I consiglieri comunali di Forza Italia Barbara Antolini e Sandro Monatguti
Forza Italia al contrattacco sulla presenza di Camillo Langone al festival del centrodestra “Presente liberale” e in particolare sull’incontro che si sarebbe dovuto tenere ieri al teatro della Filarmonica ma che è stato rinviato al 23 gennaio (ospiti anche Francesco Borgonovo e Giulio Meotti).
Il giornalista Camillo Langone, noto per le sue posizioni di stampo cattolico ultratradizionalista, era finito nel mirino del dem Andrea Perticarari, che ha firmato una mozione per invitare l’amministrazione comunale a prendere le distanze dalla kermesse, finanziata con contributo di 6mila euro dalla giunta comunale.
Ad intervenire sono i consiglieri forzisti Sandro Montaguti e Barbara Antolini (l’assessore competente è Riccardo Sacchi, Forza Italia). «Le dichiarazioni di Perticarari non fanno che confermare, qualora ce ne fosse bisogno, l’urgenza del tema trattato da questa edizione di “Presente Liberale”, ossia la censura nel mondo contemporaneo, la spinta a cancellare tutte le prospettive divergenti dal paradigma dominante – affermano – voler silenziare opinioni, anche discutibili o minoritarie, che dovrebbero essere affrontate come richiede ogni sistema democratico, in un dibattito pubblico, deve far suonare un campanello d’allarme per tutti quelli che hanno a cuore la libertà di opinione. L’idea alla base di “Presente liberale”, festival fortemente voluto dall’amministrazione di centrodestra in collaborazione con la prestigiosissima casa editrice maceratese Liberilibri, e di questo evento in particolare, è proprio l’apertura al dibattito e al confronto delle idee. Chiudersi al confronto, per quanto a volte difficile o spinoso, è esattamente l’opposto di ciò che dovrebbe offrire una comunità politica e culturale realmente aperta e libera».
Il consigliere Perticarari richiama, nelle sue riflessioni, lo statuto comunale che trova fondamento nella Costituzione, ma ricorda anche diverse frasi choc espresse negli anni da Langone, tra rifiuto del darwinismo, razzismo, disuguaglianza tra uomo e donne, accuse ai vegani e altro ancora. «Non si capisce perché se, come recita l’articolo 21 della nostra carta fondamentale “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione’’, dovremmo esercitare un controllo preventivo sulle opinioni altrui – continua il gruppo consiliare di Forza Italia – ma si commette un errore: lo statuto e la Costituzione vengono così elevati a legge morale, giustificando così che il diverso parere possa essere giudicato un’eresia. E come tale represso. Camillo Langone è un intellettuale, magari scomodo per il politicamente corretto, ma non si vede perché si vorrebbe tacitarlo e perché lo debba fare il Comune che è la casa di tutti: di chi la pensa come il Pd e di chi la pensa come Langone. La differenza tra questa amministrazione e quelle che l’hanno preceduta sta proprio in quel “tutti” e non solo di coloro che fanno comodo a chi governa. Langone scrive su Il Foglio da ormai 20 anni, oltre che su Il Giornale, tenendo una rubrica quotidiana su quello che può senza dubbio essere considerato uno dei più prestigiosi e liberali giornali italiani. Egli è inoltre critico d’arte di primissimo livello, curatore di mostre, la cui ultima si sta tenendo in questi mesi al Vittoriale degli Italiani, dedicata alla censura nell’arte italiana contemporanea. Senz’altro uno dei più originali scrittori e intellettuali italiani, ha all’attivo numerosi libri pubblicati, tra gli altri, da Marsilio e da La nave di Teseo. Invitiamo il Pd maceratese a partecipare “libera-mente” all’incontro del prossimo 23 gennaio cui prenderanno parte anche Francesco Borgonovo e Giulio Meotti, oltre a Michele Silenzi di Liberilibri. Sarà di certo una salutare, e a questo punto provvidenziale, boccata d’aria».
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