Turchi passa a Vince Civitanova
e Troiani avverte: «Noi più forti che mai,
questo è solo l’inizio»

L'UFFICIALITA' è arrivata ieri sera, durante il primo dei tre incontri organizzato dal partito civico, che ora avrà quattro rappresentanti in assise. Il consigliere aveva lasciato Civitanova Unica: «Sono un uomo di destra leale e fedele ai suoi ideali». Il presidente del Consiglio: «Non solo più di 100 persone, in un sabato pomeriggio di luglio, hanno scelto di stare qui con noi, ma in un solo mese di tesseramento abbiamo raccolto oltre 200 tessere». Come ospite Carlo Cambi, che ha parlato dell'Europa

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Pierpaolo Turchi con la squadra di Vince Civitanova

Pierpaolo Turchi è ufficialmente un nuovo consigliere comunale di Vince Civitanova. L’annuncio ieri sera davanti ad oltre 100 simpatizzanti chiamati a raccolta dal partito civico di destra al ristorante VitaNova, luogo scelto per dare il via al nuovo progetto culturale che ha visto come primo ospite Carlo Cambi. Il consigliere che nelle settimane scorse avevano annunciato l’addio a Civitanova Unica, la civica del sindaco Ciarapica alle elezioni capeggiata dall’assessore Manola Gironacci(«E’ distante dal mio modo di essere», aveva detto Turchi), ha scelto dunque la sua nuova “casa” politica. Cambiano quindi i rapporti di forza all’interno della maggioranza. 

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Il discorso di Fausto Troiani

Tra i presenti ieri sera il presidente del Consiglio Fausto Troiani, l’assessore Roberta Belletti, i consiglieri Capozucca e Mercuri, il presidente ed il segretario di Vince Alessandro d’Urso e Simone Garbuglia, l’associazione Nova Polis, ex e attuali consiglieri comunali oltre a rappresentanti del mondo della cultura locale. «Da oggi – ha detto Turchi – sarò al vostro fianco ed insieme porteremo avanti le nostre battaglie per far crescere la città che lasceremo ai nostri figli». Turchi, il cui ingresso rafforza il peso politico di Vince Civitanova in consiglio, che passa da 3 a 4 consiglieri, ha spiegato il perché della sua decisione. «Sono un uomo di destra leale e fedele ai suoi ideali – ha detto conquistando un lungo e caloroso applauso – e per me la politica è quello che vedo qui questa sera: amicizia, concretezza, determinazione ed entusiasmo. Vince Civitanova è una squadra vincente sul campo e rappresenta l’anima civica di questa città da oltre 20 anni. E che piaccia o no è una delle poche civiche sul panorama politico italiano che ha radici solide. Condivido i suoi progetti, con il fondatore e leader Fausto Troiani mi lega una lunga amicizia. Apprezzo e stimo l’assessore Roberta Belletti per la serietà e la professionalità con la quale sta portando avanti il suo lavoro. E poi ci sono i consiglieri e amici Pierluigi e Paolo. La politica – ha aggiunto- ha bisogno di coraggio e lungimiranza. Ha bisogno di gente che abbia fame di fare e fare bene. Insieme a Vince Civitanova continueremo questo percorso con l’obiettivo di dare alla nostra città le risposte che merita».

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L’intervento di Carlo Cambi

E una prima risposta l’ha voluta dare Troiani, riferendosi a chi a suo dire dava Vince Civitanova ormai al capolinea. «Non solo più di 100 persone, in un sabato pomeriggio di luglio, hanno scelto di stare qui con noi, ma Vince in un solo mese di tesseramento ha raccolto oltre 200 tessere – ha detto Troiani – E oggi si rafforza anche in consiglio con un nuovo ingresso, quello di Pierpaolo Turchi, a cui diamo il nostro benvenuto. State pure sereni, ci siamo e siamo più forti che mai, certi che questo sarà solo l’inizio». Un avvertimento? E chi era il destinatario?

A Cambi il compito di aprire il ciclo di conferenze pubbliche con oltre un’ora di “lezione” per spiegare, passando dalle banche al banco del pesce fino alla carne sintetica, che «l’Europa – ha detto – e quindi la globalizzazione, è cueiò che ha impoverito il mondo attraverso il tentativo di distruggere l’identità dei popoli. Questa Europa non ha minimamente contezza di come è fatto questo paese, è distante dalle nostre realtà, è l’Europa della Germania dove la parola debito e colpa si dicono allo stesso modo, è l’Europa della tecnocrazia che non sa che pinocchio è nato da un pezzo di legno pregiato da camino eppure piallando un pezzo di legno è venuto fuori il miracolo della vita». Cambi ha citato Marsilio Ficino: «La materia – ha aggiunto – non ha la forza per darsi forma, ma quando incontra l’anima troviamo la bellezza, la qualità. Ed essere italiani è esattamente questo e non saranno né Timmermans né Von der Leyen che ci convinceranno del contrario. Per resistere, però, bisogna essere comunità, proprio come siete voi di Vince Civitanova».

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Evio Hermas Ercoli, Carlo Cambi e Fausto Troiani

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Turchi lascia “Civitanova unica”: «Distante dal mio modo di essere». Ma resta in maggioranza



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