La presentazione del bilancio relativo all’accordo Confindustria-Unicam
di Luca Patrassi
Oltre un anno fa la firma dell’accordo triennale di collaborazione tra Confindustria Macerata e Unicam, che hanno siglato a fine 2021 un accordo quadro di collaborazione della durata di 3 anni, al quale partecipano anche gli Istituti di ricerca scientifica Enea e Cnr e Manifaktura srl, per accompagnare e supportare le imprese nella transizione verso un’economia più circolare e sostenibile, con l’obiettivo di favorire l’innovazione ed il trasferimento di tecnologie e la competitività dei settori industriali. Oggi i protagonisti di quell’intesa hanno fatto il punto, nel corso di una conferenza nella sala convegni della sede di Confindustria di via Weiden a Macerata. Dopo il primo anno di attività è stato tracciato un bilancio molto positivo dei progetti realizzati nell’ambito dell’accordo che hanno visto una ampia partecipazione delle imprese associate.
Gianni Niccolò
Nel corso del 2022 sono state realizzate la mappatura della circolarità delle aziende, l’attivazione dello Sportello di economia circolare, un piano formativo specifico. E’ stato realizzato il progetto Simbiosi industriale in collaborazione con Enea nell’ambito del progetto Marlic per il trasferimento e la condivisione di risorse (materia, energia, acqua, competenze, logistica) con l’obiettivo di portare vantaggi competitivi, nonché benefici economici, ambientali e sociali per le aziende che li implementano e, più in generale, per il territorio in cui esse operano. Sono stati attivati dei tavoli di lavoro ai quali hanno partecipato 50 imprese principalmente del territorio maceratese, appartenenti a settori produttivi diversi. Tutte queste attività hanno avuto un’ampia risposta da parte delle imprese del territorio che hanno mostrato un forte interesse sui temi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare. Sono emerse possibili sinergie tra imprese per progetti d’impresa e di filiera per il recupero di scarti di produzione e ottimizzazione delle risorse. Per il 2023 sono state programmate nuove azioni che vedono le attività di mappatura della circolarità, di simbiosi industriale, lo sportello di economia circolare e la formazione, in continuità con il percorso avviato lo scorso anno, affiancate a percorsi di innovazione circolare dedicati ad aziende leader e rappresentative nei settori strategici dell’industria maceratese.
Claudio Pettinari
Sono inoltre a disposizione delle imprese i servizi tecnologici che eroga il laboratorio di ricerca applicata Marlic, la piattaforma collaborativa sul tema della manifattura sostenibile, eco sostenibilità di prodotti e processi per i nuovi materiali e de manufacturing. La sfida della transizione green è un fattore di competitività per le imprese di tutta l’Europa perché la Commissione Europea sta fortemente perseguendo obiettivi particolarmente ambiziosi per il 2050, in termini di riutilizzo e riciclo di materiale e di riduzione di emissioni di carbonio, che comporteranno una serie di sfide economiche, normative e ambientali per tutto il sistema produttivo. Ad aprire la serie degli interventi il direttore della sede maceratese di Confindustria Gianni Niccolò che ha sottolineato l’esigenza di «consolidare un rapporto umano e professionale con Unicam che ci vede uniti nell’attività di assistenza alle imprese anche sul tema della economia circolare, un partenariato pubblico privato, l’attività dell’ateneo a vantaggio delle impresa e dello sviluppo del territorio».
Alessio Castricini
Il rettore di Unicam Claudio Pettinari: «Dalle parole del direttore Niccolò si comprende, e mi fa piacere, che un messaggio in questi anni è passato, quello di una università del territorio, aperta per crescere insieme. Questo che presentiamo oggi in occasione del primo bilancio è un percorso che continuerà al termine dei tre anni della convenzione. Gli obiettivi che ci siamo posti non riusciremo a raggiungerli come ce li avevamo posti, ad emissioni zero: per farlo ci vogliono azioni fatte ovunque, non basta quello che facciamo noi in provincia di Macerata. Ho visto che le imprese sono disponibili al confronto, l’impegno è quello di utilizzare il più possibile tutte le competenze».
Il pensiero di Alessio Castricini, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria: «Soddisfazione per essere riusciti a portare a termine il programma prefissatoci, coinvolte cinquanta aziende del territorio maceratese, un’iniziativa fondamentale per la competitività e per lo sviluppo della zona. Le attività per il 2023 sono molte nella convinzione di aver intrapreso la strada giusta in funzione anche degli strumenti e dei fondi europei. La speranza è che questo esempio diventi un modello anche in ambito nazionale».
Paola Bara
Paola Bara, responsabile del servizio ambiente di Confindustria: «Grande l’interesse delle aziende su questi temi a sottolineare l’importanza della transizione ecologica: con un team formato da Unicam, Enea, Manifaktura e Confindustria siamo andati nelle aziende. Siamo partiti dall’acquisire lo stato di maturità delle aziende in tema di economia circolare per poi proporre un piano di miglioramento, indicare quali progetti e quali tecnologie mettere in campo: il nostro è un progetto pilota, il primo in regione». Francesco Balducci, ceo di Manifaktura aggiunge: «Siamo facilitatori per quanti vogliono intraprendere un percorso di innovazione, di manifattura sostenibile, un laboratorio di ricerca applicata per materiali innovativi e sostenibili. Conoscere, innovare e comunicare erano le parole guida che ci hanno guidato all’inizio, temi per permettere alle aziende di poter fare il cambio di passo, un modello che in Europa guardano con interesse» Marco Antonini, referente dell’Enea: «Con Unicam ci eravamo già incontrati per un progetto in Patagonia. Enea ha un dipartimento sulla sostenibilità, specificatamente sull’economia circolare. Abbiamo trovato nel Maceratese un tessuto industriale interessante, siamo coinvolti spesso in macrointerventi, e questo rapporto ci ha permesso di fare un’analisi puntuale nei territori. Non esiste più l’azione di un singolo, occorrono partenariati complessi e competenze multidisciplinari per mettere a disposizione esperienze e laboratori per trasportare le aziende sui livelli più alti».
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