Saturnino Di Ruscio
di Luca Patrassi
La questione del lotto Peep (piano edilizia economica popolare) a Collevario di Macerata è al centro di un intervento del presidente regionale dell’Erap Saturnino Di Ruscio che spiega come l’ente sia estraneo alla vicenda della ciclabile. «Il presidio Erap di Macerata – si legge nella nota dell’Ente regionale – sta portando avanti alcuni interventi in città. Per quanto riguarda l’intervento di via Valenti, si tratta di un lotto di proprietà dell’ente, facente parte di una lottizzazione che non verrà più realizzata. È stato concordato con il Comune di avviare la realizzazione dell’edificio allacciando i servizi alla rete esistente nella zona. È in corso l’avvio della progettazione dell’intervento per procedere con la gara per l’affidamento dei lavori nei primi mesi del prossimo anno. Per quanto riguarda l’intervento di Villa Potenza è in corso la verifica ed approvazione del progetto esecutivo. A breve verranno espletate le procedure di gara per l’affidamento dei lavori.
Il progetto della ciclabile
Per via Verga l’Erap è titolare del diritto di superficie di un lotto del Peep di Collevario. È in corso l’avvio della progettazione dell’intervento e, a tal fine, sono stati eseguiti dei rilievi per identificare i confini del lotto, le eventuali interferenze con la zona boschiva adiacente e valutare meglio la posizione dell’edificio da realizzare. Ad oggi non è stata segnalata alcuna criticità da parte del Comune circa la realizzazione dell’intervento».
Per Saturnino Di Ruscio, presidente di Erap Marche «anche a Macerata vi è grande sinergia con l’amministrazione comunale e tutti gli interventi in corso vedono l’interlocuzione costante sia degli organi politici che di quelli tecnici – assicura Di Ruscio. L’obiettivo è, come per tutto il territorio regionale, garantire un alloggio agli aventi diritto e risolvere gli eventuali problemi che rallentano l’esecuzione dei lavori grazie alla collaborazione di tutti i consiglieri di Erap Marche e, come in questo caso, dell’interlocuzione costante e fattiva con l’amministrazione comunale».
Fin qui l’intervento dell’Erap. Comprensibile la solidarietà istituzionale espressa al comune di Macerata dal presidente dell’Erap che ben conosce anche i meandri della burocrazia avendo ben svolto il ruolo di dirigente pubblico e di sindaco di Fermo. Però, al di là dei formalismi, i contenuti maceratesi sono purtroppo quelli scritti da Cronache Maceratesi. Il presidente Di Ruscio fotografa la situazione di oggi e fa bene, ma i maceratesi ben ricordano lo storico dell’edilizia popolare in città che – è bene sottolinearlo – è una competenza del Comune quanto a programmazione e messa a disposizione delle aree. Sulla storiella della pista ciclabile a Collevario il presidente Di Ruscio usa un raffinatissimo percorso dialettico per eludere i fatti: scrive, tra l’altro, che “il Comune non ha segnalato alcuna criticità”.
Pensare che c’è chi assicura che a verificare la situazione del cantiere sia intervenuto di persona un assessore obiettando che appunto nell’area è prevista la realizzazione di una ciclabile. Nessuna colpa Erap, la previsione urbanistica è del Comune che ha messo nel Prg al termine di via Verga un lotto ben definito con destinazione edilizia popolare. Peraltro, volendo, si può andare sul sito del Comune e scaricare piantina e descrizione del progetto della pista ciclabile di via Verga: c’è un tratto della ciclabile che passa sul lotto Peep. Per carità, nel passaggio dal definitivo all’esecutivo (grazie magari anche a segnalazioni come questa) si possono variare alcuni particolari a meno che non si intenda realizzare un edificio popolare bike-friendly e si entra in casa senza uscire dalla pista e scendere dalla bici. Battute a parte, resta un’ulteriore evidenza. A Macerata non sono in arrivo nei prossimi due anni nuove abitazioni popolari, a Civitanova nello stesso periodo ne sono annunciate una cinquantina. A Macerata per presentare la domanda di ammissione in graduatoria per l’assegnazione di alloggi popolari bisogna avere lo spid e muoversi online, a Civitanova si può andare in Comune e si trova un dipendente che aiuta nella compilazione chi è in difficoltà. Trovare le differenze magari aiuta a capire quali municipi hanno un vero interesse sul fronte dell’edilizia popolare iniziando da quel centro storico di cui si pensa di risolvere i problemi accendendo le luminarie tutto l’anno (a spese dei cittadini).
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Non commento per evitare di dire cose spiacevoli che possono dare fastidio a qualcuno….
Canis canem non est