L’ex casa del cusode
di Mauro Giustozzi
Affidata ad una ditta veneta la fornitura degli arredi dell’ex Casa del Custode in predicato di diventare il Museo delle Scienze che ospiterà il Museo di Storia Naturale attualmente in via Santa Maria della Porta. Il Comune di Macerata fa un passo avanti per il completamento interno della ex Casa del Custode che si trova di fronte ai Giardini Diaz ed i cui lavori strutturali sono stati terminati oltre un anno fa. Dopo un lungo periodo di stasi, che aveva sollevato anche polemiche in consiglio comunale da parte delle forze politiche di minoranza, adesso arriva la determina firmata dall’ingegnere Tristano Luchetti, dirigente dei Servizi tecnici, che dà il via libera all’acquisizione degli arredi interni che servono per poter procedere con il completamento di quello che è destinato a diventare il nuovo Museo delle Scienze.
Il Comune di Macerata, si legge nell’atto, ha deciso di “affidare tramite Mepa all’impresa Quadrifoglio Sistemi d’arredo spa con sede a Basalghelle-Mansuè (provincia di Treviso), in quanto azienda che risulta in possesso di pregresse e documentate esperienze analoghe a quelle oggetto di affidamento, la fornitura degli arredi del Museo delle Scienze per l’importo di 35.185,032 euro (iva 22% inclusa); di dare atto che l’importo complessivo di 35.185,032 euro trova copertura sulle economie conseguite nell’ambito dell’intervento denominato Por Marche Fesr 2014/2020 – asse 8 – intervento 23.1 Iti urbani – sostegno alla innovazione delle pmi culturali e creative della manifattura e al turismo”.
Dunque l’ex Casa del Custode che all’esterno già brilla con quel colore rosato che si può apprezzare sia che si guardi la facciata dalla parte dell’ovale dei giardini pubblici che percorrendo la sottostante via Cadorna, si avvia al completamento degli arredi interni sui tre livelli per complessivi 450 metri di superficie di cui è composta la struttura. Gli arredi e luci daranno risalto alla bellezza degli ambienti. E’ chiaro che sarà importante lavorare bene poi sull’allestimento che andrà ad ospitare il Museo di Storia Naturale che sarà trasferito qui e troverà un’esaltazione rispetto al luogo dove è ora. Un polo educativo che poi, grazie alle infrastrutture di cui è circondato, valorizzerà l’intera zona nella quale gravitano già il terminal bus urbano, i giardini pubblici, il bar della Rotonda, il parcheggio Centro Storico ed il collegamento pedonale/ascensori per via Crescimbeni. Comune che è dunque concentrato su questo secondo step operativo, per nulla meno importante rispetto alla prima fase che ha riguardato il recupero dell’antico edificio.
La cosa particolare sono gli ingressi sulla faccia vista che sono tutti con porte di vetro il che consentirà, anche a museo chiuso, dal di fuori di vedere quello che c’è dentro e darà un impatto molto suggestivo. Un po’ come accade per le vetrate della biblioteca Mozzi Borgetti. Con la Casa del Custode che diventa museo si va a creare un percorso che porta dal parco di Fontescodella sino al centro storico, creando un asse che passa tra il naturalistico, lo storico, lo scientifico, l’ambientale per arrivare diritto al cuore della città.
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