Rinasce il teatro di Caldarola:
«Segno di una ricostruzione
che inizia a produrre effetti»

INAUGURAZIONE - Riaperto dopo tre anni di lavori necessari per i danni del sisma 2016. Un’opera da 1,2 milioni di euro, di cui 1,1 milioni di finanziamenti pubblici. Il presidente della Regione Acquaroli ha rilanciato anche la questione Pedemontana: «Un’infrastruttura essenziale, alla quale crediamo tantissimo»

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Il taglio del nastro di stamattina

Inizia una nuova vita per il teatro comunale di Caldarola. Stamattina si è tenuta infatti la cerimonia di inaugurazione della struttura, danneggiata dal sisma del 2016, per la quale sono stati ultimati i lavori di recupero e restauro che erano partiti nel 2020.

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Francesco Acquaroli, presidente della Regione, tra il commissario sisma Guido Castelli e il sindaco di Caldarola Luca Giuseppucci

La ristrutturazione del gioiello ottocentesco ha riguardato la demolizione e ricostruzione del tetto, interventi sulle murature, rifacimento degli impianti e restauri pittorici.

Un’opera di circa 1,2 milioni di euro, di cui 1,1 milioni di finanziamenti pubblici (tra fondi Por Fesr della Regione, ordinanza commissariale 104 e Art bonus Fondazione Carima), 60mila euro da donazioni di privati e 45mila di fondi comunali.

«Oggi proviamo una grande soddisfazione perché iniziamo a vedere il materializzarsi di tanti sforzi effettuati, in questi anni, per far rinascere i territori devastati dal sisma – ha detto il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, presenziando alla giornata – l’inaugurazione odierna è un segno inequivocabile di una ricostruzione che inizia a produrre effetti concreti. A distanza di sette anni dal sisma, vediamo esempi tangibili di quello che è la ricostruzione sta producendo. Una soddisfazione accresciuta dalla consapevolezza che stiamo implementando anche la ricostruzione immateriale, cioè quella economica e sociale che diventa ora l’elemento discriminante perché stanno partendo i cantieri, partiranno le opere pubbliche, ma deve ripartire, soprattutto, il lavoro, l’attrattività di questi territori».

inaugurazione-teatro-caldarolaAcquaroli ha evidenziato come la ricostruzione debba imprimere un impulso ulteriore a questo territorio, a partire dalla realizzazione un’opera strategica cruciale: la Pedemontana. «Un’infrastruttura essenziale, alla quale crediamo tantissimo, per collegare adeguatamente il nostro entroterra che era troppo frammentato e che soffriva un isolamento già prima del sisma. Questo territorio deve riappropriarsi della propria attrattività, che è notevole. Uno sforzo che va accompagnato perché non dobbiamo dimenticarci che la ricostruzione sta avvenendo in una fase storica veramente molto complessa. Le aree interessate dal sisma torneranno a esercitare un ruolo da protagonista. Rappresentano un valore aggiunto per le regioni del Centro Italia, sia in termini di occupazione e di ricchezza, ma anche di competitività territoriale. Qui è ancora possibile trovare quelle autenticità che ci contraddistinguono e che ci rendono attrattivi a livello nazionale e internazionale».

inaugurazione-teatro-caldarola-2023-325x217Per il commissario alla ricostruzione Guido Castelli si tratta di una giornata che sintetizza ricostruzione e riparazione. «Non solo, infatti, sono terminati i lavori di recupero e restauro del teatro che proprio quest’anno compie 200 anni, ma restituiamo alla comunità di Caldarola uno spazio civico culturale e aggregativo che contribuisce alla riconnessione del tessuto sociale e alla promozione di questo territorio – ha detto Castelli – sono molto lieto di aver potuto contribuire al finanziamento di quest’opera, quando ero assessore alla ricostruzione visto che, dopo la cerimonia di inaugurazione, questa sera vedrà il teatro tornare compiutamente a nuova vita con il concerto dell’orchestra dei fiati. Il segnale più evidente di quanto Caldarola tenesse a riappropriarsi del suo teatro è il fatto che in tanti, anche cittadini privati e aziende, abbiano contribuito a questo risultato: in termini economici e attraverso la donazione di materiali e forniture. Questo spirito e questa capacità di essere comunità è il segnale più positivo e tonificante per chi, come me, deve cimentarsi con l’opera di ricostruzione e riparazione».

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Il sindaco Giuseppucci con Acquaroli

«Un intervento partito ai tempi del mio assessorato alla cultura – ha invece rivendicato la deputata Giorgia Latini – il mio sostegno è stato parte della strategia di tutelare i nostri teatri, presidio delle comunità, nella progettualità più ampia della candidatura Unesco delle Marche a “Regione dei Teatri”. Mettere piedi qui oggi è stata una vera gioia. Il terremoto ha ferito il centro storico di Caldarola. Oggi però si accende anche una nuova luce con il teatro: punto di riferimento, simbolo di cultura, aggregazione e socializzazione».

All’evento erano presenti anche il presidente della Provincia Sandro Parcaroli, il prefetto Flavio Ferdani, la senatrice Elena Leonardi, l’arcivescovo di Camerino-San Severino Francesco Massara e il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti. La mattinata è stata completata dall’esecuzione al piano del giovane talento Alberto Cartuccia Cingolani e dal monologo dell’attrice Alexandra Filotei, figlia del cratere sopravvissuta alla tragedia del 24 agosto.

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