Guido Castelli
«Sulla Rsa di San Ginesio c’è un confronto costante e continuo con il sindaco Giuliano Ciabocco. L’importo per l’intervento passerà dai 5,9 milioni finanziati in ordinanza agli oltre 7 milioni previsti dal progetto esecutivo, attualmente in fase di validazione. Dopodiché, si procederà all’integrazione delle risorse da parte della Struttura commissariale e all’indizione della gara di affidamento dei lavori. I soldi ci sono e saranno prontamente assegnati: chi insinua il contrario disorienta inutilmente la comunità».
Così il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli in merito all’iter riguardante i lavori di riparazione sulla struttura socio-sanitaria del comune dell’entroterra maceratese, rimasta inagibile dopo il terremoto. La cifra prevista dell’ordinanza 109 del 2021, dunque, dopo avere subito un aumento in Conferenza regionale, sede di approvazione del progetto definitivo (6,3 milioni), secondo i recenti aggiornamenti forniti dall’Ufficio Speciale Ricostruzione verrà ulteriormente implementata fino ad arrivare a 7,4 milioni.
«L’intervento di San Ginesio – continua Castelli – è inserito nell’ordinanza 109 al pari di altre 12 opere di riparazione post sisma di rilievo ospedaliero o sanitario delle Marche che, nel loro complesso, cubano 45,8 milioni. Mi preme sottolineare come, insieme alla Regione ed al presidente Acquaroli, abbiamo deciso di avviare un piano di recupero post sisma dell’edilizia ospedaliera di rilevanza ben più articolata e strategica di quello inizialmente ipotizzato con la stessa ordinanza, dall’insufficiente dotazione finanziaria che, ad oggi, necessita di un fabbisogno almeno raddoppiato rispetto all’inizio».
«Tutto ciò anche a causa dell’esponenziale aumento dei costi della ricostruzione – prosegue il commissario -. Proprio in ossequio ai principi di corretta gestione delle risorse pubbliche abbiamo stabilito di procedere alla progettazione esecutiva di ciascuna opera e di avviare senza indugio le singole gare sulla base della maturazione di ciascun intervento. Così è stato per gli ospedali di Amandola e di Tolentino e così sarà per gli interventi relativi a Fabriano, San Ginesio e Offida (prossimi al perfezionamento delle progettazioni) e a seguire i restanti di Macerata, San Severino, Matelica e Sarnano. Via via saranno Struttura Commissariale e USR a validare gli interventi e ad integrare gli stanziamenti sulla base dei progetti esecutivi che, a quel punto, indicheranno con precisione il costo dell’opera – conclude Castelli -. Tutti gli interventi verranno finanziati con i relativi impegni di spesa al fine di indire le gare ma le risorse saranno rese disponibili nel momento in cui potranno essere effettivamente spese, seguendo l’andamento dei lavori».
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Ma se il progetto è in fase di validazione e quindi è esecutivo, se i soldi ci sono, per quale motivo sono stati tolti per assegnarli ad un progetto?
Se il Sindaco è in costante e continuo confronto, come faceva a non sapere che il progetto era stato respinto e che era fermo da maggio?
È la seconda volta che il Commissario interviene senza mai citare la questione di divergenza interpretativa delle norme che ha causato lo stop al progetto, la situazione è quindi risolta o la ragione dello stop è un’altra?
La RSA è un servizio essenziale per il territorio.
Con l’interrogazione parlamentare presentata la scorsa settimana, mi auguro si potrà accertare se le risorse ci sono veramente per il ripristino e se questa fantomatica divergenza interpretativa delle norme può essere, o è stata già, risolta.
Intanto, al prossimo Consiglio comunale qualche amministratore verrà a chiarire la questione rispondendo all’interrogazione presentata, questa volta raccontando la verità.
Ma se il progetto è in fase di validazione e quindi è esecutivo, se i soldi ci sono per quale motivo sono stati tolti per assegnarli ad un altro progetto?
Se il Sindaco è in costante e continuo confronto, come faceva a non sapere che il progetto era stato respinto e che era fermo da maggio?
È la seconda volta che il Commissario interviene senza mai citare la questione di divergenza interpretativa delle norme che ha causato lo stop al progetto, la situazione è quindi risolta o la ragione dello stop è un’altra?
La RSA è un servizio essenziale per il territorio.
Con l’interrogazione parlamentare presentata la scorsa settimana (https://www.ilrestodelcarlino.it/…/rsa-bloccata-dalla…), mi auguro si potrà accertare se le risorse ci sono veramente per il ripristino e se questa fantomatica divergenza interpretativa delle norme può essere, o è stata già, risolta.
Intanto, al prossimo Consiglio comunale qualche amministratore verrà a chiarire la questione rispondendo all’interrogazione presentata (https://comunitacondivisa.it/?p=140…), questa volta raccontando la verità.