di Mauro Giustozzi
Quasi 500 giorni dopo il colpo d’occhio sull’Arena Sferisterio torna libero e spettacolare. Da questa mattina operai al lavoro e circolazione viaria rallentata in viale Trieste per lo smontaggio della maxi gru altissima che per oltre un anno e mezzo, in particolare in occasione di ben due stagioni liriche consecutive quelle del 2022 e 2023, ha “accolto” turisti e gli amanti del bel canto ed ha limitato anche la possibilità di fare foto o selfie con alle spalle la monumentale struttura che identifica il capoluogo nel mondo.
Una decisione che a suo tempo aveva fatto storcere il naso a tanti maceratesi e provocato anche forti polemiche per la tempistica dell’installazione del cantiere a pochi giorni dal via della stagione lirica 2022. Il Comune, d’altro canto, aveva replicato che essendo una questione di edilizia privata, il rilascio della concessione per l’utilizzo temporaneo di spazi pubblici è un atto dovuto quando ne ricorrono i presupposti, ad iniziare dalla concessione edilizia. Il cantiere era stato montato in piazza Nazario Sauro dall’impresa che ha avuto in appalto dei lavori di sistemazione di un palazzo tra piazza Mazzini e il viale sottostante. Oltre alla visione panoramica, nonostante la copertura dei blocchi di cemento e della torre di ferro della gru con le tavole di legno del cantiere, per oltre un anno è stata tolta di mezzo anche l’area che di solito era destinata al parcheggio delle auto. Da oggi la visuale dell’Arena Sferisterio è tornata quella tradizionale…senza gru di mezzo.
Finalmente.
Meglio tardi che mai.
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