Il consigliere Alberto Cicarè durante il sit-in contro la variante
di Luca Patrassi
Via Panfilo: prima la raccolta di firme con centinaia di adesioni, poi la protesta in Consiglio comunale a Macerata, dove si sarebbe dovuta discutere la variante al Prg per far diventare edificabile un’area destinata a verde pubblico. Iter bloccato dall’amministrazione. Ora in via Panfilo, in un’area privata, sono comparsi dei blocchi di cemento che di fatto impediscono il passaggio pedonale da via Panfilo a via Due Fonti, passaggio utilizzato da anni. Ad occuparsi della questione è il consigliere comunale di Strada Comune Alberto Cicarè:«Dopo quello di Berlino abbiamo il muro di Macerata. Quello rendeva impossibile ai cittadini di Berlino est di passare nella Germania federale, questo impedisce ai residenti in via Panfilo di andare a trovare la nonna in via Due Fonti. La storia si ripete, anche se scade nel ridicolo. Tutto nasce da una richiesta di variante urbanistica, per rendere edificabile un’area che il prg destina a verde pubblico. Un posto con tanti ulivi, che potrebbe diventare un bel parco a servizio del quartiere e della scuola primaria che sta proprio lì sopra. La variante è stata approvata a luglio scorso, col nostro voto contrario. Ma per essere definitiva, la variante doveva passare di nuovo in Consiglio. Abbiamo fatto delle osservazioni, i residenti si sono mobilitati, hanno fatto una raccolta firme e il giorno in cui ci doveva essere la decisione definitiva sono venuti numerosi in Consiglio. E così la variante si è fermata, è stata ritirata. Bisogna dare atto all’amministrazione che sembra aver deciso a favore dei cittadini. Ma questo ha fatto innervosire il privato proprietario dell’area».
Aggiunge Cicarè: «E’ sorto questo muro, che impedisce un passaggio pedonale che durava da anni, molto comodo per chi ci abita. Blocchi di cemento, proprio vicino agli striscioni che chiedono di fermare il cemento. Ora bisogna capire se quei blocchi lì, non un semplice cancello apribile all’occorrenza, che impediscono in modo permanente l’accesso al fondo sono legittimi, se costituiscono un pericolo o comunque sono una lesione del decoro così caro a chi ci governa. E poi, sarà necessario fare quel parco pubblico che l’interesse pubblico, non quello di un privato, richiede. Sarà il nostro piccolo 1989, quando verrà abbattuto il muro di via Panfilo».
Art. 636 c.p. - Ingresso abusivo nel fondo altrui Chiunque senza necessità entra nel fondo altrui recinto da fosso, da siepe viva o da un altro stabile riparo è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 103. Ergo, per stabile riparo deve intendersi ogni mezzo che possa ostacolare lingresso in un fondo, manifestando nel contempo la volontà del proprietario di vietare lingresso. Per cui, a casa sua fa' quello che vuole e ci fa passare chi dice lui.
Massimo Gentili esatto. Però non era tanto difficile capirlo. Oppure pensare implica uno sforzo eccessivo?
scrivete che è area privata Forse non si desidera il passaggio sulla proprietá? Difficile che olivi nascano spontanei come le erbacce
Aspettate aspettate fatemi capire! Un consigliere eletto con i voti di potere al popolo, forza che più volte si è dichiarata comunista, fa riferimento all'evento che ha segnato la fine del comunismo E LO FA CONTESTANDO UNA PROPRIETÀ PRIVATA! TANTA TANTA ROBA, APPLAUSI!! Una vera acrobazia ideologica!
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1)Se, come scritto, è un area privata nessuno ha diritto passare e di utilizzarla senza il consenso del titolare.
2) Il muro chi l’ha realizzato e con quali permessi? Se è opera del proprietario occorre verificare se è abusivo e in tal caso si può ordinare l’abbattimento. Se è in regola non c’è nulla da fare se non l’acquisizione da parte del Comune con un esproprio motivato.