Uccise la madre, Quadraroli scarcerato:
era incapace di intendere e volere.
Starà in cura in un reparto psichiatrico

SAN SEVERINO - Decisiva la valutazione dello psichiatra Gianni Giuli. Il gip ha ritenuto che non sussistano i motivi per tenerlo in cella. In seguito andrà in una Rems

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Michele Quadraroli in tribunale con gli agenti della polizia penitenziaria

di Gianluca Ginella

Scarcerato Michele Quadraroli, era totalmente incapace di intendere e volere al momento del fatto: ora è in cura in un reparto psichiatrico ospedaliero. L’uomo, finito in carcere per aver ucciso la madre Maria Bianchi, 84 anni, lo scorso 27 novembre, a San Severino, si trovava in cella a Montacuto di Ancona.

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L’avvocato Laura Antonelli

Decisiva per la decisione del gip Claudio Bonifazi, del tribunale di Macerata, di scarcerare Quadraroli, 57 anni, è stata la perizia psichiatrica svolta dallo psichiatra Gianni Giuli che ha accertato un grave disturbo psichico di Quadraroli «tale da escludere totalmente la capacità di intendere e volere al momento del fatto» spiega il legale dell’uomo, l’avvocato Laura Antonelli.

Il giudice, lette le considerazioni del professionista, nominato in sede di incidente probatorio, ha ritenuto che vengano meno i presupposti della misura cautelare «nella ragionevole previsione di una pronuncia di proscioglimento o assoluzione per mancanza di imputabilità – dice l’avvocato Antonelli -. Pertanto Michele Quadraroli, nel tardo pomeriggio di ieri è stato trasferito dalla casa circondariale di Monteacuto per essere affidato ad una equipe medica altamente specializzata per la cura dei disturbi di cui soffre». Questo in attesa che venga individuata una Rems dove poterlo ricoverare, come indicato dal giudice.

Quadraroli quel 27 novembre aveva ucciso la madre schiacciandole il torace (questa la causa della morte) e le aveva anche inferto delle ferite, in particolare al volto, con delle forbici. Il delitto sarebbe maturato in seguito ad una discussione tra madre e figlio (che da qualche giorno aveva smesso di prendere i farmaci che gli erano stati prescritti da una psichiatra). Quando i carabinieri, chiamati proprio dalla psichiatra, erano andati a casa di Quadraroli e della madre per un controllo, lui aveva aperto la porta sporco di sangue e ai militari aveva detto che la madre era andata al supermercato. omicidio-san-severino-quadraroli-.

 

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