe Pistola a rifugiarsi in calcio d’angolo: sullo sviluppo del quale arriva il colo di testa di Strano che impatta la traversa con la Maceratese per la terza ad un soffio del vantaggio. Al 45’ conclusione di Mancini che chiama alla deviazione in angolo ancora l’estremo jesino che chiude un primo tempo che ha visto la squadra di Ruani più propositiva e pericolosa in attacco ma decisamente sfortunata negli episodi gol creati e falliti di un soffio. L’unico squillo leoncello al 46’ con il tiro di Chacana neutralizzato da Gagliardini.
Ripresa che si apre con la Jesina che appare più determinata e sposta il baricentro più avanti con l’inserimento di Nazzarelli, la cui gara dura un paio di minuti a causa di un infortunio alla caviglia che lo mette fuori gioco al primo pallone giocato. Subito un calcio d’angolo di Belkaid tirato direttamente in porta che costringe Gagliardini a rifugiarsi in angolo. Attorno a metà tempo la Rata cerca di riprendere il possesso del gioco attraverso anche una serie di cambi effettuati da mister Ruani. Secondo tempo che però non offre grosse emozioni e occasioni gol rispetto a quanto visto nei primi quarantacinque minuti. Al 27’ il neo entrato Di Ruocco si conquista una punizione dal limite che va a calciare con traiettoria che sfiora l’incrocio dei pali.
L’esultanza dei biancorossi dopo il gol partita
Ultimi minuti in cui il ritmo cala ulteriormente con molta confusione in campo e giocate sporadiche: finale infuocato, Perri al 49’ sfiora il vantaggio che arriva sull’angolo successivo sempre grazie a Perri che segna il gol dell’ex in pieno recupero.
Il tabellino:
MACERATESE (4-3-3): Gagliardini 6; Vittorini 6,5, Sensi 6, Strano 6,5 (dal 20’ s.t. Luciani 6), Nicolosi 6; Mancini 6, Pagliari 5,5 (dal 18’ s.t. Gomis 6), Ruani E. 5 (dal 26’ s.t. Di Ruocco 6); D’Ercole 5,5 , Minnozzi 6,5 (dal 20’ s.t. Perri 6,5), Cirulli 5,5 (dal 20’ s.t. Compagnucci 5). (Amico, Tortelli, Massei, Chimezie). All. Ruani P. 6,5.
JESINA (4-4-2): Pistola 7; Grillo 6, Lucarini 6,5, Baah Donkor 6, Giovannini 7; Zandri 6, Zagaglia 5, Belkaid 6, Chacana 6,5 (dal 40’ s.t. Ottaviani s.v.); Kouentchi 5 (dal 10’ s.t. Nazzarelli s.v., dal 13’ s.t. Brega 5,5), Re 5 (dal 20’ s.t. Marcucci 5). (Sansaro, Dentice, Giunti, Monteverde, Garofoli). All. Strappini 5.
TERNA ARBITRALE: Spagnoli di Tivoli 6 (assistenti Tidei di Fermo e Frapiccini di Macerata).
RETE: Perri al 49’ s.t.
NOTE: spettatori 500 circa con presenza ospite. Ammoniti: Baah Donkor, Luciani. Angoli: 9-4. Recupero: 1’ p.t., 6’ s.t..
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