I carabinieri pronti a tornare in centro,
prende forma la nuova caserma
«Un segno di rinascita»

MATELICA - Presentato l'intervento da 2,9 milioni di ricostruzione della nuova struttura che sostituirà quella danneggiata dal sisma. Presenti anche il governatore Francesco Acquaroli, il commissario Guido Castelli e il comandante provinciale dell'Arma Nicola Candido. Dedica del vice al sindaco Massimo Baldini, ancora ricoverato dopo la brutta caduta

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Il sopralluogo al cantiere

di Monia Orazi

Due anni di lavori, per due milioni e 970mila euro: è partito lo scorso 18 gennaio il cantiere della caserma dei carabinieri di Matelica, che dopo anni di “esilio” a causa del terremoto torneranno nella storica sede sotto al palazzo comunale, nel cuore del centro storico.

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Questa mattina è stato presentato ufficialmente dal vicesindaco Denis Cingolani, dall’assessore ai lavori pubblici Rosanna Procaccini, dal commissario alla ricostruzione Guido Castelli, dal presidente della Regione Francesco Acquaroli, dal colonnello Nicola Candido, comandante provinciale carabinieri, il contesto dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione della caserma. Sono intervenuti anche il prefetto Isabella Fusiello, il comandante della compagnia di Camerino, capitano Angelo Faraca, il comandante della stazione carabinieri Matelica, maresciallo Christian Orrù, altri assessori ed amministratori locali di Matelica, i referenti dell’ufficio speciale ricostruzione, i rappresentati della ditta esecutrice dei lavori la Cassandra Costruzioni di Roma, i dettagli tecnici sono stati spiegati dall’ingegnere Roberto Ronci del Comune di Matelica e dall’ingegnere Christian Clementi progettista dei lavori. Al momento si stanno smantellando le parti interne, in vista della demolizione. Sarà tolta anche la copertura del tetto e saranno rifatte le strutture portanti in acciaio e cemento armato, per rendere l’edificio di massima sicurezza, livello 4.

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Visita del prefetto Fusiello al cantiere della caserma

Ad aprire la conferenza stampa il vicesindaco Denis Cingolani: «Oggi è un giorno importante e di festa, nel quale mettiamo un tassello importante per la rinascita della nostra comunità – ha detto – che entro due anni permetterà ai carabinieri di rientrare nella loro sede storica. Oggi al mio posto avrebbe dovuto esserci il sindaco Massimo Baldini, che tanto ha voluto quest’opera. Dedico a lui questa giornata». Ha aggiunto il presidente della Regione Francesco Acquaroli: «Oggi mettiamo il tassello di un puzzle che si sta riempiendo di gru e cantieri, abbiamo anche l’obiettivo di mettere mano ai centri storici più colpiti, per riportare alle comunità quella normalità che meritano. L’avvio del cantiere della caserma rappresenta un risultato dalla duplice valenza, il ritorno nella storica sede del centro storico, significativo soprattutto per la presenza dei carabinieri quale presidio di sicurezza. Seguiamo passo passo la situazione del sindaco Massimo Baldini e ci auguriamo di averlo al più presto tra noi». L’assessore ai lavori pubblici Rosanna Procaccini ha spiegato la valenza dei lavori in corso: «Oggi non è una data meramente simbolica, ma segna la rinascita del centro storico di Matelica, entro pochi mesi riporteremo gli uffici comunali a palazzo Ottoni, dove i lavori sono in via di conclusione. Tra le altre opere, è in corso la progettazione di palazzo Filippini e palazzo Finaguerra. Auspichiamo di ritrovare entro due, tre anni, con il recupero di importanti opere pubbliche ormai avviato, quella normalità che il sisma ci ha tolto».

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A fare il punto il colonnello Nicola Candido: «Il sindaco Baldini si era attivato per la caserma, cercando di accelerare i tempi. Per i carabinieri è importante la presenza al centro della comunità, perché abbiamo il ruolo di coadiuvare le istituzioni locali nelle loro funzioni. A Matelica l’organico della stazione non è mai diminuito, il reparto che per tre anni è stato nei container, ora è in una sede provvisoria, che non rappresenta una soluzione ottimale, ma sufficiente. Il mio ringraziamento va alla struttura commissariale, all’amministrazione comunale, si sta portando avanti anche il lavoro per le altre caserme, in totale dieci sono quelle rimaste danneggiate dal terremoto».

nuova-caserma-cc-matelica-6-650x488A trarre le conclusioni il commissario alla ricostruzione Guido Castelli: «Sono due le matrici della ricostruzione di Matelica, basate sull’ordinanza 109 il ripristino della caserma dei carabinieri e il ritorno degli uffici comunali a palazzo Ottoni che possiamo dire dovrebbe avvenire entro il prossimo giugno, con la dovuta attenzione logistica che ha permesso di normalizzare il cronoprogramma della ricostruzione pubblica. Due interventi importanti che permetteranno la riattivazione della vitalità di piazza Mattei e del centro storico, riportando un importante presidio di legalità qual è l’arma dei carabinieri. Il secondo blocco riguarda il ripristino di importanti strutture museali, quali palazzo Filippini e Finaguerra, presenze di prestigio, che hanno come prospettiva non solo la ricostruzione, ma anche la rifunzionalizzazione di importanti strutture culturali. Sull’attuazione dell’ordinanza speciale non siamo stati con le mani in mano, ma abbiamo dovuto aggiornare i prezzi. Per Matelica il presidente Acquaroli ha voluto finanziare il recupero dell’abbazia di Roti, nel segno della riacquisizione di centralità della cultura».

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Da sinistra: Roberto Ronci, Nicola Candido, Rosanna Procaccini, Francesco Acquaroli, Denis Cingolani, Guido Castelli

Non solo Matelica, ma a margine della conferenza stampa il commissario Castelli ha fatto il punto sulle altre caserme danneggiate del maceratese: «I lavori di costruzione della caserma dei carabinieri di Pieve Torina stanno procedendo molto bene, per quanto riguarda la caserma forestale di Fiastra i lavori sono iniziati lo scorso mese di gennaio. Ospiterà sia il comando stazione carabinieri, che il nucleo carabinieri parco, dovrebbe essere terminata entro il 2025. Il rifugio “Madonna della Cona” a Castelsantangelo sul Nera, usato come rifugio dai carabinieri del parco dei Sibillini, sarà oggetto di adeguamento sismico da avviare subito dopo l’inverno. Si prevede la chiusura dell’intervento entro l’anno». A Camerino è in corso il recupero dell’ex deposito militare di Torre del Parco le Casermette. I lavori sono stati affidati alla ditta Torelli Dottori e da cronoprogramma dovrebbero terminare entro il 2026. La nuova caserma dei carabinieri di Camerino, da realizzare nello stabile dell’Unione montana a Vallicelle, con 5 milioni di euro di fondi già pronti, attualmente è in fase di progettazione definitiva, con avanzamento al venti per cento. Al termine della conferenza stampa si è svolta una visita al cantiere della caserma ed all’adiacente palazzo Ottoni, ormai in fase di ultimazione.

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Il cantiere della caserma carabinieri di Matelica

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Il prefetto Fusiello tra il vicesindaco Cingolani ed il colonnello Candido

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Porticato di palazzo Ottoni

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Da sinistra: il titolare impresa Cassandra, Denis Cingolani, Rosanna Procaccini, Guido Castelli

 

Baldini, condizioni stabili. «Tenuto sotto costante osservazione tramite esami e accertamenti»

 



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