Come sarà la nuova palazzina in un rendering di progetto
di Marco Pagliariccio
“Palazzina per le funzioni strategiche”. Il nome è altisonante, ma anche all’atto pratico si tratta di un edificio molto importante, quello che sorgerà (ma ci vorrà qualche anno) al posto della palazzina, di proprietà comunale, che si trova sul curvone davanti alla pineta di Monte San Giusto. Grazie a un contributo da 1 milione di euro per la ricostruzione sisma, infatti, la struttura, oggi pressoché fatiscente (al suo interno ci sono quattro appartamenti, tre vuoti da tempo e uno abitato da un uomo, che comunque ha dato disponibilità a cambiare casa con l’aiuto del Comune per trovare una nuova soluzione abitativa), verrà abbattuta e sul suo sedime sorgerà un edificio a due piani che ospiterà gli uffici Anagrafe e Lavori pubblici con i rispettivi archivi, quello del sindaco in caso di emergenza e il Coc.
Il sindaco Andrea Gentili e l’assessora Claudia Re durante la presentazione
A presentare il progetto definitivo, avallato proprio ieri mattina in conferenza dei servizi, il sindaco Andrea Gentili, l’assessore ai lavori pubblici Claudia Re e i progettisti dello studio Brau Sergio Rocchegiani e Marco Battistelli in un incontro pubblico tenutosi ieri sera al Museo di Palazzo Bonafede. «La nostra visione è quella di continuare a riqualificare tutta quell’area che rappresenta la porta di accesso al centro storico – ha evidenziato Gentili – dopo la pineta e i giardini di piazza Mazzini, puntiamo su questo intervento, ma poi speriamo anche di riuscire ad intercettare fondi per un restyling del muretto della curva e della pavimentazione all’ingresso del centro storico. C’è un bando ministeriale per iniziative di questo genere, per ora è un sogno, ma ci crediamo».
È stata l’assessora Re a entrare nel cuore della scelta che farà traslare di alcune centinaia di metri diversi degli uffici nevralgici della città. «Inizialmente quest’opera non era compresa nel piano per la ricostruzione sisma, i fondi erano tutti destinati al palazzo municipale – ha spiegato Re – man mano però sono emerse diverse criticità, in primis in fatto che il municipio non sarebbe mai potuto essere adeguato sismicamente. Così abbiamo pensato ad edifici di proprietà pubblica che potessero fare al caso nostro ed è venuta fuori questa possibilità: è una location centrale, di passaggio, con parcheggi vicini».
La relazione dell’architetto Battistelli
L’unico vincolo è che la nuova palazzina dovrà avere esattamente la stessa forma dell’attuale (parliamo di due piani da 160 metri quadrati l’uno). «Si parla di palazzina per le funzioni strategiche perché quegli uffici sono quelli essenziali in caso di un’emergenza, come è stata ad esempio quella del sisma 2016 – ha approfondito l’architetto Battistelli entrando nei dettagli del progetto – per questo motivo gli edifici di nuova costruzione che ospitano tali funzioni devono avere la classe di sicurezza 4, la massima possibile. L’intervento è a consumo di suolo zero, visto che abbattiamo un edificio e ne costruiamo un altro della stessa forma. La difficoltà principale in sede progettuale era quella di trovare soluzioni per porte e finestre senza poter intaccare la struttura complessiva dell’edificio. Sul tetto ci saranno pannelli fotovoltaici e una pompa di calore che copriranno circa il 72% del fabbisogno energetico, mentre la struttura sarà realizzata con mattoni faccia a vista che si integrino al meglio con il contesto del centro storico. A livello di iter, ora andiamo verso il progetto esecutivo, quindi ci saranno validazione e bando per l’appalto dei lavori. Il cantiere in sé dovrebbe durare 18-20 mesi, dall’inizio della demolizione all’apertura degli uffici».
L’intervento del consigliere comunale di Azione Comune Andrea Salvatori
Soddisfatto pure il consigliere di opposizione Andrea Salvatori, presente tra il pubblico all’incontro. «Un bel lavoro, che si sposa ottimamente con il contesto urbano del centro storico – ha sottolineato l’esponente di Azione Comune – gli unici dubbi sono sull’uso del mattone in coerenza col resto del tessuto cittadino e sulla possibilità magari di portare in quegli spazi anche la polizia locale».
Il sindaco Gentili ha anche fatto un volo d’uccello sulla situazione degli altri lavori in corso in città. «La casa di riposo è stato quello che ci ha assorbito più energie, ma il cantiere, partito ad aprile, procede senza intoppi al momento – ha precisato Gentili – per Palazzo Bonafede è partita la gara per affidare la progettazione e non ci siamo dimenticati delle scuole. Negli ultimi 4-5 mesi si sono susseguite tutta una serie di verifiche preliminari, la prossima settimana incontreremo Invitalia e i progettisti per procedere sulla strada del nuovo polo scolastico. Inoltre crediamo molto nella realizzazione della casa della comunità, dove mettere medici di base e servizi sanitari: ci piacerebbe riuscire a centrare anche quel risultato».
(clicca per ascoltare la notizia in podcast)
A vederlo così é davvero brutto, poi l anagrafe apre si e no 8 ore a settimana nn so cosa ci faranno di un intero stabile
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