Danni del sisma a Castelsantangelo
di Mauro Giustozzi
Cas, parte la corsa al rinnovo del contributo per l’autonoma sistemazione. Chi si è ritrovato con l’abitazione inagibile per il sisma e ha dovuto trovare una soluzione alternativa temporanea dove ancora vive a sette anni dal terremoto dovrà adoperarsi in queste settimane a rinnovare la richiesta di Cas. Perché all’orizzonte ci sono delle scadenze stringenti e improrogabili, anche perché chi non ha ancora presentato progetti per ristrutturare le proprie abitazioni dopo così tanto tempo è probabile che non abbia alcuna intenzione di rientrarvi. Chi non presenterà la domanda vedrà automaticamente sospese, invece, le erogazioni mensili dei Cas. Nello specifico la prima scadenza è quella del 31 ottobre per la presentazione dei progetti da parte di chi ad oggi non ha presentato nulla, nemmeno in modalità semplificata.
Entro il 31 dicembre invece dovranno essere presentati i documenti per il completamento, in ogni sua parte, dei progetti presentati in forma semplificata. Il 6 novembre scadono i termini della dichiarazione per il 2023 che i percettori di Cas dovranno rinnovare.
Ma vediamo qual è la situazione delle famiglie e dei cittadini che vivono ancora fuori dalle proprie abitazioni e che beneficiano del contributo autonoma sistemazione in due città della nostra provincia, il capoluogo e una di quelle maggiormente colpita dal sisma che è Camerino. Complessivamente sono circa 1.500 i cittadini dei due centri che percepiscono il Cas: a Macerata, ad oggi, sono 247 le famiglie che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione, per un totale di 474 persone. Il comune di Macerata eroga mensilmente circa 162mila euro di contributi a queste persone che hanno il diritto di ricevere tale sostegno economico.
Più alto a Camerino il numero delle famiglie che ricevono il contributo di autonoma sistemazione: sono 528 corrispondenti a 1082 persone, all’interno di tale numero sono ricompresi anche 40 studenti.
Sempre nella città ducale, negli appartamenti invenduti, sono sistemate 10 famiglie per un equivalente di 21 persone. Infine sempre a Camerino, ma nelle Sae, sono tuttora presenti 303 famiglie con 596 persone che vivono all’interno delle soluzioni abitative di emergenza.
Per tutte queste famiglie e persone, ma anche per tutte le altre dell’entroterra soprattutto, che percepiscono il Cas, è giunto dunque il momento di attivarsi per non perdere questa opportunità di sostegno all’affitto nella casa o appartamento dove risiedono in attesa di poter un giorno rientrare nelle proprie abitazioni ricostruite. Sono due le scadenze che si profilano all’orizzonte per evitare che si arrivi alla sospensione da parte dello Stato di questo contributo economico. Quella del 31 ottobre che riguarda coloro già percettori del Cas che non hanno presentato nulla, nemmeno il progetto semplificato di ricostruzione. La scadenza del 31 dicembre 2023 è stata invece fissata per tutti gli altri che hanno già presentato progetti in versione semplificata.
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