Il messaggio scritto sulle finestre dell’ex Catasto vuol anche essere una speranza di trovare i fondi per ristrutturare i 5.800 metri quadrati dell’edificio che l’ateneo ha acquistato per 1,7 milioni
di Mauro Giustozzi
Abamc a caccia di fondi per ristrutturare la nuova sede di piazza Mazzini, acquistata nei mesi scorsi. Ed ecco che, puntuale come era stato annunciato dai vertici dell’Accademia, alla scadenza odierna la società incaricata It’s ha presentato il progetto per partecipare ad un bando nazionale del ministero Afam (Alta formazione artistica e musicale) che mette a disposizioni ingenti risorse proprio per finanziare quelli che saranno ritenuti i progetti e le idee più meritevoli.
Gianni Dessì, presidente dell’Accademia di belle arti
«Abbiamo rispettato la tempistica indicata dal bando e quindi presentato il nostro progetto – ha affermato il presidente di Abamc, Gianni Dessì – nel quale crediamo molto e con l’auspicio che venga accolto a finanziamento. C’è stato un lavoro molto attento di preparazione da parte di It’s società di architettura orientata alla ricerca e all’innovazione, che ha già lavorato in città del livello di Roma, Ginevra e Parigi, e che ha sviluppato questa progettualità sull’ex Catasto. E’ chiaro che se non riuscissimo ad intercettare questi fondi il panorama cambierebbe sia per l’Accademia ma direi anche per tutta la città e per le istituzioni pubbliche che anche loro beneficerebbero del recupero di un edificio che arricchirebbe l’intera area di piazza Mazzini».
Il piano su cui il presidente Gianni Dessì ed i suoi collaboratori stanno lavorando si muove in diverse direzioni che hanno come approdo finale l’accorpamento dei Dipartimenti di Abamc, al momento spalmati su cinque siti diversi, quattro a Macerata e uno a Montecassiano, in un unico contenitore che sarà l’edificio di piazza Mazzini di 5.800 metri quadrati acquistato per un prezzo di 1 milione e 700 mila euro dall’Accademia.
Ma che avrà bisogno di un enorme lavoro di ristrutturazione per essere adeguato alle esigenze dell’istituzione. Un intervento stimato di circa 5 milioni di euro. Di qui la progettazione dell’intervento di recupero del manufatto di piazza Mazzini per partecipare al bando nazionale del ministero Afam che sceglierà i progetti da finanziare in relazione alle caratteristiche che saranno presentate. La concorrenza si preannuncia elevata, ma Gianni Dessì appare fiducioso. «L’ex Catasto è un edificio molto importante per noi ma anche per la città per la collocazione strategica che ha nella rigenerazione dell’area di piazza Mazzini – prosegue il presidente di Abamc – I progettisti hanno svolto un lavoro certosino e sono certo che la qualità della nostra proposta sarà molto elevata, anche se la concorrenza non mancherà. Intanto abbiamo rispettato la scadenza di questo bando fissata al 18 luglio e poi dovremo attendere le scelte che saranno fatte dal ministero. Questa opportunità consente di arrivare ad un massimo di 10 milioni di euro di risorse che possono essere erogate e noi ovviamente puntiamo al massimo. Questo significa, però, che se ci verrà assegnata una cifra minore la utilizzeremo ugualmente per intanto iniziare la rigenerazione dell’ex Catasto proseguendo nella ricerca di altri finanziamenti per completare l’opera. Sotto questo aspetto mi attendo anche una vicinanza dagli enti locali marchigiani, parlo di Regione, Provincia e Comune che attraverso la presenza di un’Accademia forte, che cresce ogni anno di più (ndr. oltre 1200 gli iscritti) non può che beneficiare di tutto questo, con ricadute di immagine ma anche di presenze di studenti e docenti sul territorio che portano ricchezza all’intero indotto regionale. Noi abbiamo l’ambizione di farcela in questo progetto».
Ridare vita all’ex Catasto, noto ai maceratesi come Casa del Fascio per il periodo in cui fu edificata, porterebbe a recuperare un palazzo di pregio della città. L’idea è trasformare piazza Mazzini in una piazza rinascimentale animata dagli studenti dove magari possano anche fare lezione all’aperto in una giornata di bel tempo. Intanto Abamc si guarda intorno per individuare nuovi spazi dove collocare sin dal prossimo anno accademico gli studenti del corso di design. «In questo caso abbiamo individuato in due piani del Palazzo Torri l’opportunità di accorpare le varie discipline delle arti applicate – conclude il presidente Dessì -: abbiamo affittato i due piani che in passato hanno ospitato l’Università di Macerata trovando un costo di affitto molto ragionevole rispetto a quello che invece ci viene chiesto da altri enti pubblici che fanno richieste assai più elevate per sedi che l’Accademia occupa. Il trasferimento a Palazzo Torri avverrà a settembre nel prossimo anno accademico. Rientra nel programma di rinnovamento degli spazi in relazione all’offerta didattica: abbiamo un Accademia in gran salute, con problematiche legate agli spazi, cui vogliamo mettere mano».
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Potrebbe tantissimi studenti universitari se l’UNIVERSITA’ delle BELLE ARTI si trasferirebbe all’ex Casa del FASCIO che si trova in PIAZZA MAZZINI.