di Gianluca Ginella
Accusati di sfruttamento della prostituzione a Civitanova, in cinque finiscono sotto accusa davanti al gup del tribunale di Macerata. Oggi l’udienza è stata rinviata dal giudice Giovanni Manzoni per la mancanza di alcune notifiche agli imputati. Secondo l’accusa tre uomini, tutti moldavi, e due donne, pure loro moldave, avrebbero reclutato delle ragazze che erano in una situazione di difficoltà economica e con l’inganno le avrebbero convinte a lasciare i loro Paesi (Bulgaria, Ucraina, Slovenia) per venire in Italia per prostituirsi e prospettando loro ingenti guadagni.
Avrebbero anche pagato loro il viaggio aereo per raggiungere il nostro Paese e in seguito le avrebbero fatte prostituire con minacce e anche ritirando i loro passaporti.
L’accusa dice inoltre che gli imputati avrebbero costretto le donne a pubblicare foto su siti dedicati a incontri sessuali e si sarebbero occupati di trovare loro alloggi dove esercitare il meretricio.
L’avvocato Fabio Sargenti
Avrebbero inoltre fornito alle donne cellulari da usare per i contatti con i clienti. Nel pacchetto, continua l’accusa, ci sarebbe stata anche la protezione che offrivano alle donne in caso di problemi. Per quanto riguarda i guadagni, prosegue l’accusa, gran parte dei soldi li avrebbero intascati loro. I fatti sarebbero avvenuti a Civitanova ma anche in altre località in Italia, questo nel 2016. Gli imputati, che hanno tra i 54 anni e i 31 anni, sono assistiti dagli avvocati Fabio Sargenti (che ne segue tre) e Jacopo Trevisan.
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